Capitolo 7

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Auch.
Apro gli occhi per qualche secondo ma subito dopo mi rendo conto di aver fatto la cosa più stupida che si potesse mai fare nell'Universo.
La testa inizia a pulsare minacciando di esplodere. Mi porto lentamente una mano sulla fronte.
Rivolgo uno sguardo sofferente al soffitto e dopo inizio a farmi delle domande.
Dove sono adesso?
Chi mi ha portato qua?
Io non mi ricordo più cosa sia successo dopo la seconda birra.
Vedo solo America che mi raccomanda di non bere troppo, ma io non la ho ascoltata.
Certo, se sapesse che colpo ho subito prima della festa.
Aspetta...
Ricordo anche di aver avuto una brutta discussione con qualcuno.
Il punto è che non so con chi.
Bussano alla porta della camera in cui mi trovo.
Mi volto verso destra con la testa e capisco di essere in camera mia, vedo il vestito che mi ha prestato ieri America e alcuni miei trucchi sulla scrivania.
Oddio.
Alzo le coperte e subito tiro fuori tutta l'aria che ho in corpo.
Per fortuna ho addosso il mio pigiama viola.
Ma chi me lo ha messo?
Ribussano e sobbalzo sul letto.
«Avanti...» la mia voce è molto bassa, non credo nemmeno che mi abbia capito chi è dietro la porta.
«Ciao Mag...» Aiden.
Mi giro di scatto verso di lui e cerco di sollevarmi ma invano.
Le braccia cedono e mi ritrovo sdraiata come prima.
«Tranquilla, non c'è bisogno che ti alzi. Ti volevo solo portare un po' d'acqua.» mi posa accanto, sul comò, un bicchiere d'acqua.
Lo guardo ancora indifferente e lui, credo, fa finta di non capire che voglio che se ne vada da qui.
«Ricordi qualcosa di ieri sera?» scuoto la testa e stavolta riesco a sedermi.
La testa pulsa ancora, ma di meno rispetto a prima.
«Su, bevi un po'.» guardo lui poi l'acqua, poi di nuovo lui. E non mi muovo di un millimetro.
Sarò anche nel post-sbronza ma ricordo bene cosa ha provato il mio cuore quando mi ha detto quelle parole, le uniche che ricordo.
Sembrerà stupido ma davvero in pochi giorni una persona può spezzarti il cuore.
Innamorarsi è semplice.
Amare è complicato.
Non credo di essermi innamorata di lui, ma so che c'è qualcosa fra noi.
Qualcosa su cui non so nulla.
E ,adesso, non voglio saperne nulla.
«Non fare come ieri sera e bevi.» il suo tono è ancora dolce.
Cosa ho fatto ieri sera?
«Cosa ho fatto ieri sera?» lui sembra sollevato ma non ne capisco le ragioni.
«Non ti ricordi niente di ieri sera? Intendo alla festa...»
«Prima della festa ricordo tutto.» lo ammonisco.
Tutta la tristezza che provavo prima, ora, si è trasformata in rabbia.
Stringo la mascella e lo guardo dritto negli occhi.
Sembra che sia ferito dalla mia sofferenza. I suoi occhi contengono un abisso di misteri. Vorrei così tanto scoprirli uno per uno.
«Mi dispiace. Ma ciò che ti ho detto ieri è vero.»
«Cosa ho fatto ieri sera, alla festa?» ribatto.
Lui si alza.
«Te lo dico solo se bevi quel bicchiere d'acqua e esci fuori casa con me.» sbatto lentamente le palpebre e inarco un sopracciglio. Non ho la minima intenzione di uscire con lui. O di uscire proprio.
Aspetta qualche secondo e poi fa una faccia indifferente.
Copione.
«Ok, beh, allora ti lascio scervellare nei tuoi pensieri.» fa un cenno col capo e mentre esce sbuffo.
«Sei un rompipalle.» mi alzo e vado in bagno, ovviamente in tutta calma.
Lui borbotta qualcosa ed esce.
Sembra che abbia detto
«...già sentito...»
Che significherebbe?
Striscio in bagno e noto Cody in salone che guarda verso di me. Ride non appena nota il mio orribile aspetto e io gli offro il dito medio.
