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ChangBin: dov'è? Perché lo hai Lascito solo?
Io: Stanza 56
Gli diedi la chiave dentro la mia tasca e feci un sorriso.
Io: Tutto tuo,io torno a casa

>ChangBin<
Mi lasciò la chiave andando subito via.

Come poteva lasciare un ragazzo che era appena svenuto da solo?! Era proprio un incosciente.

Entrai subito dentro mostrando la chiave alla ragazza all'entrata.

Andai verso la stanza 56 ed entrai dentro.

Era sdraiato sul divano che dormiva tranquillamente.

Mi avvicinai a lui poggiando la mia mano sul suo viso.
Io: hai un migliore amico di merda
Lo afferrai cercando di farlo mettere sopra le mie spalle.

Felix: Mh... Jisung...
Lo strinsi forte dalla gambe e lui si strinse a me.
Felix: Assomigli a ChangBin... Devo essere impazzito

Feci un sorriso. Era cosí carino.

Poggiò la testa sulla mia spalla mentre io mi incamminai verso l'uscita.

Mi fermai davanti la ragazza che ci guardava confusa.
Io: può prendere lei le chiavi? Sono dentro la tasca
X: È un pervertito per caso?!

Pervertito?
Io: Quello che vede sopra le mie spalle è il mio ragazzo! Non ho nessuna intenzione si fare il pervertito con lei!
Avevo davvero detto che Felix era io mio ragazzo?

Lei spalancò gli occhi e si avvicinò a me prendendo le chiavi.
X: A-arriverderci
Feci un piccolo sorriso sistemando Felix meglio sopra le mie spalle e uscii da quel posto.

Dove dovevo andare? Dovevo portarlo a casa mia o portarlo a casa sua?

Io: ti porto a casa
Felix: Mh,so camminare...
Scossi la testa.
Felix: ero con Jisung... Perché sono con te? Perché ti vedo ovunque?
Io: perché sei innamorato di me

Felix: Sì
Era così carino quando non stava bene.
Arrivai davanti casa sua e suonai alla porta.
Io: Ti porto a casa e poi vado via

Sua madre ci aprì subito la porta.
X: ChangBin
Spostò la testa fissando Felix.
X: non era con Jisung?
Io: mi ha chiamato ed è scappato subito
X: sta dormendo,ti dispiacerebbe occupartene tu? Sono stanca

Perché tutti volevano scaricarlo a me?
Io: Va bene
Entrai dentro e lei chiuse la porta.
X: se vuoi rimanere a dormire fai pure,almeno se si sente male puoi occupartene tu. Sono stanca e vorrei dormire tranquilla

Rimasi un po' sconvolto ma ormai dovevo essere abituato.
Io: va bene

Mi avviai verso la sua stanza,per fortuna la porta era aperta.

Diedi un piccolo col piede solo per farla aprirla per bene.
Io: Felix,sei vivo?
Con un calcio indietro la chiusi e gettai subito Felix sul letto dopo aver acceso la luce.

Mi sgranchii un po' le spalle.

Forse dovevo cambiarlo,se no stava scomodo.
Mi misi seduto accanto a lui.

Aveva il labbro rosso. La mia mano si poggiò sul suo viso caldo e lo accarezzai lentamente.

La feci abbassare scorrendo sul suo petto fino ad arrivare alla vita.

Il mio sguardo si fermò sul gonfiore che aveva sui pantaloni.

Strizzai gli occhi.
Io: Cazzo Felix!
Perché doveva essere eccitato proprio ora?! Chi sa a chi stava pensando o cosa stava sognando.

Mi misi sopra di lui e con un gesto tolsi la sua maglietta lasciandolo a petto nudo.

Guardavo attentamente ogni centimetro della sua pelle bianca.

I segni che gli avevo lasciato stavano piano piano scomparendo.

Il mio petto si abbassava e alzava velocemente per l'agitazione.

E se... Magari non si sarebbe arrabbiato,non era la sua prima volta.

Certo si sarebbe svegliato con qualche dolore in più ma era colpa sua. Vedendolo in quello stato mi aveva eccitato.

Lo feci girare facendo poggiare la sua pancia sul morbido materasso. Gli baciai le spalle per poi scendere verso la schiena.

Infilai la mia mano sotto i suoi pantaloni stringendo il gonfiore,senza entrare nel tessuto dei boxer, sul palmo della mia mano e sussultò.

L'alzai lentamente e sbottonai i pantaloni.

Tolsi la mano e con un gesto afferrai il dietro dei suoi pantaloni abbassandoli insieme ai boxer mostrando il suo bel sedere.

Feci un respiro e guardai il suo viso cosí tranquillo.
Io: Non sarebbe lo stesso vero?
Lui strinse forte la coperta sotto di lui.

Mi abbassai scivolando all'indietro e tirai giù solo i suoi pantaloni.

Li piegai posandoli sopra il comodino. Afferrai i suoi boxer tirandoli in su in modo da coprirlo.

Mi alzai andando verso i suoi cassetti e presi una delle maglie che solitamente usava quando stava a casa.

Lo feci avvicinare a me sedendolo sul letto e gli infilai la maglia aiutandolo a vestirsi.

Io: Scusami per quello che stavo cercando di fare
Il suo viso cadde sulla mia spalla. Il respiro caldo sfiorava il mio collo.

Lo strinsi forte abbracciandolo.
Io: Sotto le coperte
Gli accarezzai i capelli mentre mi piegavo cercando di tirare giù le lenzuola.

Lo feci stendere sotto di esse per poi coprirlo per bene.
Io: Buonanotte
Gli diedi un bacio sulla fronte alzandomi dal letto.

Sistemai pure la sua maglietta accanto ai pantaloni e uscii dalla stanza spegnendo la luce.

>Felix<
Aprii gli occhi,la luce del giorno mi dava un fastidio tremendo. La testa mi stava scoppiando e non ricordavo nulla.

Mi voltai cercando il mio cellulare ma non era sul comodino,anzi c'erano semplicemente dei vestiti sistemati.

Ero a casa mia,con il mio pigiama addosso.

Portai una mano fra i capelli.
Ero con Jisung al Karaoke e poi? Mi ero addormentato mentre lui cantava,quindi sicuramente mi ha portato lui qua.

Perché allora cambiarmi? Mi aveva visto in intimo! Era un pervertito e pure gay quel ragazzo.

Mi alzai cercando di mantenere l'equilibrio.

Andai verso la porta della mia stanza aprendola.

Vidi mi mamma uscire dalla sua stanza e mi guardò con un sorriso sulle labbra.
Mamma: ChangBin ancora dorme?
ChangBin?
Io: ma cosa stai dicendo?

Mamma: ieri ti ha portato lui a casa,Jisung deve aver pianificato tutto ed è riuscito anche bene
Io: ChangBin? Cosa?!
Mamma: Vi preparo la colazione

ChangBin mi aveva portato a casa? Allora era stato lui a cambiarmi,perché non era rimasto? Ma soprattutto,perché non ricordavo nulla di quello che era successo?

Freckles // ChangLixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora