Ottobre.
Un altro mese passato a cercare di conoscerlo, di rivolgergli la parola, di scoprire il suo nome. Ma niente.
Iniziavo a pensare che non avrei mai saputo il suo nome e che lui non avrebbe mai avuto interesse per una come me. Stavo entrando in una specie di depressione, perché stavo perdendo le speranze di poterlo conoscere, di poter essere felice o di averne la possibilità, almeno. Ormai non mangiavo più né a pranzo, né a cena, non avevo voglia di mangiare, volevo solo pensare a lui. Persi più di 5 chili e mia madre iniziava a preoccuparsi, ma io non la calcolavo perché a me andava bene dimagrire, visto che avevo un po' di chili di troppo e in quel momento non mi interessava delle conseguenze delle mie azioni, l'unica cosa che mi interessava era lui.
Arrivò la fine di Ottobre.
Salita sul pullman, come ogni mattina, mi sedetti, mi misi le cuffiette e ascoltai una playlist a caso su spotify.
Aspettai di vederlo, con il cuore a mille.
Lo guardai dal finestrino del pullman, anche se lui non si accorse che lo stavo guardando.
Lui salì e andò a sedersi qualche posto più dietro di me.
Decisi di non guardarlo per tutto il viaggio, per evitare di essere ipnotizzata dai suoi splendidi occhi marroni, i più belli che avessi mai visto.
Scesa dal pullman aspettai, con la schiena poggiata al muro, che anche Rebecca scendesse e mi raggiungesse.
Nel frattempo, lo vidi e il mio cuore mancò un battito quando notai che mi stava fissando, io rimasi a fissarlo e lui non appena si accorse che lo stavo guardando distolse lo sguardo e andò via.-NICOLEE! Cosa sta succedendo?!- mi gridò Rebecca con un'espressione alquanto stranita, per la mia faccia.
Ero rimasta ipnotizzata con la bocca socchiusa, però Rebecca con i suoi modi molto calmi e delicati, mi fece ritornare alla realtà.
-Mi...mi stava fissando- dissi balbettante e ancora confusa, perché non pensavo fosse successo realmente.
"Non può essere reale, mi stava guardando, stava guardando me?!!" Pensai.
Subito dopo aver realizzato che era la realtà e che non stavo sognando, iniziai a gioire e saltare come un idiota. Rebecca mi imitò e si mise a saltellare insieme a me.
A quel punto la speranza mi era tornata, quello sguardo mi fece pensare che avevo una speranza e quindi dopo un altro paio di settimane, pensai che se non avessi fatto il primo passo, se non avessi mosso un dito per far avverare ciò che in quel momento desideravo più di ogni altra cosa, non sarebbe successo niente. Quindi presi una decisione, forse la più coraggiosa di tutta la mia vita. Decisi che dovevo far accadere qualcosa, perché se non avessi agito sarebbe rimasto tutto com'era e io desideravo quel ragazzo più di ogni altra cosa al mondo. E mi dissi che, anche se non sarebbe andata bene, in futuro non avrei potuto chiedermi come sarebbe andata se ci avessi provato; e non avrei avuto rimpianti o sensi di colpa.
Allora presi tutto il coraggio di cui disponevo e ci provai.
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Per Sempre
RomanceÈ la storia di un'adolescente con problemi familiari che non le permettono di andare avanti, ma improvvisamente qualcuno le cambia la vita, semplicemente con la sua presenza.