Capitolo 13

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"Bene ragazzi, il debutto di Jimin è ormai vicino. Bang PD, Suga ed io, abbiamo pensato ad alcune idee ed alla fine abbiamo deciso che saranno Jungkook e Suga ad aprire lo spettacolo. Tu, Kookie, ti esibirai ballando sulle note di una canzone scritta da Yoongi. Dopo di ché Jimin farà il suo ingresso con un balletto sulle note di Butterfly. Sono sicuro sul fatto che i fans rimarranno estasiati." Disse Namjoon.

Il gruppo ascoltava attentamente le parole del loro leader, in particolar modo il nuovo arrivato. Un senso di nervosismo stava iniziando a crescere dentro di lui. Tra pochi giorni avrebbe dovuto esibirsi dinanzi a migliaia di persone, le quali non sapevano nulla della sua esistenza. Sarebbe stata una sorpresa, ma Jimin non sapeva dire se sarebbe stata gradita o meno. Lui amava danzare e cantare e Jungkook gli aveva consigliato di pensare solo a quello. "Beh certo, non dimenticarti anche di pensare a me", disse ammiccando. Erano trascorse due settimane da quando i due ragazzi si erano finalmente dichiarati ed ogni giorno Jimin sosteneva di essere l'uomo più fortunato al mondo. Avere di nuovo Jungkook nella sua vita, era come un miracolo. Finalmente tutto andava per il verso giusto, non avvertiva più quel peso che gli opprimeva il petto. Molte volte si svegliava la notte e si chiedeva se tutto quello non fosse che un sogno, eppure subito dopo si voltava di lato ad incontrare la figura del minore addormentato di fianco a lui e sorrideva, sollevato. Il minore lo derideva per quello ma a Jimin non importava. Jungkook non avrebbe mai potuto immaginare di averlo salvato dall'oblio.

"Oggi abbiamo lavorato sodo, Bang PD ci ha regalato il pomeriggio libero." Concluse il leader, suscitando un coro di esultanza da parte dei membri. Il viso di Jungkook s'illuminò quando un'idea balenò nella sua mente.

"Jimin, voglio portarti ad un appuntamento!" Esclamò dinanzi a tutti.

Il corvino si voltò verso di lui con occhi spalancati ed il volto in fiamme, mentre gli altri se la ridevano sotto i baffi. Namjoon sospirò e scosse la testa. Fortunatamente nella sala prove vi erano soltanto loro, lontani da orecchie indiscrete. Quel ragazzino era uno sconsiderato.

"Wow un appuntamento romantico!" Disse Taehyung, dando di gomito al minore, il quale sorrise, gioioso.

Desiderava ardentemente trascorrere un pomeriggio con la persona che amava. Per quanto passassero la maggior parte del tempo insieme, non facevano altro che provare continuamente le coreografie o registrare canzoni, finché la notte non crollavano sul letto, esausti.

"Cercate di essere prudenti però. Jungkook, non devi farti assolutamente riconoscere." Lo istruì Jin.

"Certo, hyung." Sbuffò il più giovane.

"Seokjin non sta scherzando Kook. Dovete fare attenzione." Lo rimproverò Yoongi.

"Lo so hyung. Non preoccupatevi, non daremo nell'occhio."









Fortunatamente quel giorno era sereno e l'aria non era troppo pungente come avrebbe immaginato. Era il pomeriggio perfetto per un appuntamento. Jungkook non stava più nella pelle dalla gioia, mentre il maggiore tentava di calmare il suo cuore che non voleva saperne di smettere di battere freneticamente. Erano tornati tutti nel dormitorio, esausti a causa degli allenamenti. Sicuramente gli altri avrebbero preferito starsene a casa per recuperare le forze. Jimin si trovava in cucina quando vide con la coda dell'occhio Taehyung trascinare per un braccio il suo ragazzo. Si costrinse a non seguirli ed a trattenersi. Non aveva alcun motivo di provare gelosia nei confronti del ragazzo dai capelli rossi, eppure doveva ancora abituarsi a quelle sensazioni.

"Non avrai mica intenzione di uscire in quel modo, spero." Mormorò Yoongi.

L'altro sobbalzò dallo spavento e lo fulminò con lo sguardo, posando una mano sopra il suo cuore. Il maggiore sorrise divertito e scosse il capo.

 𝕎𝕖 𝕕𝕠𝕟'𝕥 𝕥𝕒𝕝𝕜 𝕒𝕟𝕪𝕞𝕠𝕣𝕖  ➳ 𝕁𝕚𝕜𝕠𝕠𝕜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora