Nicole pov's
È passata una settimana da quando Adrian e Jack hanno avuto quel "piccolo malinteso" e tutto sommato è stata una settimana molto tranquilla, io e Jack siamo tornati come prima, non ho praticamente visto Adrian, i miei voti a scuola si sono alzati e me la passo bene, ma tutta questa tranquillità mi preoccupa un po', come si dice : la calma prima della tempesta; ma cerco di non pensare troppo in negativo.
Oggi sono arrivata a scuola in anticipo di 15 minuti ( giorno da segnare nel calendario) e non mi aspettavo di trovare la scuola così deserta, ci sono solo alcuni gruppetti di amici distribuiti tra le macchinette e il corridoio, con molta calma mi avvio verso le macchinette per prendermi una cioccolata calda, inserisco i 50 centesimi (che a parer mio sono una truffa bella e buona) e premo il pulsante con accanto la scritta "cioccolata al latte"e aspetto che la bevanda al cacao finisca di riversarsi nel bicchiere e che la macchinetta emetta quel fastidiosissimo "bip bip", alzo lo sportellino di plastica trasparente e prendo il bicchiere fumante, ma non faccio in tempo a girarmi che sento delle mani posarsi sui miei occhi cerco di capire chi sia toccando con la mano libera le dita lunghe e snelle e appena arrivo a sentire le unghie non ho alcun dubbio, sono lei potrebbe avere unghie in gel così lunghe
«ma buongiorno Luna»
Lei mi toglie le mani dagl'occhi e io mi giro abbracciandola, ho conosciuto Luna in prima superiore, caratterialmente siamo die opposti, e anche fisicamente, lei ha lunghi capelli così biondi da sembrare bianchi, occhi blu intenso, così blu che quasi non gli si vedono le pupille, labbra rosse che fanno in magnifico contrasto con la sua pelle color latte e un delizioso naso all'insù che adoro.
«Nicole che ci fai così presto a scuola? È tanto che non ci vediamo, come stai? Che mi racconti? Con Jack? In famiglia? Adrian ti da ancora fastidio? Hai cambiato corsi? » ecco che come al solito Luna inizia a straparlare a macchinetta senza lasciarmi neanche il tempo di rispondere, poi quando se ne accorge si mette a ridere chiedendomi scusa, mi lascia rispondere e poi ci avviamo alle nostre rispetti e classi.
Il fatto che io non veda Adrian da un po' mi rende sia felice sia inquieta, felice perché almeno non ci prova con me, inquieta perché sento come se qualcosa gli stia per succedere, ma non voglio preoccuparmi per lui, ho altro a cui pensare e poi Adrian è grande e vaccinato se la può cavare benissimo da solo, qualsiasi cosa succeda, credo.
Lungo il corridoio incontro Jack che mi saluta con un tenero bacio sul naso e mi accompagna verso la mia classe chiedendomi come sto e se va tutto bene, io rispondo affermativamente ed entro in aula.
Adrian pov's
L'incontro di boxe si sta avvicinando e per allenarmi decentemente ho saltato qualche altro giorno di scuola, non che mi interessi molto, ma se mia madre lo sapesse ne rimarrebbe delusa e mi guarderebbe con quegl'occhi da cane bastonato di cui non sopporto la vista, ma lo faccio per i soldi, così almeno le potrò comprare quel abito lilla che tanto sogna ma che non può permettersi perché è indietro con le bollette, quindi rimetterò a posto i pagamenti e le farò qualche regalo, dopotutto se lo merita.
Jj mi allena senza sosta anche lui è stremato da queste giornate intense, ma sappiamo entrambi che ne varrà la pena. Guardo l'orologio sono le 5:30 del mattino, il tempo di farmi una doccia e andrò a scuola, almeno per oggi dato che mi sembra io abbia un compito di fisica per cui non ho studiato, fortunatamente sono bravo in quella materia.
Appena arrivo davanti alla scuola ho ancora 10 minuti prima del suono della campanella di inizio lezione così decido di fumarmi una sigaretta veloce e bermi un nel caffè caldo, non avrò dormito in due giorni ma almeno con questi due alleati posso tirare avanti ancora un po', il tempo che basta per fare la verifica poi me ne andrò a casa a dormire qualche ora, se riesco.
