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Non appena suo fratello si staccò da quel bacio, nonostante fosse stato solo uno sfiorarsi delle loro pelli, Lucifero si sentì un fuoco sconosciuto dentro di lui.
Era il diavolo, dannazione, lui era freddo sia dentro che fuori.
E allora cos'era quel fottuto calore così piacevole che riusciva a percepire all'altezza del petto.
Per la prova volta, riuscì a identificare una nuova emozione che non era per nulla paragonabile all'odio o il rancore che serbava nei confronti di quel maledetto mondo.
Ma quella volta era diverso.
Il cuore gli batteva all'impazzata nel petto come un tamburo, tanto che fu costretto a portarsi una mano in direzione di esso perché lo irritava troppo.
Lo irritava proprio perché non riusciva a definire una tale sensazione piacevole.
Alzò gli occhi in direzione di quelli di Michele, senza sapere che proprio i suoi erano divenuti lucidi, e rimase a guardarlo quasi incantato nei suoi gesti.
Nemmeno quando aveva baciato per la prima volta Kelly e aveva fatto sesso con lei era stato capace di provare tutte quelle strane sensazioni in una sola volta. Ma con Michele era diverso; era tutto diverso e non riusciva a dare un senso.
Era una sorta di scervellarsi continuo per il diavolo. Si sarebbe strappato i capelli pur di arrivare a una soluzione anche se sapeva che mai sarebbe arrivata.

《Che vuol dire ?》
Chiese solo con un filo di voce. Vide tutta quella spavalderia, di cui solo uno come lui era provvisto, volare via in un battito di ciglia.
Si leccò le labbra, sentendo quel sapore intenso che proveniva dal corvino.
Ci stava facendo l'amore solo ad assaggiare quel pezzo li labbro che aveva baciato.
Michele sapeva proprio di paradiso e lui di conseguenza si chiese che sapore avessero avuto le sue labbra per il corvino.
Sapevano per caso di quello schifoso e pungente odore di zolfo di cui erano pregni i suoi tramiti fino all'osso sacro ?
Oppure anche lui sapeva di paradiso, dato che una volta ne faceva parte ?
Erano anche quelle delle domande a cui non avrebbe mai trovato nessuna risposta. Fece in profondo respiro e lasciò cadere le mani strette in due pugni lungo i fianchi. Michele se ne stava in silenzio anche lui, forse per pensare al gesto sconsiderato che aveva appena fatto. Forse perché sì era pentito subito dopo. Forse perché era stata una cosa impulsiva non dettata dalla ragione, per quanto quest'ultimo ne usasse fin troppa.
Sapeva quanto suo fratello fosse un dannato bipolare.

《Vuol dire quello che ho fatto.》
Si  limitò a dire con uno sbuffo suo fratello.
Lucifero sapeva che non fosse un romanticone,  però ,cazzo, pretendeva anche lui delle risposte.

《sì,  ma questo potevo dirtelo anche io. 》
Borbottò Lucifero e poi fece uno sbuffo anche lui.
Il corvino si morse le labbra, abbassando gli occhi verso la punta delle scarpe.
Il biondo ne rimase meravigliato, era la prima volta vedere suo fratello abbassare il suo ego angelico. Per lui, tra l'altro

《Okay. Vuol dire che provo dei sentimenti per te, che non siano odio e altro.》

Lucifero sorrise. Eccome se sorrise. Non uno di quei soliti sorrisi sarcastici che faceva per prendere in giro gli altri, ma un sorriso di pura felicità.

《Anche io provo qualcosa per te che si chiama amore.》

【 Bʟᴜᴇ 】Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora