~Non mi lasciare~

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Martina guardò in basso, terrorizzata, mentre stringeva più che poteva la mano di Aiden. Il ragazzo si era precipitato verso di lei e si era sporso verso il basso, prendendola per un pelo. Non aveva impedito la caduta, ma aveva impedito che toccasse terra.
«A-Aiden! T-Tirami su!»
«Pesi cazzo! Gioco a calcio, mica a football!»
«N-Non mi lasciare!»
«Ti sembro mica intenzionato a lasciarti cadere?!»
La ragazza lo guarda con occhi lucidi, decisamente terrorizzata. Cazzo se erano in alto.
«Dammi l'altra mano, poi prova a spingerti su con i piedi»
Martina ubbidì e quando il ragazzo le porse l'altra mano, la prese subito. Poggiò i piedi alla parere e provò a darsi una spinta, ma le scarpe scivolavano e non ottenne successo neanche mentre Aiden la tirava su in contemporanea.
«N-Non funziona. Che facciamo??»
«Non ne ho idea. Se ti faccio appendere, quanto potresti reggere?»
«Mgh... Non lo so... Un conto è stare appesa alla parallela, un altro è stare appesa al tetto di un edificio molto in alto! Ho troppa paura, non reggerei molto...»
«Merda... Così non posso neanche chiamare aiuto... E urlando non risolveremmo niente. Non ci possono sentire...»
«H-Ho paura...»
«Lo so minchia. Continui a ripeterlo!»
La ragazza si ammutolì, abbassando lo sguardo, e il ragazzo si sentì in colpa. Giustamente, Martina rischiava di sfracellarsi per terra. Era normale che fosse terrorizzata dalla cosa. Anche lui aveva paura per lei, ma non era al suo posto purtroppo.
«Senti... So che sei spaventata. Ma non ti lascio, okay? Qualcuno dovrà salire, prima o poi, no? Dobbiamo aspettare. E ci sono io a reggerti. Ti prometto che qualsiasi cosa accadrà, tu non cadrai. Ti fidi di me?»
Martina lo guardò negli occhi, poi annuì piano e gli strinse le mani.
«Scusa se sono ripetitiva...»
«No, scusami tu. Non dovevo sbraitarti conto. Solo... Anch'io ho paura per te. Te l'ho detto prima, no? Mi fai impazzire... Ma sono fottutamente cotto di te...»
«E dovevo aspettare di essere quasi stuprata e di essere penzolante sul tetto per sentirtelo dire?!»
«Già... Dovevo capirlo prima...»
«Ci saremmo risparmiati molto, sai?»
«Hai intenzione di farmi sentire in colpa all'infinito?!»
La ragazza sospirò, poi scosse la testa.
«No... Ormai è andata... Uhm... Aid...»
«Si?»
«Tu quanto riuscirai a reggermi...?»
Bella domanda. Aiden la guardò, indeciso se dirle la verità o meno. Era difficile reggerla, non era convinto di poter continuare ancora a lungo. Ma la castana era già spaventata, quindi...
«Non so, ma dovrei riuscirci per un po»
«Davvero...?»
«Si, non ti preoccupare»
«Va bene...»
Ci furono attimi di silenzio, estremamente lunghi. Martina non lo sopportava.
«Parlami»
«Eh?»
«Aiden, parlami. Di qualsiasi cosa. Quello che ti pare. Ma ti prego, niente silenzio. Non ora»
«Non so se che dirti... Ehm... Ah, vuoi sapere perché non sopportavo il fatto che tu entrassi in squadra?»
«Perché?»
«Perché sei brava. In squadra ero io il migliore. Con te e le tue amiche, la concorrenza ce l'ho eh»
Martina accennò un sorriso.
«Pensi davvero che sia brava?»
«Beh... Si. Lo sei. Quasi quanto me!»
«Baka, io sono nettamente migliore!»
«Certo diavoletta, tu credici!»
«Aw~ Che nomignolo carino~»
«Prima non ti piaceva»
«Prima non era detto per far piacere»
I due si sorrisero, ma poi una delle mani di Martina scivolò dalla presa del ragazzo. La castana cacciò un urlo sorpreso e spaventato e Aiden si affrettò a prenderle il braccio della mano che ancora teneva.
«Non dovevi riuscire a teneri per un po?!»
«Si... Si. Ma le mani sono sudate... La presa è scivolata... Ridammi la mano»
«Aid... Non mentirmi... Riesci a reggermi ancora?»
«Ti ho già detto che non ti lascio»
«Rispondimi»
«Non lo so, okay? Ma ci voglio provare»
«...»
Martina lo guardò, poi gli diede nuovamente la mano. Ora l'angoscia era tornata.

Il mio stupido ragazzo popolare Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora