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Jack pov's

Mi risveglio in infermeria senza nessuno attorno, ma sento la voce lontana dell'infermiera.
Ho la testa dolorante, penso di aver preso una botta... ci penso un po' e poi mi ricordo di ciò che è successo con Adrian e al solo pensiero mi ribolle di nuovo il sangue, sento il viso fare male e toccandomelo sento delle garze prendo lo specchio che si trova nel comodino vicino al letto e guardo il mio volto, ho un'occhio molto gonfio e viola, il labbro spaccato e vari cerotti negli zigomi. Adrian me la pagherà cara, molto cara, prendo il mio telefono e compongo il numero di un vecchio amico..uno,due,tre squilli e risponde
«hey Jason, come va? Mi servirebbe un favore...»

Nicole pov's

È da un'ora che sto in questo schifo di bagno a piangere, dovrei andare a vedere come sta Jack, ma non ci riesco, non riesco a muovermi e il pensiero che Jack mi possa guardare con disprezzo, con quei suoi occhi azzurri spettro che ti scavano fin dentro le ossa, è una cosa che mi spaventa,ma nonostante le mie paure devo andarlo a trovare.
Passano dieci minuti e poi finalmente mi faccio coraggio e vado in infermeria.
Appena entro lo vedo li al telefono, ma appena incrocia i miei occhi saluta chiunque fosse dall'altro capo e mi fa cenno di avvicinarmi con un sorriso. Io pian piano mi avvicino, mi siedo vicini a lui come mi ha chiesto e inizia ad accarezzarmi i capelli.
«hey stellina, tutto bene? Mo sembri rigida»
«Jack mi dispiace davvero tanto per quello che è successo, non so perché io non mi sia spostata...»
«amore ma cosa stai dicendo? Non ti sei accorta che lui ti stava stringendo le braccia? Te le stringeva così forte che non mi stupirei se avessi i lividi; con una stretta così salda anche volendo non avresti potuto scappare»mi dice lui
«davvero?»mi tocco le braccia« non me ne ero accorta...»
«bhe comunque mi dispiace tantissimo che quel energumeno ti abbia fatto tutto questo male, ho provato a fermarlo, ma non mi calcolava, appena si è tolto da te,però, gliel'ho fatta pagare...» continuo io
«tesoro mio non essere preoccupata per i pugni, per te sarei disposto a sopportare di tutto, per quanto riguarda la lezione che gli hai dato ti ringrazio, ho sempre saputo che sei una donna forte che non si fa mettere i piedi in testa» detto ciò mi bacia sulla guancia e mi stringe a se, rimaniamo abbracciati fin quando io presa dal sonno non mi addormento.

Lei e bastaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora