A Zone

Capitolo 9

Perché Dylan, Justin e Dominic temono l'uso del Virtual Game? Qual è la causa?

Passò un anno dalla prima volta in cui i ragazzi lo provarono. Si erano ripromessi di non usare più quel dispositivo con i giochi di lotta, eppure quel giorno lo vollero usare per uno appena uscito.

Si ritrovarono in una di quelle arene dove per passare al livello successivo bisognava sconfiggere l'avversario. I primi tre risultarono abbastanza semplici, anche perché dovevano affrontare dei personaggi generati dal computer. Dal quarto livello invece, le cose cambiarono. Tutti i giocatori che riuscirono ad arrivare a quel punto, si ritrovarono a combattere tutti contro tutti. Per i ragazzi sembrava una buona occasione per allearsi, ma non sapevano che poco dopo sarebbe successo qualcosa che li avrebbe traumatizzati.

***

E' circa mezzogiorno quando i ragazzi lasciano la catapecchia ed iniziano a percorrere una stradina lunga e stretta. Si sentono ancora le voci provenire dal mercato, sono abbastanza vicine. Zaira con un cenno fa capire che è proprio lì che sono diretti. Mentre avanzano, i tre amici colgono l'occasione per confabulare fra di loro.

«Quella ragazza mi fa paura» Justin mostra chiari segni di agitazione.

«Questa volta hai proprio ragione» Dominic invece non riesce ancora a placare la sua diffidenza verso la ragazza.

Per Dylan i ragazzi stanno esagerando. Zaira li sta aiutando dopo tutto «Secondo me la state giudicando un po' troppo».

«Perché non dovremmo?» domanda Justin.

«Perché è grazie a lei se sappiamo cosa dobbiamo fare» risponde.

«Dyl, ti ricordo che quella ragazza ci ha drogati, rapiti, legati e imbavagliati!» controbatte Dominic abbastanza alterato «Non farti ingannare da quel faccino, è una psicopatica!».

«Beh... si, se la metti così non ispira fiducia» Dylan rabbrividisce all'idea di quel che è successo.

«Bravo, finalmente inizi a ragionare!» dice Dominic dando una pacca sulla spalla del ragazzo «Ascoltate, io propongo di dileguarci il prima possibile».

«Ci sto!» afferma immediatamente Justin.

«No, aspettate! Lei sa come individuare la nostra missione, sarebbe stupido andarsene ora» Dylan è abbastanza contrariato.

«Tecnicamente lei ha solo "visto" qualcosa che "sembrerebbe" far parte del gioco» controbatte Dominic «Questo non vuol dire "saper individuare la nostra missione"».

«Secondo me, sa quel che sta facendo» continua Dylan.

«E se è una trappola?» chiede Justin «Dopo quello che ha fatto, non mi meraviglierei se lo fosse».

«Non lo è! Vedrete che non è così!».

Mentre Dylan pronuncia queste parole, i ragazzi entrano nella strada dove c'è il mercato.

«Conosco quello sguardo» interviene Justin cambiando discorso «Tu non la racconti giusta!».

«Cosa?» Dylan rimane stupito.

«Il modo in cui la fissi e la difendi, non mi dire che ti piace Zaira!» Justin finisce quella frase con un sorriso malizioso.

«Come scusa?» Dylan viene travolto da una strana sensazione. Non ha ancora visto la ragazza sotto questo aspetto, eppure quell'affermazione lo rende nervoso. Cerca di non farlo vedere «Ma che state dicendo? Sono solo curioso di sapere dove ci sta portando!».

Dominic lo fissa. Dopo qualche secondo sorride «Stai mentendo!».

«Basta!» urla Dylan innervosito.