【 Bʟᴜᴇ 】

epilogo-10

Quel letto sapeva di loro due, dei loro odori; o meglio ancora di quelli dei loro tramiti.
  I  corpi erano uniti in un intreccio  fatto di passione e  si guardavano.
Gli occhi dei loro tramiti erano entrambi chiari e da questo scaturivano  un brivido che  percorreva lungo la schiena dei due.
Lucifero era follemente innamorato di Michele come Michele lo era per Lucifero. Non ne potevano fare a meno l'uno dell'altro, dovevano stare insieme perché - quel rapporto morboso e tossico- era diventato per loro una bombola piena d'ossigeno alla quale dovevano aggrapparsi per rimanere in vita.
Il corvino era tornato da lui per la terza volta in una settimana; gli stava piacendo tanto rimanere in compagnia del biondo.
Il biondo sentiva  invece che ogni volta si innamorava di più di suo fratello.
Non per il suo corpo, nulla da invidiare  al giovane padre dei Winchester, ma perché aveva capito quanto era simile a lui.
Pure Michele era devoto a un padre sempre assente e per paura sottostava ai suoi ordini solo che, invece di ribellarsi  come aveva fatto lui, continuava a eseguire tutto quello come un soldato del paradiso.
Lo aveva da sempre visto con un occhio superficiale, ma in quel momento, in cui il corvino era completamente nudo ai suoi occhi sia fuori che entro di se, poteva capire chi fosse davvero.
《Mi ci potrei abituare, a tutto questo intendo.》
Sussurrò il minore, tenendo stretto a se il fratello, con un braccio intorno alle sue spalle nude e bagnate dal sudore. Entrambi puzzavano ancora di sesso e avevano bisogno di una lavata.
Si bagnò le labbra con la lingua, avendo un brivido sulla pelle nel sentire il fiato caldo dell'altro che si scontrava con il suo petto.
Stavano stretti, ma l'abbraccio non era soffocante e  piacevole per i due.

《Hai deciso su cosa fare con papà?》

《Se parlare con lui o no per scusarmi ?》

Michele annuì solo, non alzando nemmeno la testa e limitandosi a disegnare dei cerchi sulla sua pelle nuda.

《No, non credo che lo farò. Io non ho sbagliato, Dopo tutto. Gli umani sono dannatamente  difettati e lui non voleva starmi ad ascoltare. Gli hanno fatto più male che bene, devono essere eliminati perché c'è  troppa cattiveria in giro. E poi ? Poi danno la colpa a me, ovviamente.》
Terminò a denti serrati,  stringendo la presa su suo fratello mentre quest'ultimo chiuse gli occhi stando in ascolto delle sue parole e rimase con il viso appoggiato al suo petto che emanava calore.
Da una parte gli dava ragione: gli umani erano solo una banda di corrotti. Ma dall'altra parte  aveva paura di esprimere un tale pensiero e non voleva fare incazzare suo padre, che già sicuramente non tollerava  quella loro relazione.
Lucifero gli diede un veloce bacio sulle labbra e si alzò sotto lo guardò confuso del corvino.
《Vado a farmi una doccia, ritorno subito.
So che ti mancherò.》
Gli sorrise dolcemente, facendo roteare gli occhi al fratello e gli lasciò una carezza lieve sulla testa, per poi allontanarsi verso il bagno.

Non lo avrebbe mai fatto, se avesse saputo. Era  stato un attimo di distrazione; un solo fottuto attimo. Quando era ritornato nella stanza, aveva ritrovato Michele riversato  a terra, in una pozza di sangue, con una ferita al collo.
《Cazzo.》
Quando si avvicinò  a lui, inginocchiandosi a terra per poter prendere il suo viso e appoggiarselo sulle gambe《No. No. No!》 Urlò .Notò  la seconda figura nella stanza e non poté non riconoscere suo padre Dio, vestito sempre dello stesso tramite dello scrittore da strapazzo Chuck.
《Cosa gli hai fatto, bastardo!》
Gli urlò  contro arrabbiato,  sentiva Michele respirare in modo affannato. Gli lanciò lo sguardo; i suoi occhi erano riversati  all'indietro e cercava inutilmente  di tapparsi la ferita con quelle pallide mani.
Chuck non gli rispose, anzi. Quando andò a girarsi non lo trovò  più.
Il biondo sentì le guance bagnate e rimase meravigliato: stava piangendo. Per  la prima volta si stava rendendo conto di non conoscere tutte le emozioni.
《Sono qui.》
Sussurrò, stringendolo a sé.

Michele gli morì tra le braccia.
Lucifero invece era morto  dentro.
Tutto per un dispetto del padre.
Tutto perché aveva amato suo fratello più di tutti gli altri.

Fine!
Spero vi sia piaciuto!
Questa storia sapeva di angst e la volevo finire come tale.
Grazie mille  a chi l'ha seguita e ci si vede alla prossima storia ~