Daddy Issues

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"Ti amo. Ti amo da impazzire Michael Clifford".

Queste parole continuano a ronzarmi in testa mentre tengo la testa appoggiata sul petto di Luke e cerco di convincermi che ho affianco il futuro re d'Inghilterra.
"Smettila di pensare"mormora al mio orecchio.
"Non è così facile principino"sospiro.
"Lo so ma quando ti avrò spiegato tutto,ti sembrerà tutto più chiaro. O almeno questo è l'obiettivo"aggiunge in un borbottio sommesso che mi strappa una risata.
"Tua madre non c'è?"
"Torna tra due giorni. È a Sydney da mia zia con Josh"spiego e un sorriso malizioso si fa strada sul suo viso.
"No,scordatelo"
"Non ho detto niente"esclama.
"Ma hai fatto quel sorrisetto"
"Non ho fatto niente"ribatte, continuando a fare quel sorrisetto.
"Sei un pessimo marpione"sbuffo, nascondendo un sorriso.
"Non faccio il marpione. Non con gli altri almeno"aggiunge,facendomi un'occhiolino.
"Ti detesto"
"Mmh"ride,baciandomi l'angolo della bocca prima di riposare la testa sullo schienale del divano.
"Posso andare a buttare queste lenti? Non le sopporto più"borbotta e annuisco,indicandogli la porta del bagno.

Mi lascio cadere a peso morto sul letto e mi sbatto un cuscino sul viso. Ho baciato Luke. Luke mi ha baciato. Merda. Ho baciato il futuro re d'Inghilterra. Sorrido come un ebete e trattengo l'impulso di toccarmi le labbra come una dodicenne per vedere se è stato tutto reale. Ma si lo è stato. Sento ancora il suo sapore di menta sulle labbra.
"Mike?"
"Sono in camera"urlo perché mi senta e ascolto i suoi passi pesanti sulle scale prima che il suo profumo mi arrivi sotto il naso. Però non mi tolgo il cuscino dal viso. La parte vuote del materasso si abbassa e la sua mano mi accarezza il braccio.
"Stai bene?"
Annuisco.
"Sicuro?"
Annuisco e poi scuoto la testa.
"Non lo sai"ne deduce e annuisco di nuovo.
"So che è complicato. Per questo non volevo metterti in mezzo. Ma non sono più riuscito a separarmi da te"spiega e mi decido a uscire fuori dal mio nascondiglio. Resto senza fiato quando punta gli occhi nei miei. Ora si che ragioniamo. Ha sempre stonato il marrone ma l'azzurro...È decisamente il suo colore.
"Sei...bellissimo"mormoro e abbassa lo sguardo imbarazzato.
"Grazie"
"Sapevo che il marrone era sbagliato"
"Meriti di sapere tutto"esclama e mi metto seduto.
"Se non te la senti,va bene. Ho aspettato fino ad ora posso aspettare ancora"
"Ma io no. Io non voglio più fingere con te"aggiunge e sta per parlare ancora ma il mio telefono squilla. Ottimo tempismo come sempre.
"Ei mamma"
"Ei tesoro,tutto bene? Non hai bruciato la cucina vero?"
"No tranquilla"rido,dando poi una controllata all'orario. L'ora di cena è gia passata da un bel po'.
"Sei da solo?"
"No. C'è Robert"
"Vi state dando alla pazza gioia eh"urla e il biondo trattiene una risata mentre le mie guance diventano rosse.
"No mamma. Stiamo parlando. Con i vestiti addosso"aggiungo per precauzione.
"Beh voglio sapere quando il suo gingi-..."
"Dio mamma. Ti chiamo domani mattina. Buonanotte"esclamo e chiudo la chiamata. Luke rilascia finalmente la sua risata e mi incanto a guardarlo. È incredibile che non riesca a staccare gli occhi dai suoi così azzurri e puri.
"Se continui a guardarmi così dovrò accontentare i pensieri poco casti di tua mamma"mormora e mi risveglio dalla mia trance,spintonandolo di lato.
"Credo sia meglio mangiare qualcosa. Poi parleremo".
Annuisce con un sorriso e si alza in piedi lasciandomi ammirare il suo fantastico fondoschiena. Dannazione se è sexy.
"Oh santa Karen,aiutami tu".

Per cena alla fine abbiamo optato per la pizza. Nessuno dei due aveva voglia di mettersi ai fornelli e poi pomiciare sul divano era decisamente meglio che mandare in fiamme la cucina di mia madre.
"Sei disgustoso. Come puoi mangiare la pizza con l'ananas e il prosciutto?"borbotta Luke mentre stacco un altro morso della mia pizza.
"Senti principino l'hai almeno mai assaggiata?"
"Non chiamarmi principino. E no,non assaggerò mai quella cosa"sbotta.
"Ma tu sei un principino"ghigno divertito.
"Ti ricordo che il più grande qui sono io"
"Tu cosa?"esclamo e si pulisce le mani dalla farina prima di poggiare il cartone vuoto sul tavolo.
"Ho vent'anni in realtà"
"Non ci posso credere. Sono più piccolo di te"brontolo e scoppia a ridere.
"Io non ci vedo nulla di male"sorride,sistemandosi un boccolo biondo dietro l'orecchio.
"Perché sei così sexy? Siete tutti così in Inghilterra?"mormoro e si pinza il labbro tra i denti,sorridendo.
"Anche voi australiani non siete niente male"
"Spero tu ti riferisca solo a me Hemmings. Perché Ashton non fa testo"borbotto, poggiando il cartone della pizza sul tavolino da caffè.
"Non uscivo molto dal castello. E quando lo facevo,lo facevo di nascosto. Qualcuno della servitù mi copriva oppure mi aiutava Camille. Ti ricordi mia sorella no?"
Annuisco piano e sorride. Ho capito che sono molto legati. Lui farebbe qualsiasi cosa per lei.
"Lei mi copriva sempre. Si inventava qualcosa con i miei genitori pur di costringerli a rimanere in qualche stanza,in modo che potessi uscire senza essere visto. La maggior parte delle volte andavo nel locale dove lavora Zayn. Stavo con lui tutta la notte a meno che non incontrassi qualcun altro"aggiunge, facendomi capire molto di più. Alzo gli occhi al cielo senza darlo a vedere e spero che salti la parte in cui parla di tutte le sue conquiste perché non mi va proprio di sentirla.
"Se avveniva qualche scandalo per esempio foto di me da ubriaco con qualche uomo, i miei genitori facevano sparire ogni cosa pur di salvare l'immagine della perfetta famiglia reale. Ma niente è come sembra. Mio padre è un perfetto giocatore e si approfitta facilmente delle persone se gli servono per arrivare a soddisfare i suoi bisogni. Lui vuole il potere, la fama e il controllo. Oh credo che abbia un master in quello"ride ironico,frizionandosi i capelli con le mani. Quando i suoi occhi si puntano nei miei,sussulto ancora sorpreso da vederli deo loro colore originale.
"Che c'è? Ti sto spaventando?"
"No. I tuoi occhi. Immagino che mi ci debba abituare"sorrido piano mentre la sua mano accarezza la mia.
"Pensa che io i tuoi gli ho sempre visti ma ancora non riesco ad abituarmici"mormora con la voce calda e sensuale e ora capisco le povere ragazze che svengono davanti al principe Luke. È fottutamente sexy.
"Dicevo. La mia famiglia non è perfetta. Nessuna famiglia reale lo è. Non ti ho mentito del tutto sul mio nome. Il mio secondo nome è Robert ma il mio cognome è Hemmings"
"Quando sei nato?"
"17 luglio, a Londra. Sono stato cresciuto come un principe per poter essere perfetto per la futura carica di re. Ogni figlio maschio sa già che sarà re un giorno. Mentre le figlie femmine vengono cresciute come perfette principessa e future mogli per qualche altra famiglia"
"È terribile"mormoro.
"C'è di peggio. I-io... Vogliono che mi sposi prima di diventare re. E la mia promessa sposa è la fidanzata di Calum"
"Calum?"
"Si. È stato ingaggiato da mio padre per riportarmi a Londra. Ma ovviamente non è d'accordo neanche lui sul matrimonio. È una cosa che hanno organizzato i miei genitori e i genitori di Margaret"spiega. Si sposa. Luke si sposa. Grandioso. Può esserci qualcosa di peggio?"
"Ei. Guardarmi Mike"sussurra e alzo lo sguardo verso il suo.
"Vieni qui"sospira e mi tira per un braccio,facendomi sedere sulle sue gambe.
"Non me ne vado via senza aver trovato una soluzione okay?"
"Non c'è una soluzione Luke. Tu sarai Re e io sono un ficcanaso qualsiasi. Non esistono soluzioni per quelli come me"
"Sbagli. Sei il mio ficcanaso e non permetterò a nessuno di rovinare il rapporto tra me e te"sussurra e poggio la fronte contro la sua,godendomi il calore delle sue braccia.
"Merda. Devo chiamare Camille"esclama e cerca il telefono nella tasca dei pantaloni prima di far partire la chiamata.
"Cam? Ei principessa. Mi dispiace tanto. No,non mi sono dimenticato di te. È impossibile"sorride piano e lo osservo con interesse. È buffo il modo in cui muove le sopracciglia. Oppure le smorfie che fa con le labbra. E poi le fossette che tanto amo che spuntano quando sorride.
"Okay, ci sentiamo domani. Ciao principessa. Cosa? Oh...si,sono con lui"mormora e mi sistemo meglio sulle sue cosce,ascoltando con attenzione mentre mi accarezza la schiena con la mano libera.
"Non sono affari tuoi. Non stiamo insieme. Cioè si. No?"mi chiede e scrollo le spalle.
"Non lo so okay? Si,ti aggiorno. Buonanotte".
Chiude la chiamata e lascia il telefono sul divano prima di muoversi sotto di me.
"Mi stai torturando così Mikey"brontola e arrossisco,sentendo il rigonfiamento sotto di me.
"Ma io sono comodo così"
"Tranquillo,piace anche a me"ammicca e alzo gli occhi al cielo.
"Non voglio che tu sia triste"sussurra e abbozzo una risata.
"Te ne vai dall'altra parte del mondo. Tu lo sarai? Sarai triste?"
"Quando sono andato a Londra per trovare Camille,non averti intorno era quasi insopportabile. Quindi si. Mi sbatterò la testa al muro per cercare di non pensarti"
"Romantico"commento e scoppiamo a ridere.
"Mikey. Ti amo"mormora e punto gli occhi nei suoi.
"Anche io ti amo principino"
"È la prima volta che lo dico a qualcuno. Non pensavo fosse così bello"sorride e in questo momento mi sembra un bambino. Un piccolo principe Luke costretto a sopprimere tutte le sue emozioni,i suoi sentimenti.
"È la prima volta che ti innamori?"
Annuisce con un sorriso e mi sento il cuore scogliere. Si solleva un po' e mi struscio involontariamente contro di lui. Un gemito fugge dalle sue labbra e mi mordo il labbro.
"Scusami"
"È tutto okay piccolo ma...è meglio se scendi perché potrei arrivare al punto di non ritorno se continui a muoverti in quel modo"
"Piccolo?"chiedo e un ghigno malizioso si fa strada sul suo viso.
"Non sono così innocente come do a vedere Mikey"soffia sul mio viso e deglutisco a fatica,sentendo i boxer stringersi.
"Okay ma...neanche io sono così innocente come credono tutti"mormoro e poggio le labbra sulle sue,stringendo i suoi capelli tra le mani. Le sue trovano subito i miei fianchi e li spinge contro i suoi facendo scontrare i nostri rigonfiamenti.
"Luke"esclamo e mi zittisce subito,muovendo la lingue contro la mia. Inizio a dondolarmi su di lui avanti e indietro e ansima nella mia bocca mentre mi viene incontro con i fianchi.
