Capitolo 14

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Beth

Il pomeriggio in compagnia di Kim volò, letteralmente, finii di intervistarla alle 18:00 e lì dovetti proprio andare a casa per la cena.
"È stato un vero onore" dissi alzandomi dalla sedia e andando verso di lei.
"Anche per me, ti prego vienimi a trovare, magari facciamo quattro chiacchiere insieme"
"Certo! Passerò volentieri, magari dopodomani"
"Ti aspetto. Grazie per essere stata così gentile con me, nessuno lo era da tempo"
"Non ti preoccupare su di me puoi sempre contare, non devi ringraziarmi siamo esseri umani e tutti andiamo trattati con rispetto e dignità"
"Sei proprio una brava ragazza. Ho accettato la tua intervista perché mi ricordi me stessa alla tua età"
"Davvero?" chiesi sorpresa
"Oh si certo, determinata e sensibile nei confronti del prossimo. Farai molta strada Beth te lo assicuro"
"Lo spero. Buona serata Kim"
"Buona serata piccolina" mi rispose. Chiusi la porta alle mie spalle e finalmente sola scoppiai a piangere, crollando in corridoio dell'ospedale fui soccorsa da un infermiera.
"Tutto bene ragazza?"
"Si.. Si sto bene" mi aiutò a togliere la tuta antiradiattività e la buttò in una lavatrice apposta per lavare i vestiti inquinati.
Mi sedetti su una panchina e mi misi le mani tra i capelli. La donna premette il pulsante per accendere la macchina e poi si rivolse verso di me "hai finito il colloquio con la sopravvissuta?"
"Si.." dissi tirando su con il naso
"Beh se ti può consolare ogni persona che ha parlato con lei è uscita da quella porta nelle tue stesse condizioni. Era quello che cercavi?"
"Volevo scrivere una tesina commovente per l'esame di maturità"
"Oh beh stai certa che ce la farai, Kim non esagera nei suoi racconti, è una persona realista e ti dice in faccia tutto ciò che vuoi sapere. Io non seguo il suo caso ma so che è una bravissima persona e noi di questo ospedale siamo fieri di avere una leggenda da accudire"

CHERNOBYL -la città che piange-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora