In questo gioco non c'è una via di uscita. Queste parole arrivano dritte come un pugno nello stomaco per Dylan.
«Non è possibile!» sussurra.
«Come non c'è?» grida Dominic incredulo«In tutti i giochi c'è un'uscita! Ci deve essere per forza!».
«Non c'è!» esclama Zaira.
Questa affermazione lascia senza parole i ragazzi, totalmente impancati. Justin addirittura si siede per digerire la questione.
«Non c'è un'uscita!» esclama Zaira «Se vi aspettate di trovare un tasto "Reset" o una porta con su scritto "Exit", vi sbagliate di grosso!» continua.
Che razza di gioco è questo? Perché creare una cosa simile? In che guaio ci siamo cacciati? E' questo che pensa Dylan mentre si siede sconfortato.
«Rimarremo qui per sempre?» mormora Justin.
«No, ma che dici? Certo che si può tornare indietro!» Zaira cerca di consolarlo.
«Ma se hai appena detto che non c'è un'uscita?» Dylan è confuso «Spiegati meglio, non ci sto capendo più niente».
«Ragazzi ascoltate!» introduce la ragazza cercando di tranquillizzarli «E' vero, non c'è una via di uscita, perché a quanto pare non si può abbandonare la partita durante la missione, ma un modo per ritornare alla realtà c'è».
Queste ultime parole catturano l'attenzione di Dominic, che fino a quel momento è rimasto taciturno «E qual è?».
Zaira accenna un sorriso «Bisogna completare la missione!».
Completare la missione. E' vero! Anche la "voce" ha pronunciato queste parole nel Limbo durante la spiegazione. Ma come si può capire qual è? Dylan prova a ragionare.
«Tu sai qual è?» chiede.
«Non ancora» risponde Zaira «Però penso di aver trovato qualcosa! Sul retro di una casa ho visto una strana luce, e data l'epoca in cui ci troviamo, deve far sicuramente parte del gioco».
«E perché non sei andata a controllare?»chiede Justin che sembra essersi calmato.
«E' quello che stavo facendo!» la ragazza è infastidita «Fino a quando tre femminucce impaurite hanno attirato la mia attenzione. Chiunque vi ha notati, conciati così in mezzo alla folla. E' come se diceste: "Hey guardateci, siamo venuti dal futuro!"» dice sarcasticamente «Ma avete mai giocato ad un videogioco? Sembrate dei principianti!».
«Non siamo dei principianti!» interviene Dominic sentendosi accusato «Semplicemente non abbiamo pensato che una sciocchezza simile fosse rilevante».
«Beh lo è» controbatte Zaira.
Dylan pensa che questa ragazza strana e con modi di fare bruschi, in fin dei conti ha semplicemente cercato di aiutarli. Se leviamo la parte in cui gli ha puntato contro una cerbottana. Due volte.
«Scusate l'interruzione. Zaira perché hai una cerbottana?» domanda.
«Cosa?» il brusco cambio di argomento sorprende la ragazza.
«So che ti sei divertita ad usare la tua cerbottana contro di noi. Ma a cosa ti serve in realtà?» continua il ragazzo.
«Già, perché hai una cerbottana?» Justin è curioso di sapere la riposta.
«Secondo te? Per difendermi! E' stata la prima arma che ho trovato in quel mercato. Dopo tutto è abbastanza innocua» risponde Zaira «E devo dire che mi piace».
«Beh, a noi non è piaciuta affatto!» interviene Justin.
«Io non la definirei poi così innocua» aggiunge Dylan.
«Non ringraziatemi se vi tornerà utile» dice sorridendo Zaira.
Dominic che fino a quel momento è rimasto in silenzio, li interrompe «Potete smettere di parlare di cose stupide? Piuttosto, cosa dobbiamo fare per poter camminare tra la gente?».
«E' semplice, vi dovrete camuffare indossando degli abiti di quest'epoca» spiega Zaira «Proprio come sto facendo io».
Effettivamente quella camicia con le maniche a sbuffo e quella specie di gonna che indossa sono decisamente di quell'epoca.
«Dove ci possiamo procurare i soldi per comprarli?» continua Dominic.
«Bisognerebbe seguire dei passaggi. Ma di questo non vi dovete preoccupare, perché per vostra fortuna, sono riuscita a procurarmi dei vestiti mentre vi stavo seguendo» Zaira si allontana e recupera da un mobile degli indumenti, che porge ai ragazzi «Spero che vi vadano bene».
Dylan afferra i suoi e li apre. C'è qualcosa che non torna. Come fa questa ragazza a sapere tutte queste cose, se ha incominciato a giocare da poco?
«Chi ti ha dato queste informazioni? Non è possibile che tu abbia scoperto tutte queste cose in così poco tempo!» Dylan vuole capire se ci si può fidare di questaragazza.
Zaira si siede «Quando sono arrivata qui, anch'io come voi sono andata nel panico. Ma a differenza vostra, prima di addentrarmi nella città mi ha fermata un ragazzo, che si è rivelato essere un giocatore. Non so perché, ma è stato gentile nei miei confronti. Mi ha subito aiutata a camuffarmi con i vestiti, mi ha spiegato come trovare le prime monete e come iniziare la missione».
«Come si fanno a riconoscere gli altri giocatori?» Dominic sembra interessato.
«Tutti i giocatori qui sono in incognito. Non rivelano la loro identità a nessuno per non interferire con la loro missione. Purtroppo l'unico modo per distinguerli è il tatuaggio. E noi non possiamo di certo controllare le braccia di ogni abitante» spiega Zaira.
«Io lo farei!» interviene Justin.
«Non hai ancora capito che siete stati fortunati prima? Se non vi avessi trovati e salvati, avreste potuto finire tra le mani di un giocatore poco pacifico» lo ammonisce Zaira.
Dylan ci riflette su «Quindi questi individui possono essere una minaccia?».
«Purtroppo si, non sanno che stiamo dalla loro parte. Dovremmo mostrargli il tatuaggio, ma così interferiremmo con la nostra missione» Zaira è preoccupata.
«Grandioso» commenta il ragazzo sarcasticamente.
«Ragazzi, se l'unico modo per uscire di qui è completare la missione, vuol dire che ci dobbiamo muovere» Dominic vuole spronarli «Quindi ora usciamo di qui ed andiamo verso quella cosa luminosa di cui ci ha parlato Zaira».
«Giusto! Sono curiosa di scoprire qual è la missione!» la ragazza è determinata «Prima però mi allontano un momento così vi potete cambiare».
Zaira raggiuge la porta d'ingresso e la chiude dietro di sé, lasciando i tre amici soli. Una volta indossati gli abiti, i ragazzi si scambiano qualche occhiata e scoppiano a ridere. Conciati così, quasi non si riconoscono.
«Secondo voi sono abbastanza antico così?» ridacchia Justin.
«Sembri uno di quei personaggi dei libri di storia» risponde divertito Dylan.
Indossa una camicia beige con le maniche a sbuffo, e dei pantaloni marroni. Justin invece, una camicia bordeaux con dei pantaloni verdi. Infine Dominic, una camicia celeste, anche questa con le maniche a sbuffo, e dei pantaloni marroni.
Quest'ultimo si avvicina alla porta e la spalanca «Hey ragazza con la cerbottana, noi siamo pronti».
Zaira li guarda divertita. Ha sfruttato questi momenti per raccogliere i capelli in una treccia. «Perfetto! Non perdiamo altro tempo. Seguitemi!»
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A Zone
مغامرةPassato, presente o futuro? E' questa l'incognita che pone A ZONE ai suoi giocatori. Un videogioco complesso, difficile da spiegare, bisogna semplicemente viverlo. E' proprio quello che stanno provando sulla propria pelle Dylan e i suoi amici Justi...