CAPITOLO 8 SORELLE, AMICI, AMORI...LEGAMI UNIVERSALI ED INFINITI

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Avevano dormito poco, tutti gli Avengers, turbati per l'evento di Bucky. Entrambe le coppie erano  riviste teneramente abbracciate, nei rispettivi letti.

La mattina seguente i Vendicatori si erano congedati, con innumerevoli saluti, abbracci e sentiti ringraziamenti. Si sarebbero rivisti, non appena la Evans si fosse completamente rimessa e fosse stata in grado di affrontare il viaggio spaziale, tanto stancante per il suo corpo provato dalla malattia.

Clint e Loki li avevano accompagnati al Bifrost, la cui apertura sarebbe avvenuta direttamente nel punto del ponte dove erano arrivati. Layla era rimasta in stanza, con Erika alla finestra, che le raccontava, per filo e segno, cosa accadeva. Il passaggio era stato semplice, come la volta precedente.

Il principe, spronato da sua moglie, si era portato dietro Barton, nei molti affari ed incombenze quotidiane di cui si occupava, coinvolgendolo e mostrandogli le bellezze del suo regno.

Le due donne si stavano conoscendo meglio, grazie a lunghe chiacchierate, intervallate da riposo e colazioni.

La vita su Asgard pareva scorrere, serenamente, senza troppi problemi.

Trascorso qualche giorno, Erika aveva pregato il Falco di andare nella sala delle feste, all'ora di cena ed attendere lì, con Loki.

Trascorsi una decina di minuti, dalla scalinata limitrofa, era scesa, mano nella mano, con la sua nuova amica. Era la prima volta che i presenti vedevano Layla in piedi, sulle proprie gambe, da quando si era ammalata.

Entrambe indossavano lo stesso identico vestito, in due taglie diverse, realizzato in uno splendido verde acceso, senza maniche, con la gonna lunga e stretto in vita. Era scollato il giusto, da apparire seducente, senza essere volgare. Erano aggraziate ed elegantissime, di una bellezza sfolgorante.

'Vi volevamo fare una sorpresa...' spiegò la bionda, in un sorriso che illuminò la sala.

E lo era stata, la sorpresa più desiderata, soprattutto per Clint che, avvicinatosi, aveva stretto la sua donna, in silenzio. C'era stato un momento in cui aveva perso ogni speranza di una vita futura, assieme a lei!
La baciò, felice, su una guancia, intanto che il moro faceva strada al tavolo apparecchiato per un desinare degno di una festa. C'era vino in quantità da caraffe di bronzo, carni arrostite sulla brace, frutta e verdura di ogni tipo, ed una carrellata di dolci tipici del pianeta che li ospitava.

'Da domani andremo in giro pure noi, devo farti vedere tante cose della mia terra' Erika era esaltata, al pensiero di mostrare Asgard alla sorella.

'Non vedo l'ora...Mi piacerebbe anche disegnare un po', per non perdere la mano' disse la ragazza, che da giorni mancava dal proprio tavolo da lavoro.

'Gli architetti ed ingegneri reali ti mostreranno i loro strumenti, li avvertirò e potrai andare a far loro visita liberamente' le promise Loki.

'Sono un po' stanca, meglio andare a riposare...' terminata una breve passeggiata, per digerire il lauto pasto, nel rigoglioso ed immenso giardino che circondava il Palazzo, Layla volle tornare in stanza.

Il principe fece l'occhiolino alla moglie, malizioso, seguendo i suoi amici al piano superiore.

***

'Erika, posso amarti?' chiese, dolcemente, suo marito, intanto che la principessa gli si accostava, languida e sensuale, per cingerlo, con le braccia al collo.

Loki passò le proprie braccia intorno alla sua vita, stretta, morbida e femminile allo stesso tempo. La solita scarica elettrica lo colse, non appena assaporò la sua nudità, i boccioli eretti e rigogliosi che lo sfioravano sul torace, in un gioco di sensualità. La baciò, profondamente, con la  mano destra che le carezzava la schiena, lentamente, dal collo ai lombi e l'altra che giocava sul suo piccolo seno, delicato, provocandole un gemito sommesso.

DISEGNI D'AMORE (CLINT E LAYLA, LOKI E ERIKA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora