Capitolo 02- La foresta

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Ford: Dipper hai portato il diario?

Dipper: certo! Ogni pagina è piena, credo che dovremmo passare al secondo, che ho anche portato con tre penne di riserva!

Stan: ehi cervelloni, basta fare i nerd

Mabel: già!

Dipper: ah.. mi dispiace!

Sorrisii imbarazzato, mentre mia sorella saltellava allegramente per tutto il sentiero. Mi scappó un'occhiata ai miei zii e notai che entrambi avevano un espressione buia, devevo farmi coraggio e chiedere cosa stava succedendo...

Dipper: prozio, è successo qualcosa?...

Mabel si fermó per osservarci meglio. I due si scambiarono uno sguardo per poi annuire. Fu ben presto evidente che non ci avevano portato lì per un giro di piacere.

Ford: ragazzi... seguiteci

Disse mentre ci osservava, era decisamente preoccupato, ma non capivo per cosa, ben presto pensai a diverse teorie che mi fecero venire la pelle d'oca.
Seguimmo il sentiero fino ad un certo punto, girararono a destra, lì non c'era più nulla, niente sentiero, solo alberi. Ci addentrammo nel bosco.
Si respirava un aria pesante, troppo silenzio, nessuno parla o emetteva un piccolo suono, nemmeno mia sorella, anche lei era preoccupata, mi guardó e le sorrisi per rassicurarla o almeno ci provavo.

Ford: ragazzi... voi sapete che io e Stan viaggiamo e andiamo in luoghi dove notiamo una forte attività paranormale, vero?

Mabel: ma certo che lo sappiamo!

Ford: bene... noi siamo tornati prima del previsto, per via di uno strano evento

Dipper: ovvero?...

Stan: stranamente l'attività paranormale nel mar glaciale artico si è azzerata e quella di Gravity Falls è tornata come anni fa

Mabel: m-ma... ma come?? Impossibile...

Dipper: cosa?... ma sapete la causa, vero?

Ford: solo supposizioni..

Dipper: voi pensate che?...

Stan: è impossibile. Il triangolo non c'è più. È morto!

Rimassi in silenzio ad osservare ciò che ci circondava, mi sentivo uno strano peso sul petto, non capii di cosa si potesse trattare.
Non ci misi molto a riconoscere quella strada, non era possibile... non poteva essere così...

Iniziai a correre, sento le urla dei miei parenti invocare il mio nome, non li ascoltai. Corsi fino a farmi mancare il fiato, ma ero lì! Non potevo fermarmi proprio in quel momento, la famosa collina immersa nella vegetazione totale. In mezzo a tutti quei alberi, si poteva notare una strana statua triangolare piena di muschio.
Mi avvicinai e lo guardai mentre il mio petto saliva e scendeva.

Bill Cipher


Ridotto oramai ad un ammasso di pietra sporca, sulla sua mano si poggiò un uccellino azzurro, si puliva le piume mentre canticchiava.
Mi tendeva la mano, passai un paio di dita sulle sue... Perché lo feci?...  mi fermai, mettendo la mano in tasca, quando sentii i passi di mia sorella e subito dopo quelli dei miei zii.

Dipper: è qui, ancora in pietra

Mabel: forse non è lui la causa di tutto?...

Ford: è strano... non capisco

Stan: cervellone ingrato, te l'ho detto più volte che non poteva c'entrare lui! È una pietra!

Dipper: dobbiamo trovare chi altro può creare un evento simile. Chiaramente Bill non può...

Ford: non conosci Bill, sarebbe capace di tutto... forse ha trovato il modo

Mabel: maaaa... sarebbe impossibile... vero?

Mi guardava con i suoi occhioni, ne avevamo passate così tante per colpa sua, quante volte stavamo per morirci.

Dipper: forse davvero la causa di tutto non è sua, forse c'entra qualcun'altro ... ma chi? Forse un altro demone o entità è entrata in contatto con il nostro mondo?...

Pensai a voce alta, mentre tenevo due dita sul mio mento.

Ford: e se...

Il prozio sta per rispondermi quando però si vede costretto a fermarsi.
Il cielo si tinse di viola e ci fu una grande scossa di terremoto, mi voltai subito verso Mabel preoccupato.

Mabel: AAHH il terremoto!

Dipper: oh mamma oh mamma! Mabel attenta! Tieniti forte a qualcosa

Annuì mentre si strinse alla corteccia, devevo rimanere calmo! Non devevo perdere il panico...

Stan: AAHH cos'è quello??!!

Alzai lo sguardo e vidi uno strano essere a quattro zampe, completamente viola e al posto del viso non aveva nulla, solo una grande bocca piena di dente aguzzi.
Si trova sulla statua di Bill, dalla sua bocca cade una grossa quantità di saliva prendendo in pieno Bill.

Mabel: blaaahh

Versi di disgusto uscirono dalle bocche dei presenti...

Dipper:quasi mi fa pena Bill...  Non credo abbia un ottima igiene.

Mabel: no, ma dico... TI SEMBRA IL MOMENTO??

Stan: ehm... posso suggerire la fuga?

Mabel: ottima idea zio

La bestia si voltò verso di noi, fece uno strano suono, come se stesse ringhiando, mi voltai verso Ford. Speravo che avesse una delle sue armi con se ...

Ford: bene ragazzi... Dobbiamo stare attenti, credo che percepisce i suoni. Se iniziamo a correre ci seguirà e sarà finita per noi.

Disse in un sussurro, ma purtroppo Mabel e Stan erano già corsi via...
Mi tappai la bocca per non urlare il nome di mia sorella. Ero così furioso con lei, non ascoltava mai... In verità ero davvero preoccupato... Quella bestia iniziò ad inseguirli.

Dipper: Ford dobbiamo fare qualcosa!!

Ford: per fortuna non esco mai senza e tuo zio si lamenta pure.

Mi gettò una delle sue armi e iniziò a correre, la presi a volo e li seguii. Non mi voltai, avevo un brutto presentimento, sapevo internamente che stava per succedere qualcosa...
Mabel però era più importante e ovviamente anche Stan.

Gravity Falls- Il ritorno \\billdipDove le storie prendono vita. Scoprilo ora