0.6 barzellette

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-Lunedì-

Taehyung camminava senza meta attorno alla cucina con occhi gonfi e rossi. Aveva avuto ancora l'incubo, pensava di poter addormentarsi senza rivisitare il terrore vivente come faceva ogni volta che cercava di dormire dopo un incubo. Se ne ricordò dopo essersi svegliato, singhiozzando per un paio di minuti buoni.

Fece del suo meglio per avere un viso inespressivo, non voleva mostrare il rossore sul volto e far vedere cosa aveva fatto per un ora -piangere- a tutti a scuola.
Fece un respiro tremolante prima di bere il suo ultimo sorso di tè, scuotendo la testa subito dopo, non preoccupandosi che i suoi capelli si sarebbero scompigliati, tanto sarebbero stati abbastanza belli dopo averli pettinati.

X

Taehyung arrivò a scuola con un'espressione vuota e tenendo il suo zaino sulla spalla sinistra. Subito vide Jungkook che stava chiudendo il suo armadietto. Decise di non fargli sapere della sua presenza. Aspettò fino a quando Jungkook lasciò gli armadietti e salì sulle scale. Una volta fatto, il ragazzo sospirò e sbloccò il suo armadietto che fece un beep e una piccola e debole lucetta verde, sapeva che ora era aperto.

Ci spinse tutte le sue cose, tranne il laptop che era al sicuro nello zaino. Lo prese e lo abbracciò stringendolo tra il fianco e il braccio e salì su per le scale dopo aver chiuso l'armadietto. Sentiva un'altra volta come se la sua anima fosse fuori dal suo corpo, ancora funzionante e che camminava ordinatamente, solamente meno vivo. Ecco come si sentiva spesso. Vuoto. Lo si poteva facilmente colmare se qualcuno avrebbe avuto una bella conversazione con lui. Ma lui non lo permetteva. Non si fidava di nessuno a parte Jimin con cui era praticamente cresciuto prima di separarsi. Si telefonarono e messaggiarono fino alla terza media quando i suoi genitori gli spaccarono il telefono per pura rabbia. Taehyung scosse la testa, aveva ancora la possibilità di eliminare quel pensiero. Non era nel posto giusto per avere un flashback.

Incontrò gli occhi di Jungkook una volta passato a fianco al muro di vetri che divideva le classi dal corridoio. Sorrise poi spostò la testa in direzioni diverse prima di poter vedere se Jeon gli rivolse uno dei suoi sguardi o ricambiò il sorriso. Jungkook lo sorpassò e tornò al primo piano. Poi Taehyung fece le solite cose; sbloccò l'armadietto dei libri, controllò che materia aveva dopo, prima di fare qualsiasi altra cosa, doveva essere sicuro di pensare alle cose giuste prima di rischiare di prendere la cartella sbagliata per un corso che aveva luogo dal lato opposto della scuola.
Prima materia: educazione fisica. Taehyung imprecò con se stesso quasi sbattendo la testa al muro per la sua stupidità. Posò di nuovo il laptop nel l'armadietto, lo chiuse e si diresse verso l'uscita/entrata della scuola mettendosi le scarpe e andandosene senza prendere il suo zaino, non ne aveva bisogno dopotutto.

Circa cinquanta metri davanti a lui c'era Jungkook, anche esso stava andando a fare educazione fisica, presto come al solito, ovviamente. Si assicurò di non sorpassarlo visto che non era sicuro se avesse ancora gli occhi rossi oppure no.

I suoi piedi viaggiavano sul pavimento e fino alla classe dove avevano educazione fisica. Lì anche ci sarebbero dovuti essere degli armadietti assegnati per le loro cose di sport in ogni spogliatoio. Il ragazzo vide Jungkook aprire la porta dell'edificio, entrarci dentro e sparire dalla vista di Taehyung. Sospirò sollevato, Jungkook era bravo a notare Taehyung, anche se qualche volta era invisibile per Jungkook come per chiunque a scuola.

Cominciò a camminare col suo passo normale, raggiungendo la sua destinazione in meno di un minuto. I suoi passi creavano eco lungo il corridoio, le vibrazioni rimbombavano nella sua testa. Il corridoio era scuro, rendendo difficile a Taehyung, vederci chiaramente. Le uniche fonti di luce nella stanza erano delle piccole finestre ogni due metri su una delle due pareti.

quiet » t.k [translation ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora