CAPITOLO 9 PER ASGARD!

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Barton rimirava l'arco che Loki aveva fatto costruire per lui, in base al suo fisico ed altezza. Era favoloso e realizzato con una lega sconosciuta sulla Terra, risultando leggero ed elastico. Ugualmente i dardi...aerodinamici era dire poco!

Era stata una sorpresa magnifica e gradita. Lui era rimasto senza parole; aveva abbracciato il principe che si era fatto stringere, nonostante non amasse granché quel tipo di contatti.

'Dietro il presente, ci sarebbe il desiderio di vederti tirare...guarda' il moro indicò un grande spiazzo all'aperto, antistante, predisposto con bersagli e sagome. Ricordava quello dello S.H.I.E.L.D., era quasi identico.

'La tua fidanzata ha fatto uno schizzo del percorso su cui lavori, a Midgard. Sono riuscito a crearne uno simile?' Loki lo chiese, l'altro aveva gli occhi sgranati.

'Credo sia un sì anche stavolta, Lò' rise Erika, dando una botta sul braccio alla sua amica, accanto. Incredibilmente, per i motivi più svariati, ciò che Layla disegnava...si concretizzava!

Senza un fiato, il Falco iniziò l'esibizione. Concentrato alla morte, fece un centro via l'altro. Era armonioso, flessuoso, agile, scattante e potente, nonostante le settimane in cui non si era allenato. Non era più l'imbranato e goffo ospite che non sapeva cavalcare, ma un combattente perfetto, eccelso, un arciere campione su chiunque. Aveva ragione suo fratello, Loki pensò, ammirato, battendo le mani ad ogni colpo, unitamente alle altre due spettatrici.

'Come sono andato? Che dici?' Clint era curioso del parere dell'amico principe.

'Talmente bene che la prossima volta che andrò in battaglia, ti avvertirò e mi seguirai. Pugnali io, arco tu...saremo una squadra imbattibile' gli mollò una pacca forte d'incoraggiamento, sulla spalla.

'Falco, durante la festa per le nostre ottantaduesime nozze ci saranno molte esibizioni. Giocolieri, funamboli e così via. Ti piacerebbe dare una dimostrazione delle tue capacità? Sei nostro ospite e forse è maleducato chiedertelo. Ci terrei tanto e credo pure i nostri sudditi, anche il fornaio al mercato aveva espresso un desiderio analogo' la bionda gli propose.

'Ne sarei onorato. Forse, è l'unico modo che ho per contraccambiare la squisita ospitalità del vostro popolo...' Era piuttosto contento,  il tiro con l'arco era la sua ragione di vita, Layla a parte. Si sarebbe  preparato al meglio per il suo spettacolo, utilizzando l'attrezzatura e il percorso predisposto da Loki.

'Allora è deciso! Allenati, brutte figure ad Asgard non sono ammesse' Loki lo prese in giro.

'Porterò l'arco con me e mi eserciterò ogni volta che potrò' promise.

***

Sarebbe servito quell'arco, per ciò che Clint mai avrebbe immaginato.

Non riusciva a dormire, quella notte, ed era uscito a fumare una sigaretta asgardiana, sul balcone, con la testa zeppa di pensieri. Due settimane dopo, sarebbe ritornato a casa propria, dove, pian piano, la popolazione stava finendo di vaccinarsi, grazie all'antidoto creato da Banner, col campione di sangue della moretta! Avevano
una cura, finalmente, e l'avrebbero sfruttata.

Era merito della strana storia del contagio di Layla, merito del loro amore, della caparbietà di Thor e delle scelte di Loki ed Erika, di ciò che quest'ultima aveva visto nella sua fidanzata...la sua fidanzata...accidenti. Sarebbe iniziata una nuova vita, con lei,
matrimonio compreso, in un mondo che doveva essere ricostruito da zero. Ne era esaltato e spaventato, allo stesso tempo. Ed avrebbe dovuto dire al Capo Fury, che aveva intenzione di sposare sua figlia, posto che la Evans non avrebbe accettato divieti da nessuno, ribelle com'era, figurarsi per un argomento come le nozze. Si auguro' che tutto andasse per il meglio.

DISEGNI D'AMORE (CLINT E LAYLA, LOKI E ERIKA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora