Nicole pov's
È mezz'ora che giro per la scuola in cerca di quella testa di cazzo, sono stata in infermeria, ho chiesto che ora avesse e ho provato andare nella classe di matematica ma lui non c'era, non era neanche in giardino, in teoria in mezz'ora dovrei averlo almeno incrociato per i corridoi, invece no. Mi siedo su una panchina nel giardino interno e sto li a godermi il tiepido sole di questo Aprile, ho sempre odiato la primavera con i suoi cambi improvvisi di tempo, in cinque minuti può venire giù il diluvio universale e può andarsene in 20 minuti lasciando spazio al sole.
Nel piccolo prato quadrato confinato da una recinzione bassa e un albero per ogni angolo vi sono alcune margherite e l'erba ben tagliata e verde; gli alberi sarebbero di melograno ma in cinque anni che sono in questa stra maledetta scuola non è mai nato un frutto... un brezza fredda mi scompiglia i capelli e le mie punte cioccolato svolazzano. Con i miei capelli ho sempre avuto un rapporto odio-amore, sono ricci, color cioccolato e mi arrivano al sedere, poche volte li porto sciolti perché son voluminosi e mi vanno sempre davanti al viso, preferisco un coda alta o una crocchia.
Sento delle mani che si appoggiano sulle mie spalle e poi scendono abbracciandomi il collo chiunque mi stia abbracciando sa di fumo e menta, sono bloccata e non riesco a girarmi per vedere chi è,chiudo gli occhi spaventata, poi sento un sussurro portato via dal vento e le mani lasciarmi, sento freddo ora che non sento più quella presenza, mi giro e non c'è nessuno.Adrian pov's
La vedo seduta sulla panchina nel giardinetto, è ancora più piccola vista dal secondo piano, ma infinitamente più dolce, scendo di corsa le scale e mi appoggio sulla porta che da al giardino, vedo il vento scompigliarle i capelli e sono quasi certo di poter sentire il suo profumo di caramelle mou e sale, un profumo dolce, ma con quella nota salata diventa irresistibile per me, il contrasto di quegli odori mi fa venire voglia di baciarla, ma non posso, e lo so, mi avvicino lentamente a lei senza farmi sentire, la abbraccio da dietro e le bisbiglio
«mi fai andare fuori di testa piccola»
Ma il vento trasporta lontano le mie emozioni, mi riscuoto da quel momento di dolcezza e me ne vado.Jack pov's
Andando in bagno guardo fuori e vedo quel coglione di Adrian abbracciare la mia Nicole, stringo i pugni incazzato nero, ma al momento non gli farò nulla, la vendetta è un piatto che va servito freddo