Part 4

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Era ormai da mezz'ora che i ragazzi camminavano e, mentre Logan rifletteva sul da farsi, Diana si guardava intorno, terrorizzata, stringendo la presa intorno al braccio del ragazzo ogni qual volta vedesse dei cadaveri dinnanzi a loro.

"È un incubo" sussurrò, posando il capo sulla spalla del sposo -anche se non ufficiale- trattenendo a stento le lacrime.

Alcuni volti non le erano sconosciuti e pensava a quanto avessero sofferto prima di morire, lapidati dalle continue piogge di materiale vulcanico.

Poi ad un tratto, un gemito squarciò il silenzio: un neonato a qualche metro da loro stava piangendo.

Logan si guardò attorno, cercando di capire da dove venisse il lamento, scorgendo, sotto il cadavere di una donna, una bambina muoversi.

'Mi sorprende che non sia morta' riflettè fra sé e sé il giovane.

Diana si era subito gettata in ginocchio a trarre fuori dalle macerie il piccolo fagotto, che piangeva esasperato da chissà quanto tempo.

"Logan dammi quel pezzo di stoffa, forza" gridò con la voce rotta dalle lacrime; era sopraffatta da troppe emozioni in quel momento e il pianto era l'unico modo per sfogarsi.

Logan le passò lo straccio che aveva avvolto attorno alla vita e lei, velocemente, lo usò come coperta per la bambina che tra le braccia della ragazza si era subito calmata e ora la stava scrutando, quasi incuriosita.

"La portiamo con noi, vero?" domandò Diana, andando accanto al ragazzo.
Logan si morse il labbro; di certo non avrebbero potuto lasciarla lì.

Annuì semplicemente, riprendendo a camminare, seguito dalla fanciulla.

"Sei davvero bella" sussurrò Diana al piccolo fardello, addormentatosi tra le sue braccia; sembrava che la ragazza avesse trovato un modo per distrarsi pensando solo ed unicamente a quella neonata.

Logan ascoltava in silenzio le frasi bisbigliate dalla giovane, non potendo fare a meno di sorridere.

Amava l'ingenuità e la dolcezza della ragazza, era questo che lo attirava di lei maggiormente.

Portò lo sguardo dinnanzi a lui "Il mare" disse, voltandosi verso Diana, che lo raggiunse "Dobbiamo percorrere la costa verso nord, a mezzogiorno saremo a Cuma" aggiunse, riprendendo a camminare.

La ragazza lo seguì, sentendosi dopo qualche passo debole. Si inginocchiò sulla sabbia, quando la testa le iniziò a girare.

Logan subito accorse in suo aiuto "Cosa c'è?" chiese preoccupato, mentre le circondava le spalle con un braccio.
"Ho fame" rispose lei, posando la fronte sul petto di lui.
"Da quant'è che non mangi?" domandò.
"Da stamattina" sussurrò.

Logan sospirò; era ovvio che fosse senza energie, dopo tutto quello che era successo.

Il ragazzo prese in braccio la bambina, aiutando poi la giovane ad alzarsi e tenendola per il bacino.

"Troveremo qualcosa da mangiare strada facendo, ok? Cerca di resistere" le sussurrò, stampandole un bacio sulla fronte.

Lei annuì, continuando a camminare, aggrappandosi a Logan.

«——————————»

Fortunatamente i ragazzi erano riusciti a trovare cibo lasciato in una barca arenata, così da poter riprendere forze sufficienti per continuare il viaggio.

Le onde del mare si infrangevano sugli scogli, quasi prepotentemente; quello per il giovane fu un campanello d'allarme.

'Tsunami' pensò.

"Dobbiamo risalire" disse.
"Cosa?" domandò non capendo.
"Saliremo per quella collina. È rischioso stare qui. Arriveremo con mezz'ora di ritardo, ma sarà più sicuro" rispose, imboccando un altro sentiero.

"DIANA" si sentì chiamare la ragazza.

Si voltò; la sua famiglia e Tullio stavano portando in mare una barca; i suoi fratellini scapparono dalla sorella, prendendola per mano.

Logan si avvicinò alla giovane, non capendo.

"Diana, pensavamo di averti perso" disse la madre abbracciandola "Vieni con noi; Tullio ci ospiterà nella sua villa ad Ercolano. C'è posto anche per te sulla barca"

La ragazza schiuse le labbra, voltando il viso guardando Logan, intento a rimboccare le coperte alla neonata.

"Loro, loro possono venire con noi?" chiese Diana, riferendosi ai due.
"Mi dispiace, ma non c'è posto" ghignò Tullio, avvicinandosi "Non per lui" continuò, guardando male Logan.

Quest'ultimo affiancò la giovane, guardandola.

"Io senza Logan non vengo" affermò Diana, stringendogli la mano.
"Lascia andare quel pazzo. Ti porterà alla morte" disse con voce autoritaria il padre.

Lei fece un passo indietro, spaventata dallo sguardo dell'uomo.

"Mia cara, vieni con me. L'offerta per il matrimonio è ancora valida" disse Tullio, avvicinandosi a lei, ma Logan si mise davanti.
"Tu devi lasciarla stare. Lei è solo mia" esclamò, digrignando i denti.
"Figlia mia, vieni con noi. Non lasciare che lui ti metta in testa strane idee"

Diana guardò Logan; da una parte c'era la sua famiglia, dall'altra l'amore della sua vita.

"No, mamma" rispose "Farete a meno di me. Il mio posto è con Logan" continuò, mentre una lacrima le solcava il viso.
"Fa come vuoi" sbraitò il padre, tirando la moglie sulla barca, insieme ai figli "Sapevo che la sua compagnia ti avrebbe portata alla morte"

Tullio salì sul legno, spingendo con i remi, allontanandosi dalla riva.

I due fratelli la guardavano, tristi, mentre la barca si allontanava.

"Andiamo" sussurrò Diana, dirigendosi verso la salita per la collina con il capo chino.

"Stai bene?" chiese Logan.
Annuì "Non mi hanno mai capita. È stato meglio così" sorrise amaramente "Volevano usarmi, farmi sposare Tullio così da arricchirsi. Hanno sempre messo il bene loro prima del mio. Solo i miei fratellini mi volevano bene, ma i miei genitori gli avranno fatto il lavaggio del cervello"

La neonata intanto si era svegliata e aveva cercato conforto tra le braccia di Diana, che la abbracciò al suo petto.

"Sarai una madre fantastica" le bisbigliò Logan, avvolgendole il bacino con il braccio.
"Lo pensi davvero?" chiese guardandolo.
"Certo, i nostri figli avranno dei genitori meravigliosi"

Diana gli sorrise, sorpresa e felice per la dichiarazione di Logan.

End of the World |Logan Henderson|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora