2 Riccardo

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Ma cosa  è successo ieri sera? Perché Sof era con me? Accidenti, non ricordo nulla. Decido di inviarle un messaggio: Hey, tutto bene? Scusa per come me ne sono andato, ma non ricordo nulla e sono confuso. Sono a scuola. Poi ti chiamo. Ma da quando scrivo cose del genere ad una ragazza? Mi sono abbassato davvero a questo livello? Questa ragazza mi fa perdere la testa... E pensare che le ho parlato solo perché... Meglio scacciare questo pensiero. La lezione comincia ed è molto più noiosa del previsto. Sono stanchissimo, ieri ho fatto davvero tardi e non riesco a capire ancora il perché Sof, fosse lì. 

<< Cassorini, tutto bene? Non sembra. >> Mi dice il mio professore, probabilmente sarò scosso dalla serata di ieri, e si noterà anche all'esterno. Ma perché si va a scuola anche il sabato? Ah.

<<Sì, tutto bene.>> Ribatto.

Le ore passano, Sof non mi ha risposto al messaggio, ma l'ha letto. Sarà incazzata perché non l'ho avvertita che me ne sarei andato. Ma come potevo? Non ero nemmeno consapevole che fosse lì.

<<Hey, Riccardo, come va? Ti vedo bene oggi>> mi dice Sara, ahh, quanto la odio. Be' sì ci sono stato insieme per un mesetto, ma solo per far vedere agli altri che potevo mantenere una ragazza e non farmene una ad ogni mia sbronzata dei sabato sera. Non è stato nulla di speciale. 

<<Tutto bene. Ciao Sara>>, sbotto.

Sono le dodici, esco da scuola e la vedo, vedo Sofia. Cazzo, è bellissima. Ma perché è qui fuori? E se fosse venuta per me? Ma questo pensiero non fa nemmeno in tempo ad arrivarmi che, lei va da Arianna. Era ovvio che non fosse qui per me, ma le porgo comunque un saluto; ma non lo ricambia. E se avesse scoperto...? Nah, è impossibile. Vado a casa e vedo una storia Instagram di Daniele: sta inquadrando Sof... Quindi c'è anche quello stronzo con quelle due? Ma come fa a conoscerla? Ma certo! Lei è la migliore amica di Samuele e Dan è molto amico di quest'ultimo. 

Mi sdraio sul letto, perso tra i miei pensieri e mi addormento. Passano ben due ore e vedo le notifiche che mi sono arrivate in questo frangente temporale... Ci sono diversi messaggi inutili: di Sara, di Daniele, di Alice e di Tommaso. Quest'ultimo è il mio migliore amico, sì, è una testa di cazzo ma è uno abbastanza a posto. È stato lui, però, ad insistere affinché io parlassi con Sofia. ODDIO, Sofia, che fine ha fatto? Decido di inviarle un ultimo messaggio: Sof, dove sei finita? mi manchi e vorrei sapere cos'è successo ieri. Rispondimi per favore, ne ho bisogno. Chiamami. Scrivo. Poco dopo mi arriva una sua chiamata, vorrei farla aspettare e non rispondere subito, ma temo che se lo facessi non mi chiamerà più. Decido di rispondere. 

<<Sof, che fine hai fatto? Mi hai letto tutti i messaggi, oggi ti ho salutata e tu non l'hai fatto, sei andata via con Arianna e poi ti sei vista con gli altri...>>

<<Ric, ascolta, tu mi ami?>>, dice con una voce divertita, anzi... Più che divertita sembra una voce da.. DA UBRIACA. CAZZO. 

<< Sei ubriaca?>> dico, in un tono abbastanza serio.

<<Forse, ma non sono fatti tuoi bello>>.

Okay, è ubriaca fradicia, ma ha quattordici anni cazzo, ma che persone frequenta? Non sembra una che si lascia trasportare... 

<< Oh, sì che sono affari miei, hai quattordici cazzo di anni e io ci tengo a te. Vuoi finire come me Sofia? Vuoi finire per fumarti le canne? I miei complimenti.>> Cazzo, non volevo usare questo tono brusco, le persone da ubriache sono molto più fragili, o forti, è una cosa abbastanza soggettiva. 

<< Vuoi rispondere alla mia domanda? Mi ami o no?>>

Cosa dovrei risponderle? Non sono certo nelle circostanze di dirglielo... Ma adesso provo un certo interesse nei suoi confronti, ma non la amo di certo, non ci conosciamo più di tanto, ma forse un giorno potrei amarla. Ma adesso proprio no, non voglio nulla di serio con lei, eppure se volessi davvero una relazione da "botta e via" non mi preoccuperei se non mi rispondesse ai messaggi, se non mi salutasse o se non mi guardasse. OKAY, forse potrei volere qualcosa di serio, ma non posso averla, non voglio che faccia la fine di Sara, o di tutte le mie ex. Non voglio illuderla, per il momento almeno.

<<No, non ti amo. Ma mi piaci. Tutto quello che ti ho detto quando ero ubriaco non conta. Sia chiaro.>> Dico, mi fa male, ma dovevo farlo. <<Dove sei, ti vengo a prendere>>

<<221b, Baker Street>>

<<AH.AH.AH.AH. Dove sei, su.>>

<< Sono in via... Samu, dove siamo?>> Almeno c'è Samuele, mi sembra un bravo ragazzo, è molto maturo ma non capisco come possa aver portato Sofia ovunque sia, ma la sola cosa che sia ubriaca, mi manda in bestia. 

<<So, ci sei?>> Dico.

<<Ah, sì sì, siamo in via Leopardi 79.>>

<<Okay, sarò lì tra poco.>>

Ma io ho solo la patente per il motorino e non so se sia una buona idea... Ma non ho altra scelta...

Sono arrivato, ma questa è casa di Daniele, cosa diavolo succede. Perché è qui. Non voglio saperlo, voglio solo portarla via. 


Dopo averla praticamente trascinata sul motorino, adesso la sto portando a casa. Siamo arrivati... Ma sono le due di notte, cosa dirà sua madre? Non mi conosce nemmeno... Non vedo luci accese, quindi magari dormono... Okay, la porto a casa mia, tanto da me non c'è nessuno, mio padre è in viaggio per lavoro. Una volta arrivati a casa mia, la aiuto a sdraiarsi sul divano, e dico di inviare un messaggio a sua madre, scrivendo che si ferma a dormire da Anna. La madre dice che già l'aveva chiamata la sua amica per avvertirla. Wow, quella ragazza, la legge quasi nel pensiero. 

Sofia è sdraiata e vuole che io le faccia compagnia fin quando  si addormenterà. Be', io, accetto naturalmente. Wow, è così bella, con i suoi capelli castani, occhi perfettamente marroni, un corpo bellissimo. Non capisco il perché tutti dicono che abbia poca autostima... Come fa? Lei dice di essere grassa, ma non è vero, quelle scheletriche non mi sono mai piaciute. Ecco, si è addormentata, io le accarezzo il volto e giocherello con dei ciuffi dei suoi lunghi capelli. Mi sta venendo sonno, meglio che vada in camera mia a dormire... Quanto vorrei rimanere qui a farle compagnia, ma non posso. Vado in camera mia e mi butto sul letto, fisso per qualche minuto il soffitto e rifletto a quello che è appena successo e a quello che è successo in precedenza. Okay, forse vorrei una relazione seria, ma non lo so ancora, non voglio ferirla; è davvero fragile, bisogna stare attenti. Poco dopo, il sonno mi avvolge e mi lascio trasportare, mi sono addormentato. 


È mattina, mi affretto per andare in salotto da Sofia, per assicurarmi che sia tutto okay. Perfetto, dorme ancora, ma ho appena fatto cadere il telecomando della televisione e l'ho svegliata... 

<< Cosa ci faccio qui? E perché sono con te?>> Mi dice, perfetto non si ricorda nulla, e adesso come glielo vado a spiegare?

<<Sara... >> che cazzo ho appena detto, mi correggo velocemente.

<< Sofia, è una lunga storia sti spiegherò dopo, adesso facciamo colazione dai.>>

<< Come scusa? Sara? Quella Sara? Non voglio la tua colazione, tanto meno non voglio sapere il perché sono qui. Ciao.>>

Merda. <<No, cosa hai capito, sì ho sbagliato nome, ma non c'entra un cazzo.>>

<< Prima di tutto smettila di dire le parolacce.>> Che nervoso, Dio le persone che mi danno ordini, ma lei è un caso differente; è così bella. Ma non può comunque darmi ordini.

Prima che io possa ribattere esce di casa e sbatte la porta. La prima cosa che mi viene d'impulso da fare è quella di inviarle un messaggio dicendole che sua madre sa che lei questa notte l'ha passata da Anna. Sono certo che non mi risponderà, ma lo leggerà dalla tendina. Cazzo, sono proprio un coglione, devo trovare un modo per sistemare le cose... 


Angolo autrice:

Heeyyy, vi sta piacendo la storia? Questa volta dovrei essere tornata definitivamente.

Cosa succederà a Riccardo e Sofia? Lo scoprirete nel prossimo capitolo! 

bacioni, 

Katy.



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