Non ho mai odiato così tanto uno specchio.
Assumo un'espressione disgustata e apro la bocca. Alzo una mano per sfiorare le guance e toccare la fronte.
Come mi ci è arrivato il mascara sulla fronte?
Il mascara, ovviamente, è colato del tutto e sembro la brutta copia di un panda.
Il rossetto rosa è sparso dappertutto sul viso.
Che... non sembro io!
Anche i capelli sembrano nel bel mezzo di una guerra fra nodi e lacca.
Rovescio la più grande quantità d'acqua che riesco a mettere nelle mani sul mio viso ma... niente.
Mi infilo nella doccia e inizio la sessione riflessiva del giorno.
Alla fine mi avvolgo un asciugamano intorno al corpo e lascio i capelli bagnati ad asciugarsi. Per fortuna sono riuscita a lavare via la maggior parte del trucco di ieri dal viso, quindi ora sembro di meno un clown/panda.
In cucina trovo Aiden e Cody che parlano.
Prima di entrare mi apposto per sentire che dicono.
«Sei stupido, Aiden. Lasciatelo dire.»
«Ma tu sai. Non puoi metterla così.»
«Non puoi comunque farle questo.»
«Lo so, Cody, ma...» prima che Aiden concluda, Cody gli da una gomitata sul braccio e entrambi si voltano verso di me.
Beccata.
Aiden deglutisce a fatica e mi guarda serio.
Cody ,invece, no. Cody mi guarda sorridente.
Oh, non pensavo di aver ascoltato chissà quale discorso.
«Come va? Dormito bene?» mi chiede Cody incerto.
Io mi avvio alla macchina del caffè e loro si staccano per farmi passare.
«Ti sei mai ubriacato tanto, Cody?» dico senza guardarlo.
La mia attenzione, anche se finta, è incentrata sul caffè.
«Mm...Sì, perché?»
«Allora saprai come ho dormito e come mi sono svegliata.» dico sorridendo. Aiden tossisce nervosamente e Cody continua a sorridere.
«Ehm... Vorrei dirvi una cosa. A cena, stasera, ho invitato Riley, la mia ragazza. Le farebbe piacere conoscerti.» questa notizia mi rallegra un po'.
«Certo! Anche a me farebbe piacere, Cody!»
Cody lancia a me e Aiden uno sguardo di scuse e inizia a grattarsi la nuca. Inclino un po' la testa con le sopracciglia corrucciate e chiedo
«C'è qualcosa che non va?»
«Ecco...lei crede che, insomma...»
«Cody?» chiede duramente Aiden. Lo guardo con la punta dell'occhio e vedo che ha incrociato le braccia.
«Le ho detto che tu ti sei trasferita qua da poco, Margot, e lei ha subito fatto conclusioni affrettate...»
«Del tipo?»
«Lei pensa che voi due...tu e Aiden, state insieme. Non le ho detto che non era così perché era molto eccitata. Sa che Aiden è un tipo... difficile e non vedeva l'ora di conoscere "la ragazza che gli ha sciolto il cuore" o come dice lei.» sospira alla fine e passa il minuto più lungo della mia vita.
Composto dall'angosciante e irritante silenzio.
Ecco, adesso proprio non ho il coraggio di guardare Aiden in faccia.
Anche Aiden sembra colto alla sprovvista perché non parla.
Quindi, quando li stavo ascoltando, di che parlavano?
«Scusatemi, ragazzi, ma quando Riley inizia a ridere e a darsi alla pazza gioia io non so che fare.
Il cuore impazzisce e rimango imbambolato a fissarla con il cervello in pappa. So che fra voi due ci sono dei disguidi, e che quindi vi sto solo complicando le cose, ma vi prego di non uccidermi. Potete fingere solo per stasera di andare d'amore e d'accordo?»
Ancora silenzio.
Nessuno di noi parla.
«Margot?» mi fa Aiden.
Lo guardo stupita e lui mi guarda, ancora e ancora, in modo indecifrabile.
«Aiden.» rispondo fermamente.
Lui alza gli occhi al cielo e respira lentamente.
Non capisco la sua reazione.
«Per me è uguale, Cody. A me interessa solo conoscere Riley.» mi fissano increduli.
«Io...» prima che Aiden finisca di parlare, vado in camera mia palesemente arrabbiata.
Aiden mi da l'urto di nervi oggi.
Qualche secondo dopo sento sbattere una porta dall'altra parte. Non credo che oggi io e Aiden usciremo per chiarire ciò che è successo alla festa.

Sono le 16.27.
Sì, non ho niente di meglio da fare che controllare il minuto esatto dell'orologio.
«Posso entrare?» domanda Cody da dietro la porta appena scattano le 16.28.
Sì, sono paranoica.
«Sì.»
La porta si apre e io rimango comunque a guardare fissa l'orologio del computer.
«Tutto bene, Mag?» annuisco presa dai miei pensieri.
Non so bene cosa dovrei dirgli, ma sento di dovergli chiedere mooolte cose.
«Mi spiace ma, sai, quando si tratta di lei...tutto il resto scompare. Quando vedi la persona che ami essere così felice per poco è...non riesco a spiegartelo.
Anche se era una cosa stupida e avrei potuto benissimo negarla mi sono imbambolato.
Anche chi non la ama rimarrebbe imbambolato da lei. È bellissima.
Ha un sorriso mozza fiato e una risata che farebbe ridere anche la persona più triste del mondo. Saranno ragioni senza senso per te, lo so. Non voglio essere egoista ma ti prego stasera voglio solo che sia felice.» questo discorso è pieno d'amore. Non pensavo che Cody fosse così innamorato di Riley. Sono proprio fortunati entrambi ad essersi trovati.
«Ti voglio dire una cosa, anche se ci conosciamo da poco, per bene...» lo guardo e scuoto la testa come per dirgli che non c'è bisogno che si scusi ancora con me ma lui continua. «Con quello che sto per dirti non voglio farti rattristare. Voglio solo spiegarti perché sono così innamorato del suo sorriso e della sua risata. Lei parla di questa cosa, ma la mette in modo superficiale, come se non fosse stato niente di che.» prende un grande respiro e chiude gli occhi. «Io e Riley ci conosciamo dal liceo. Lei era una di quelle ragazze che stanno sempre in disparte e piuttosto che aprirsi a qualcuno avrebbero preferito mangiarsi un piatto pieno di insetti.» ridiamo tristemente insieme e poi continua.
«Ho iniziato a frequentarla e, a esser sincero, è stato difficile farla parlare. Però alla fine ce l'ho fatta. Abbiamo parlato e lei mi ha confessato di essere stato il suo primo ragazzo. Bella emozione. Comunque, verso l'inizio del quarto liceo le è stata diagnosticata una brutta malattia. È stato un brutto periodo per entrambi.
Io avevo paura di perderla e lei aveva paura di perdermi. È durata quasi un anno e mezzo, la malattia... e alla fine ce l'ha fatta. E ha affrontato tutto con il sorriso. Senza mai arrendersi. Mai. E quel sorriso ha motivato tutti quelli che gli stavano accanto a credere in lei sempre di più. Per questo le sue risate e i suoi sorrisi per me sono importanti più della mia vita.
So che non centra molto con tutto ciò che è successo ma prima o poi ti avrei parlato comunque di lei. Perché so che non sei una persona che giudica senza conoscere, e che quindi vuoi sapere prima di parlare. Non c'è bisogno di compassione perché lei non la vorrebbe. Ti chiedo di nuovo scusa perché tutto questo non si collega benissimo al non averle detto la verità.
Però dovevo spiegarti perché non posso combattere contro il suo sorriso.» ora fiumi di lacrime mi scorrono sul viso. Lo abbraccio e gli dico che non sono arrabbiata e che è un ragazzo d'oro.
Questo è amore.
E io ne sono fiera.

-Mi scuso per non essere riuscita a scrivere tanto però se volete aumentare le sorprese, ditemelo. Dimostratemi che volete ancora cose del genere con un commento :)
Se riusciamo ad arrivare ad almeno 6 voti a capitolo cercherò di essere più attiva possibile.
Happy summer!!:))

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