CAPITOLO 4 PAURA E AMORE

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'Buonasera, ragazzi' Fury entrò in sala relax, con la Hill dietro, come un'ombra.

'Buonasera, Direttore, qual buon vento?' Tony lo chiese, tutto d'un fiato; il Capo, raramente, passava da loro e, da quando c'era sua figlia di mezzo, meno che mai.

Quest'ultima gli fece un cenno di saluto con la testa, niente di più. Il nero non si scompose e venne al dunque, sedendosi sul divano.

'Volevo tenervi al riparo da possibili contagi, qui, per tutto il tempo necessario. Tuttavia, ho necessità torniate in azione' fu diretto e conciso.

I Vendicatori trattennero il respiro. Si sapeva poco delle motivazioni per le quali non fossero stati infettati, e se in futuro avrebbero potuto esserlo.

Layla si alzò dal tavolo da lavoro e si piazzò, in piedi, alle spalle di suo padre, con il Falco che la scrutava; l'uomo continuò 'Il Presidente è in un luogo più sicuro di questo, dall'inizio dell'epidemia, ed è stato ammonito a non muoversi, più di voi. Tuttavia, domani, è indispensabile si rechi nella capitale dell'Unione Sovietica, per firmare un accordo internazionale di non belligeranza. In un momento tanto complesso, è fondamentale mantenere pace e buoni rapporti con gli altri stati'.

'La tv non ne ha dato notizia...' commentò Rogers.

'Finora; prima delle firme, si saprà. Comunque sia, all'alba, col Quinjet scorterete l'Air Force One, scenderete a terra in Russia, aspetterete che firmino, e tornerete indietro, con volo rasente il sederino del Presidente!' il Direttore aveva spiegato cosa avrebbero dovuto fare.

'E l'infezione?' sua figlia lo chiese, un tono duro.

Fury si voltò, esterrefatto. Come mai era interessata alla missione degli Avengers?

'In effetti, gradiremmo saperlo' Banner era perplesso.

'In Russia ci sono state perdite a non finire, ed i ceppi di virus più virulenti sono proprio lì: che stupida idea incontrarsi a Mosca!' Stark mise il carico.

'E' una decisione che nasce proprio per dimostrare che non si ha paura dell'epidemia, che la si sta affrontando...' il nero tentò di chiarire 'Il jet è depressurizzato e tutte le particelle saranno ripulite dal sistema di areazione, all'interno non arriverà nulla. I nostri tecnici hanno progettato delle mascherine collegate a micro bombole di ossigeno, da usare, quando scenderete. Le porteranno tutti i presenti nelle aree non sicure. Barton, Tony, il piano di volo vi sarà fornito direttamente domani! Ci aggiorniamo più avanti' si alzò, certo che nessuno avrebbe replicato o discusso i suoi ordini. Infatti, sentì i Vendicatori annuire.

'Ti posso parlare?' la moretta lo interloquì, uno sguardo severo.

Fury conosceva quell'espressione...era rabbiosa e...spaventata! 'Veramente no, ho molto da fare, magari dopo' la liquidò, pensando si trattasse di un argomento personale. Era piuttosto lontano da aver compreso le sue esatte intenzioni.

Layla si mise davanti alla porta e gli impedì di uscire 'Che razza di missione è? Far rischiare loro la vita, senza sapere, con esattezza, gli effetti dell'esposizione a quell'ambiente! Vacci tu, a Mosca, a tenere la mano al tuo amichetto Presidente!'. Era stata una vera e propria aggressione verbale.

Clint seguiva la scena, basito. Gli altri, lo stesso.

'Come?' caspita, che reazione. Non era stata mai coinvolta dal suo lavoro, tranne quando lo rimproverava di vivere per l'Agenzia, e non per la famiglia, e di trascurarli. Il problema non sussisteva: al momento la loro famiglia era stata distrutta.

'Le maschere sono sicure? Le hai fatte testare? Il Quinjet sarà a tenuta stagna? Mi vengono in mente mille domande e mille dubbi. Il nostro capo di Stato ha tanti di quegli agenti delle forze speciali e delle varie agenzie ed ha bisogno degli Avengers come baby sitter? Fammi capire...' si fece sotto, sperando di dissuaderlo a farli partire, con ogni stronzata che le passava per la testa. Sparò le più ragionevoli.

DISEGNI D'AMORE (CLINT E LAYLA, LOKI E ERIKA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora