Capitolo 22

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Beth

Luca annuì ed io lo seguì a ruota capendo cosa dicesse il sergente.
"Bene, io vi aspetto qui. Nial viene con voi, per la vostra sicurezza"
"Perfetto muoviamoci" dissi "più tempo ci impieghiamo meno tempo restiamo qui"
Iniziammo a percorrere le strade di Chernobyl e sento il dolore che trasuda dai palazzi o dalle rovine della città.
"L'avverti?" domandai a Luca
"Il pianto? Si l'avverto"
"La città che piange... Kim la ricorda così Chernobyl e ora posso confermare la sua teoria" dissi
"Dove vuoi liberarla?"
"Anche qui va bene" affermai mettendo giù lo zaino insieme a Luca.
Aprì la zip e prese le polveri.
"Tieni" mi porse la busta
"Io?"
"Sei tu che ha fatto la promessa e tu hai parlato con lei"
"Si ma tu sei suo fratello..."
"Fallo. Non ti preoccupare" mi disse guardando il cielo sopra di noi.
Abbassai la testa e aprii la busta lentamente, la presi da sotto e feci uscire la cenere. Feci un giro su me stessa e lasciai che la polvere mi circondasse come se io e Kim ci mettessimo a danzare in mezzo alla città, sommersa di acqua, fango, dolore, sangue.
Luca mi fermò prendendomi per mano e potei vedere Kim volare libera per Chernobyl.
Per un istante ebbi l'impressione di andare indietro nel tempo con suo fratello e rivivere la gioia e la vita che la città aveva ogni giorno, i lavoratori, i bambini che si rincorrono e loro, Kim con Mario mano nella mano, seduti su una panchina vicino al parco che guardano il sole che brilla im cielo e pensano spensierati al loro futuro.

The End

CHERNOBYL -la città che piange-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora