Capitolo XLIV
* Harry's Pov *
- Mi sono rotto! Questa volta non me ne sto zitto! - borbottai, ricacciando indietro le lacrime. Andai a passo deciso verso Louis e lo staccai violentemente da quella tipa.
- Ma che fai? - mi urlò lei. Louis strabuzzò gli occhi, barcollando. Aveva di nuovo esagerato con l'alcol.
- Devo parlarti! Ora! Subito! - sibilai, stringendo i denti e ignorando quella lì. Un'altra parola e le avrei fatto inghiottire il bicchiere di Louis. Mai mettersi contro un Harry furioso e geloso.
- Dove mi stai portando? V-vuoi divertirti con me? - ridacchiò Louis. Dovetti sorreggerlo per farlo arrivare fin fuori al locale.
- Noi eravamo in pausa. Io non ho rotto con te, spiegami perchè hai baciato quella lì! - gli urlai contro, lasciando la presa sulla sua maglietta e vedendolo barcollare fino a sedersi a terra e ridere.
- Tu non puoi capire. Dovevo farlo - mormorò, giocherellando con le mani. No Louis, non ci siamo.
- Voglio capire. Fammelo capire perchè se no mi volto, me ne torno a casa e non ti rivolgo più la parola! - annunciai, facendolo sussultare. Al diavolo l'Harry debole che scappa sempre via piangendo. Questa volta era diverso, io ero diverso. Una parte mai vista di me, stava uscendo da una piccola prigione in fondo al mio cuore e non vedevo l'ora di fare in modo che tutti potessero vedere che non ero semplicemente debole. Avevo anche io le mie rocce a cui aggrapparmi.
- Mi lasceresti davvero? - chiese spaventato, facendo il labbruccio e sgranando gli occhi. Dannato alcol! Non aiutava per niente la situazione. Inoltre stavo ribollendo di una rabbia repressa. Sentivo il corpo in fiamme e la voglia di urlare e mandare tutto a fanculo salire alle stelle.
- Si, Louis perchè io con te sto perdendo la pazienza! Prima mi sbatti al muro, poi mi chiedi scusa. Qualche ora dopo mi ritrovo la tua mano sulla mia guancia e la tua ira assassina su di me. Mi distruggi dentro, poi mi chiedi scusa e ti perdono. Sono confuso adesso. Chiedendoti una pausa, ti avevo messo per conciso di non tradirmi e tu baci una ragazza? Si, Louis. Mi stai portando al punto di andarmene perchè anche io ho i miei limiti e non voglio arrivare a scoprire tutti quelli tuoi, esaurendo e diventando pazzo. Sto urlando in strada, per la miseria. E sto urlando a un ubriaco che fra un po' mi si addormenta ai piedi! - sbottai, attirando l'attenzione di qualche cliente che usciva dal locale. Al diavolo pure loro! Mi sentivo una bomba pronta ad esplodere.
- Mi aveva chiesto se fossi gay! E io non sapevo che dirle. Mi ha detto di baciarla e ho dovuto farlo o avrebbe capito tutto! -
- Perchè hai così tanta paura di dire a tutti quello che provi per me? - sussurrai. Non avevo più voglia di urlare, inoltre non dovevo sforzare la voce o l'avrei persa di nuovo. Cercai di non farmi ferire dalla sua risposta, perchè sapevo che avrebbe fatto male.
- Perchè per la prima volta, sento davvero di amare qualcuno. E per la prima volta, sento anche che la paura di perderti è davvero troppa. Dire di avere una ragazza non mi ha mai causato problemi, perchè allo stesso tempo non avevo paura di perderle. Ma ora... ora che ho te... ho paura che se tutti lo sapranno, faranno in modo di dividere questi due ragazzi che si amano. Ci chiameranno così tante volte "sbagli della natura" che finiremo col stancarci e lasciarci. Perchè credo che tutte le cose belle hanno una fine e non voglio che la nostra relazione l'abbia. Voglio te! Voglio averti ogni dannato secondo della mia vita, ma ho paura! Ho troppa paura - aggiunse con le lacrime a bagnarli gli occhi. Le parole che avevo pensato di sputare fuori, mi si bloccarono in gola. Non sapevo più cosa dirgli. Nessuna frase sarebbe stata capace di tranquillizzarlo. Ma forse due semplici parole potevano riuscirci.
STAI LEGGENDO
Il grido della libertà
FanfictionPrimo libro della trilogia. Secondo libro: Lacrime di polvere. Terzo libro: Come la prima volta. Dal Primo capitolo: - Ti decidi a stare fermo? - - Papà smettila... - - Zitto! - .............. Dal secondo capitolo: - Ta-Da - - Cosa vol...