CAPITOLO 2

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Era sabato finalmente, e io mi svegliai con il sorriso, pensando a quel ragazzo, a come io potessi essermene innamorata al primo sguardo, perché non era da me e non credevo nel colpo di fulmine, ma da quel giorno cambiai completamente opinione. Lui mi piaceva tantissimo e non riuscivo a pensare ad altro.
Successe tutto così improvvisamente; io non stavo nemmeno pensando ad innamorarmi di qualcuno, non era la mia priorità, per nulla, ed ecco che mi ritrovai stracotta di un ragazzo che non avevo mai visto prima, ma che attirò la mia attenzione all'istante.

Passavo giornate intere a pensare a quanto era bello e a quanto volessi conoscerlo. Non sapevo nemmeno il suo nome, non sapevo quanti anni avesse, non sapevo nulla di lui, l'unica cosa che sapevo, era che mi aveva fatta impazzire completamente. Ora tutti i miei pensieri non erano più oscuri e tristi per tutto quello che mi stava accadendo intorno, l'unico mio pensiero era lui ed era in grado di scacciare via tutte le cose negative dalla mia testa.
Mi rendeva felice solo la sua presenza. Il giorno dopo l'accaduto, aspettando il pullman alla fermata dissi tutto alla mia migliore amica.
Lei iniziò chiedendomi:

-Ma chi è? È quello lì? Ma a te piace?-

-Smettila di indicare, altrimenti lo capisce, e nooo, non mi piace!- le risposi, anche se in realtà ero innamorata persa di lui.

Lei mi guardò con un'espressione come per dire:

"Certo, come no".

E io le sorrisi come un ebete.
Nel mentre vidi che lui si stava avvicinando dalla parte in cui c'ero io, sfortunatamente non per parlarmi ma perché stava arrivando il pullman.
Lui mi passò davanti e io mi ero letteralmente imbambolata e lo seguivo con lo sguardo.

-Andiamo, ti sei bloccata?!- mi smosse Rebecca, la mia migliore amica.

-Arrivo- le risposi mentre la seguii per salire sul pullman.

Dopo essere sopravvissuta alla pressa umana ed aver trovato, con fortuna, un posto, mi misi a cercarlo in mezzo alla calca di gente nel pullman.
Finalmente lo intravidi e sorrisi.

- Perché sorridi? Ehh??!- mi chiese Rebecca, con un'espressione da pervertita.

- L'ho visto è dietro però non ti girare!!- le risposi, ma ovviamente lei non mi fece nemmeno finire di parlare che si era già girata a guardare.

-Ahh, si l'ho visto anch'io ora- urlò.

Io mi ero coperta la faccia con le mani perché probabilmente l'avevano sentita tutti, mentre lei mi guardava e rideva divertita dalla mia reazione.

Arrivata a casa, mi misi sul letto e iniziai a viaggiare con la mente e a farmi tutti i possibili film mentali, che erano così lunghi che chiamarli film era poco, mi facevo delle serie tv mentali da 8 stagioni l'una.
Erano già due giorni che pensavo costantemente a lui e mi trascuravo, non mangiavo, non bevevo e non dormivo perché pensavo a lui.
La sera mi mettevo nel letto, dopo aver parlato costantemente di questo ragazzo alla mia migliore amica, parlando di ogni singolo dettaglio, parlando di quanto lo trovassi bello e di quando cavolo mi piaceva, e pensavo a quale sarebbe potuto essere il suo nome e mi addormentavo verso le 3 di notte pensando a lui.
La mattina mi svegliavo con il sorriso sulle labbra e con lui nella testa.
Ormai lui era diventato l'unica cosa che desideravo costantemente.

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