"Mike. Basta o ci ritroveremo entrambi senza vestiti. Non che sia una cattiva idea"mugola e scuoto la testa,baciando ancora le sue labbra.
"Mi sembra un'ottima idea invece"mormoro e mi guarda per alcuni secondi prima di fiondarsi di nuovo sulle mie labbra. Gioca con il lembo della mia maglietta prima di strattonarla verso l'alto. Alzo le braccia e me la sfila,lanciandola da qualche parte nel salotto. Riprendo a giocare con i bottoni della sua camicia e stavolta mi preoccupo di farlo il più veloce possibile per poter toccare la sua pelle. Abbasso la camicia lungo le spalle e geme il mio nome quando traccio con le dita i muscoli della sua schiena. Butto la camicia sul pavimento e sposta le sue attenzioni sul mio collo,lambendo la pelle con la lingua prima di morderla.
"Letto...camera"riesco a dire tra un bacio e l'altro e mi solleva senza alcuno sforzo,camminando alla cieca verso le scale. Arriva a metà prima di sedermi su un gradino e spingersi tra le mie gambe.
"Già stanco principino?"rido sulle sue labbra.
"No,ma il tuo corpo mi da alla testa. Ho bisogno di riprendermi"aggiunge e alzo gli occhi al cielo mentre amareggia con i bottoni dei miei jeans,sfilandoli e lasciandoli sulle scale. Resto solo in boxer e rabbrividisco dal piacere quando si spinge nuovamente verso di me.
"Luke. Fai qualcosa ti prego"mormoro e mi solleva nuovamente dal gradino,portandomi finalmente in camera mia. Sento il materasso sotto la schiena e il suo corpo copre il mio,baciandomi il petto fino all'orlo dei boxer. Mugolo di disapprovazione quando si ferma e lo sento ridere mentre si sbottona i jeans e se li sfila,restando in boxer neri.
"Perché sei così sexy?"brontolo,osservando i muscoli delle braccia guizzare ad ogni movimento mentre torna su di me,divaricandomi le gambe con un ginocchio e strusciando i fianchi contro i miei.
"Luke"gemo.
"Abbi pazienza principessa"sussurra nel mio orecchio prima di scendere giù fino ad avere la testa tra le mie gambe. Mordicchia l'elastico dei boxer e mi sento svenire quando ci infila una mano dentro.
"Non chiamarmi principessa"borbotto, sentendolo ridere. Rilascio un sospiro e chiudo gli occhi,staccando la schiena dal materasso.
"Apri gli occhi"ordina e obbedisco prontamente,guardandolo mentre muove la mano su e giù su di me. Si sporge verso di me e mi bacia lentamente le labbra prima di prendermi in bocca.
"Merda"esclamo e butto la testa sul materasso,tirando piano i suoi boccoli biondi. Sento la sua lingua scorrere su di me e stacco i fianchi dal materasso per andargli incontro. Mi blocca contro il materasso e gemo il suo nome diverse volte prima di liberarmi nella sua bocca. Si lecca le labbra e deglutisco a fatica mentre si siede a cavalcioni su di me. Gli bacio le labbra e allaccia le braccia dietro il mio collo,accarezzandomi i capelli con le dita.
"Luke. I-io...non l'ho mai fatto"sussurro e strofina il naso contro il mio con un sorriso.
"Io ho solo fatto sesso. E non è minimamente paragonabile a tutto questo"mormora e poso le labbra sulla sua pelle bianca,mordendolo appena sotto l'orecchio e marchiandolo a fondo.
"Mi piace Luke sai? È più sexy di Robert"sorrido,spostando un boccolo dal suo viso.
"Anche Robert ha il suo fascino"ride.
"Ti amo Mike"sussurra,poggiando la fronte sulla mia.
"Anche io... Principino"aggiungo.
"Ti faccio vedere io chi è il principino".
Oh Santa Karen,aiutami tu.

"Sei un idiota"sbuffo,dandogli un colpo di cuscino in faccia.
"Dai,è divertente. Le diremo...."dice, schiarendosi la voce.
"Karen,il tuo piccolo culetto gay è andato a letto con il principe. Che sarei io"annuncia in tono solenne prima di scoppiare a ridere.
"Si, sei proprio un idiota. Tu alimenti solo le sue fantasie. Siete inquietanti"borbotto. Si sdraia di fianco e si tiene la testa con il braccio, allungando una mano per scompigliarmi i capelli.
"La vorrei tanto una madre così"mormora.
"Mmh non so. Non ce la vedo la Regina chiamarti mio piccolo culetto gay"
"Oh sarebbe esilarante"ride per poi tornare serio.
"Mia madre è sempre stata più flessibile di mio padre. Da piccolo mi faceva saltare un sacco di lezioni di equitazione perché sapeva che non mi piacevano. Non sono proprio portato per andare a cavallo. Io amavo la musica e mi portava a suonare il pianoforte da un suo amico musicista. Mi ha regalato lei il mio pianoforte"
"Non credi che con il suo appoggio tuo padre potrebbe cambiare idea sul matrimonio? Potresti parlarci"
"Per quanto mia madre sia forte e indipendente, ama davvero mio padre. Non gli andrebbe mai contro. E poi potrebbe fare poco. L'opinione che conta davvero è quella del Re"aggiunge,tracciando linee immaginarie sul mio petto nudo.
"Anche loro sono stati obbligati a sposarsi?"
"Si. È sempre stato così. I miei nonni materni promisero mia madre in sposa quando aveva dieci anni. Era già deciso che lei si sarebbe sposata con mio padre e in cambio la loro famiglia avrebbe ricevuto terre e altre cose"
"È impensabile tutto questo. Ma a nessuno importa? Bisogna essere davvero... Crudeli per fare una cosa del genere"esclamo.
"Lo so. Ma le tradizioni sono quelle e ognuno tende sempre a rispettarle per difendere l'onore della propria casata reale"spiega.
"Mi dispiace tanto Luke. Deve essere orribile"
"Non mi sposerò Mike. Se lo scordano. Margaret ha già una vita e io ho la mia"sorride.
"Posso aiutarti in qualche modo?"
"Mi stai già aiutando. E poi non voglio che le conseguenze si abbattano su di te. Ce la faccio"mormora,avvicinandosi per baciarmi la fronte.
"Sai di cosa abbiamo bisogno ora?"
"Mmh... Illuminami"
"Un bagno caldo"
"Sono d'accordo"sorride.

La mattina dopo a scuola,Wanda urla ordini a destra e a manca per organizzare il ballo di fine anno e tutti sembrano sul punto di esplodere.
"Wow... Siamo stati assenti un giorno o tre anni?"chiede Luke,tornato nei panni di Robert,alle mie spalle.
"Il ballo di fine anno rende sempre tutti agitati"sospiro,guidandolo verso Debby,Ash e Calum.
"Ecco i promessi sposi"esclama Calum,rivolgendomi un'occhiolino.
"Avete risolto?"chiede Debby e annuisco con un piccolo sorriso. Non mi piace doverle nascondere la vera identità del biondo ma per proteggerlo farei qualsiasi cosa.
"Si,stiamo insieme"concorda Luke,baciandomi la fronte.
"Così si fa Mike"esclama Ash,lasciandomi una pacca sulla spalla.
"Oh mio Dio. È quella chi è?"esclama Wanda,lanciando un urlo che ci fa voltare tutti verso una limousine nera parcheggiata davanti alla scuola.
"Non è possibile"mormora Calum affianco a me senza staccare gli occhi da una magnifica ragazza con un semplice jeans e una maglietta che cammina sicura verso di noi.
"Ciao"esclama con un sorriso.
"E tu chi sei?"
"Che ci fai qui Margaret?"interviene Calum,andandole incontro.
"Margaret? Come la tua...?"
"Futura moglie"conclude con un sospiro Luke. Invochiamo tutti Santa Karen.

Him And I/Muke  *Non Revisionata Né Corretta*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora