Una Lunga Storia Capitolo 3

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Dopo che i tre si separarono, ognuno andò per la propria strada. Niki imboccò una strada giusto per non far capire a gli altri che non aveva idea di dove andare. Camminò lungo la strada vuota a testa bassa pensando a cosa potesse fare e intanto pensò "uuff...mi diverto quando sono con quei coglioni...coglioni...meglio dire coglione perché solo Vitto fa il coglione, per fortuna c'è Bado che lo tiene a bada..." Ma si interruppe vedendo qualcosa che le accese una scintilla negli occhi. Mentre camminava vide al ciglio della strada un orfanotrofio. Di certo come idea un orfanotrofio non è molto allegro ma Niki adorava i bambini e quel preciso orfanotrofio è ben tenuto non come quelli diroccati e oscuri che si vedono nei film. Così, visto che a volte ci era già stata e sapeva che poteva giocare coi bambini, entrò subito. Dopo le adeguate procedure la fecero entrare per poter fare un po' di compagnia ai bambini ai quali serviva sempre. Così una volta che entrò nell'apposita stanza in cui aveva già giocato un paio di volte con i bambini, venne accolta dai bambini sempre dolci e felici non ostante la loro sventura. Così appena videro Niki che già qualche volta gli aveva rubato più di qualche sorriso le corsero in contro chiamandola con un coretto improvvisato con un tono molto felice. Così le corsero incontro per abbracciarla e Niki cercò di abbracciarli tutti senza far sentire escluso nessuno da brava anima gentile la quale è anche se non vuole mostrarlo. Così dopo aver parlato coi bambini per fargli compagnia disse "la prossima volta bambini, vi porto i biscotti che vi piacciono tanto" così i bambini, sempre più felici fecero in coro "siiiii". Molti filosofi potrebbero prendere spunto da questa storia per mostrare come noi che abbiamo molto siamo tristi ma dei bambini che non hanno nulla sono felici per dei semplici biscotti. Ma visto che non sono un filosofo che vuole spaccarvi i coglioni continuerò con il mio lavoro di narratore. Dunque...dicevamo...Niki, dopo un'oretta che giocava con i bambini felicissimi di poter divertirsi con lei, si rese conto che si stava facendo buio allora con grande dispiacere dovette lasciare i bambini i quali mostrarono lo stesso dispiacere. Così gli promise che presto sarebbe tornata e se ne andò. Erano circa le sei e nuovamente non sapeva dove andare e si ritrovò a gironzolare per le strade. Cercò di mantenere le vie principali, quelle più grandi, evitando quei vicoli in cui Vitto andava sempre per fare i suoi soliti circoli illegali. Una volta gli spararono alle gambe e lui giurò pure che fosse stato Bado a sparagli. Nessuno ovviamente gli credette "quel drogato..." disse Niki a tono basso. Continuando a camminare neanche si accorse di avere perso la strana che ben conosceva e, che aveva imboccato una strada sconosciuta. Non sapeva se tornare indietro oppure proseguire per quella direzione ma aveva così tante volte svoltato a destra o a sinistra che tornare indietro sarebbe stato inutile. Provò a contattare qualcuno ma il telefono era scarico "uuf" pensò. Ma come sempre non si fece scoraggiare quindi decise di riposarsi prima di continuare con la sua avventura. Così si trasformò in gatto e si accucciò su un muretto per riposarsi e prendere il sole anche se ormai era ora del tramonto. Si addormentò e non si rese conto di quanto tempo passò a dormire. Quando si svegliò seppe solo che ormai il sole era un ricordo lontano e che doveva trovare la strada di casa il prima possibile. Così senza timore proseguì con il suo viaggio, senza tornare con sembianze umane. Camminò a lungo fino a quando, guardandosi attorno, pensò "mh...questo vicolo mie è familiare...". Infatti quello era il vicolo in cui Vitto andava sempre a spacciare ma quel giorno c'era troppo silenzio. Fino a quando si sentì uno sparo e una voce urlare il nome di Vittorio. Poi vide scappare incappucciato qualcuno dal vicolo e poi nuovamente un silenzio tombale. Spaventata e percependo del pericolo scappò prima che qualcuno potesse farle del male. Corse fino a perdere la concezione del tempo e quindi si fermò a riflettere. Cercò di calmarsi riflettendo "forse hanno sparato a Vitto...nono...è un coglione ma non può essere...sono sicuro che quella figura fosse Vittorio stava scappando incappucciato...era spaventato non sembrava avere l'aria del carnefice...però hanno sparato allora a un suo amico...strano...se scappava vuol dire che hanno sparato a qualcuno che poi avrebbe sparato anche a lui...bene...perfetto...ma lui spaccia da solo...non vuole mai i compagni della Opus nello spaccio quando c'è lui...l'unico che poteva essere con lui per aiutarlo n quel momento è...NO" spaventata corse indietro verso il vicolo "non può essere...no...è colpa mia...dovevo aiutarlo prima" era combattuta non sapeva se tornare in quel vicolo così pericoloso oppure tornare a casa visto che ormai la strada l'aveva ritrovata. Anche se qualcosa, un presentimento cercava di fermarla, sapeva che rischiava di morire andando in quel vicolo ma l'idea che avessero potuto sparare a Bado mentre cercava di parare il culo a Vitto non le permetteva di fermarsi. Anzi al solo pensiero accelerava il passo nella speranza di poterlo salvare. Una volta arrivata al vicolo si fermò un attimo, prese il respiro e decise di giocarsi tutto. Imboccò il vicolo che seppur corto a gli occhi di Niki sembrava interminabile. Passo dopo passo raggiunse il luogo dove, presunse, che fosse avvenuto il fatto. Vide un corpo disteso a terra faccia in giù con due colpi. Tornò con le sembianze umane e con grande fatica girò il corpo...i colpi...erano tre uno anche in fronte. Non ostante la scena orripilante, angosciante, triste, piena di dolore e pesante Niki si sentì sollevata di veder quell'uomo. Poiché non era Bado. Poi sempre con le sembianze umane tornò sulla via principale e guardò il cielo. Era tardi ma era felice che quell'uomo non fosse Bado ma allo stesso momento spaventata per ciò che aveva rischiato. Così senza voler più aspettare prese la via di casa. Camminò per circa un'ora e quando arrivò a casa sarà stata mezzanotte. Entrò in casa di Bado e disse, per vedere se c'era qualcuno, "hey sono tornata!" rispose solamente Bado che spuntò da una camera dicendo "oh ciao Niki cosa hai fatto in questo tempo?" ma prima che potesse concludere la frase venne abbracciato da Niki in lacrime, ancora spaventata. Così spiegò a Bado l'accaduto il quale la tranquillizzò e la fece calmare. Una volta che Niki si tranquillizzò chiese a Bado "e tu cosa hai fatto?" ma lui rispondendo con tono sospettoso disse "ehm n-niente" Niki sapeva che stava mentendo, Bado non sapeva mentire, ma decise di lasciare in sospeso la questione perché era tardi e non era proprio il momento di mettersi a discutere. Così andò nella sua camera e poco prima di mettersi a dormire Bado chiese "hai notizie di Vitto?" ma Niki stancamente fece di no con la testa e si mise a dormire. Bado chiudendo la porta della camera disse sorridendo "quel coglione..." così anche lui andò nella sua stanza e si mise a dormire...


Una Lunga StoriaWhere stories live. Discover now