Capitolo 12

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Suona il campanello dunque io e America, rigorosamente sul divano di casa a discutere del mio poco interesse per qualcuno che non fosse Aiden, ci accingiamo ad uscire da quella che è la sua casa per aprire la porta. Lei vive in una villetta, tutta sola, a una ventina di minuti dall'appartamento in cui io vivo. So che viene da una famiglia benestante, che può permettersi case del genere. Uscendo dalla porta-finestra della cucina c'è un giardinetto pieno di rose rosse e di piante desertiche, come il Cactus. Devo ammettere che la casa rispecchia pienamente la sua personalità eccentrica e un po' ribelle. Mi piace molto. La sua stanza è arredata in uno stile moderno, molto particolare, con qualche poster qua e là e ovviamente vestiti sparsi sopra il letto ed il tappeto bordeaux.
«Buonaserata.»  quello che ci ha salutate alla porta è Mike. Ha una voce molto profoda e calda, quasi mi sento piu rilassata. È un ragazzo carino, nella norma. I suoi occhi sono castano chiaro, i suoi capelli hanno un taglio alla militare anche questi castani. Sembra apposto, direi anche nello stile di America. Il ragazzo che sta fermo dietro le spalle di Mike rimane in silenzio. Non rivolge alcun sorriso ed anche lui è alto quanto Aiden. I suoi capelli biondo cenere sono un leggermente lunghi, portati un po' a caso, senza una riga precisa. Gli occhi ricordano leggermente il taglio orientale, scuri quanto profondi. La sua pelle è olivastra e il suo naso è decorato da piccole e chiare lentiggini.
Devo ammettere che ha un fascino misterioso, dopo tempo dubito della ormai confermata bellezza di Aiden.
Le sue labbra, non troppo spesse, ora, si piegano in un sorriso cordiale. Rimango a guardarlo, altrettanto sorridente. Prima che America possa mettermi in imbarazzo, il ragazzo dietro tende la mano verso di me e si presenta.
«Ciao, io sono Jey. Piacere di conoscerti.» gli stringo la mano e nel mentre, con goffagine gli dico il mio nome.
Non riesco ancora a credere di essere qui. Fino a qualche ora fa mi trovavo nel mio rifugio senza la voglia e la forza di uscire mentre ora sono qua. Proprio accanto ad America. Per quanto io sia una persona solitaria so quanto è importante stare in compagnia, anche di persone nuove.
Metto una ciocca in dietro per scoprirmi il viso e osservo America come per esortarla a dire o fare qualcosa. Lei mi sorride e la serata ha inizio.

«Quindi tu sei della Georgia, eh? È uno stato davvero interessante, mi piacerebbe visitarlo in futuro. » annuisco sorridente e lo guardo. Sembra sinceramente concentrato nella conversione. America e Mike si sono isolati, come noi, nei loro discorsi su quale band sia la migliore di sempre. Noi invece stiamo parlando delle nostre origini. E non avendoglielo ancora chiesto, mi sbrigo «Tu invece di dove sei? Sei del Texas o...? »
ride un po' e poi mi guarda.
Sembra una domanda da stupidi la mia? Spero di non sembrare una imbecille. «No io veramente vengo dalla Spagna, precisamente Cordoba. Certo, sono stato lì fino a otto anni poi io e la mia famiglia ci siamo trasferiti qui per vari motivi che non sono così importanti da introdurre. »
Mentre parla lo guardo attentamente, ogni gesto piccolo o particolare. Ormai sono passate quasi due ore dall'inizio della cena e mi sembra di aver notato alcuni suoi movimenti.
Il modo in cui stringe il labbro inferiore al lato con le dita quando è concentrato è ciò che più mi piace.
Potrebbe andare?
Sono ancora così indecisa; Aiden.
Il suo pensiero non mi ha divorato come sempre durante le ore spese questa sera e ne sono felice. D'altronde Aiden preferisce così, ognuno per le sue. Spesso mi domando come mai abbia questa freddezza con me. Proprio io che invece non demordo.
«Se posso chiedertelo, sempre che non ti dia fastidio, tu e Aiden Hale siete conoscenti? » a distrarmi dai pensieri c'è Jey che me ne mette in testa altri e più complicati.
«Sì, diciamo di sì. » gli rispondo sorridendo. Certamente non starò qui a denigrare Aiden, se è ciò che si aspetta. Quindi aggiungo «E gli voglio anche tanto bene. » sorridendo.
«Ne sono felice, è un ragazzo modello. » la sua risposta mi spiazza. Io avrei pensato al solito discorso sulla disequalità tra i due da parte di Jey, cercando di elogiare se stesso. Colpita e affondata.
Forse devo cercare di essere meno sulla difensiva e capire come è lui.
«Già... non c'è niente di romantico fra noi due, comunque. »
«Immaginavo. »
storco il naso «Immaginavi? »
«Sì, si vede che c'è un forte legame fra di voi ma di amicizia, complicità, non amore. Lui è uno dei ragazzi più ambiti dell'Università, sarebbe anche difficile da gestire. Però tu sei una ragazza meravigliosa, quindi sarebbe stupido da parte sua perdere un occasione con te. » rimango quasi a bocca aperta. In una frase è riuscito a farmi un complimento, delineare il rapporto fra me e Aiden e dimostrarmi che prova interesse nei miei confronti.
Ridacchio imbarazzata e lui fa altrettanto. Dopodiché mi guarda negli occhi e capisco che è sincero.
Si ha presente quando si capisce una persona al primo impatto, e ciò che prova? È così, ora.
Surreale ma vero.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 27, 2019 ⏰

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