0.9 visioni

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-venerdì-

Il bruno si distese sul divano con le labbra socchiuse, la saliva che scendeva da un lato della bocca. Svegliandosi, si alzò e si sedette con le gambe distese sul divano e la schiena dritta. Allungò le braccia fino alle ginocchia per stiracchiarsi e sentì dei passi dietro di lui. Aprì gli occhi, ma riuscì solo a vedere sfocato, allora si strofinò gli occhi con i polsi e poi riaprì gli occhi. Jungkook era in piedi davanti a lui con la faccia assonnata e le braccia ferme lungo i fianchi, " ero appena venuto qui per svegliarti" disse prima di far passare le sue dita tra i suoi ciuffi con un'espressione confusa. Taehyung continuò a vederci sfocato per tutto il tempo che l'altro rimase vicino al divano, stimolando la sua mente a processare l'accaduto, sviluppando un leggero mal di testa. "oh bene", Jeon scrollò le spalle. "ho preparato la colazione". Taehyung annuì con le labbra imbronciate – che aveva sempre avuto la mattina- e si alzò inarcando la schiena. Iniziò a fantasticare su Jungkook.

Respirò profondamente...

...sudore

Fece una faccia compiaciuta prima di fiondarsi in cucina per cercare un altro antidolorifico. Il primo sembrò non aver funzionato per la sua emicrania.

Kim si fece strada verso la cucina prima di stropicciarsi gli occhi con le sue mani. "Jungkook..." diede una gomitata al più giovane che sembrava essere in pena, "è... successo qualcosa la scorsa notte?" riferendosi alle lacrime seccate. Aveva sempre saputo che se avesse pianto durante la notte  quando si sarebbe svegliato avrebbe sempre avuto le stesse lacrime asciutte lungo le sue guance. Jungkooklo guardò e si morse il labbro, decienso se dirgli la verità o meno. Scosse la testa e si appoggiò al bancone mentre deglutiva la pillola. "no" Kim guardò sospettosamente Jungkook "sei sicuro? Nessun suono? Niente di niente?"

"sono sicuro" Jungkook si allontanò dal bancone e prese una ciotola a Taehyung, posizionandola affianco i cereali e il latte "non ho molto quindi questo è quello che posso preparare per colazione." Taehyung annuì con un sorriso forzato, facendolo uscire come un sorriso genuino, "va bene." Jeon alzò un sopracciglio prima di ritornare nella sua stanza senza guardare il divano. Sentiva come se fosse stato maledetto nel momento in cui Taehyung lo toccò.

Kim mise una quantità discreta di latte nella ciotola e poi mise i cereali, prendendoli con un cucchiaino dal bancone e  iniziando a mangiare mentre appoggiava il suo petto sulla superficie del bancone per potersi riprendere meglio. Il ragazzo aggrottò le sopracciglia quando sentì un formicolio alle sue orbite. Adesso era sicuro che aveva pianto quella notte. E oh come lo spaventava.

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"Taehyung" Jeon disse mentre si stavano mettendo le scarpe. Kim alzò la testa per incontrare lo sguardo dell'altro, solo per poi guardare in basso e romprere il contatto visivo. "si..?" Taehyung stava dritto, mettendosi il suo zaino in spalla. "non possiamo essere visti insieme a scuola" idisse il più piccolo, facendo sentire delle leggere punture al cuore sensibile di Taehyung. Lui, ancora, mantenne un'espressione calma.

Invece di far trasparire il sentirsi offeso, alzò un sopracciglio e chiese "perché?"

"io-" iniziò Jungkook, cercando di uscirsene con una scusa che non avrebbe rivelato che ci teneva un po' al ragazzo. "non importa. Non hai bisogno di giustificazioni. Va bene. Ci manterremo a distanza quando ci avvicineremo alla struttura suppongo." disse Taehyung, forzando un sorriso, e velocemente uscì dall'appartamento, lasciando stordito Jungkook. Sarebbe riuscito solo a farlo sentire peggio, pensando che avrebbe potuto ferire i sentimenti del ragazzo. Ciò nonostante, allontanò via i pensieri e bloccò la serratura della porta e poi uscì anche lui dall'edificio.

Taehyung si sentì leggermente ferito, ma capì perché Jungkook voleva mantenere una distanza da lui. Lui sapeva quanto Jungkook teneva alla sua reputazione come se fosse suo figlio. Quindi lo ha lasciato andare.  Neanche gli piaceva il ragazzo, aveva un inusuale sensibilità che veniva ferita dalle azioni e parole di Jeon.

Senza lasciar passare altro tempo dal raggiungimento della scuola, armadietti chiusi e computer tenuto saldamente al petto, prese un profondo respiro, essendo a conoscenza del fatto che mancasse un solo giorno per la presentazione. Si sentiva pressato da Jungkook che oh- allora avrebbe dovuto disperatamente un voto eccellente. Lui anche lo voleva, era solo il modo in cui Jungkook gli parlava che lo infastidiva più di tutto.

Ad ogni modo, infatti, fu più facile con lui al suo fianco.

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"Jungkook," disse Hoseok mentre sgranocchiava qualcosa, guadagnandosi l'attenzione del minore tra i 7 ragazzi, ma senza ricevere occhiate dagli altri. "sembri fin troppo silenzioso oggi" disse il maggiore, guadagnandosi l'attenzione dagli altri, che stavano parlando curiosamente tra di loro. "non lo sono" negò Jeon prma di addentare il suo sandwich e aver mandato uno sguardo a Taehyung. Uno sguardo che diceva 'parla di stanotte e ti picchierò in un vialetto'. Taehyng annuì di nascosto dagli altri 5 ragazzi, solamente percettibile a Jungkook che poi spostò lo sguardo da Taehyung al suo pasto.

"davvero? Perché il silenzio dice atro" stuzzicò Park, dando gomitate a Jungkook che non lo guardava minimamente, lo semplicemente ignorava, infastidendo Jimin. Non rispondeva, guadagnandosi uno sguardo arrabbiato dal maggiore. "yah! Non ignorare il tuo hyung!" scherzò con un ghigno, guardando verso Taehyung che stava focalizzando la scena piuttosto che la situazione presente al tavolo, strana, vedendo come lui abitualmente si guardava intorno durante una normale giornata.

Jimin si riappoggiò allo schienale della sua sedia "Taehyungie..?"

Kim alzò la testa con un sopracciglio inarcato verso l'alto, mordendosi la lingua. "si?" Jimin mandò uno sguardo a Yoongi il quale ghignò, sapendo esattamente cosa avrebbe dovuto fare. "hai qualcosa a che fare con il silenzio di Jungkook?"

Il ragazzo quasi si strozzò con la sua stessa saliva, un'espressione agitata si formò sul suo viso abbronzato. "no? Saltate a conclusioni affrettate?" rispose Kim e si ritirò sullo schienale della sedia, era tempo che non diventava il punto centrale sul quale l'attenzione di tutti si concentrava. Namjoon fece 'oo', guadagnandosi uno schiaffo sul braccio da parte di Seokjin il quale rivolse un sorriso a Taehyung.

"no." Il ragazzo dai capelli bianchi si fermò "ho solo chiesto". Guardò i due più giovani ancora, socchiudendo gli occhi. "ad ogni modo," Hoseok attirò l'attenzione un'altra volta, "come sta andando la vostra presentazione? Siete pronti per domani?" accavallò le gambe e appoggiò la sua testa sulla mano mentre parlava.

Seokjin e Namjoon annuirono in contemporanea, "più pronto di quanto possa essere. È solo una piccola presentazione, come quella che abbiamo fatto alle medie." Disse Namjoon con confidenza guadagnandosi qualche sguardo d'ammirazione da parte degli altri tavoli che avevano origliato la loro conversazione. Al quanto raccapricciante- secondo Taehyung che aveva sentito delle ragazze che paralvano in sussurri dei pasti.

Yoongi si ritirò sul sedile e si rivolse agli altri, "è tutto apposto. Un bicchier d'acqua*, davvero. Kihyun ha grandi potenzialità nei discorsi." Jimin annuì e sorrise, guardando Hoseok come segno che fosse il suo turno parlare dei progressi del loro progetto.

Hoseok capì il messaggio e fece un sorriso, "io e Jimin ce la siamo cavata! L'abbiamo finito la prima settimana e poi ci siamo esercitati ad esporlo da allora!" si fermò per guardare Taehyung e Jungkook che avevano ascoltato gli altri ragazzi. "bene, Jungkook, Taehyung." I due ragazzi alzarono la testa e la rivolsero a Hoseok che stava mantenendo quel sorriso. "come sta andando la vostra presentazione?"

Jeon scrollò le spalle "bene, suppongo". Hoseok, un po' stranito dalla risposta, si girò verso Taehyung, sperando che si sarebbe spiegato meglio. "bene... l'abbiamo finita una settimana fa. E ci siamo esercitati per qualche giorno. Penso che andremo bene." Kim fece un sorriso, ignorando le al quanto sospette azioni di Jungkook.

Il gruppo, specialmente Jimin, sorrise. Fiero di aver condotto i due a svolgere un lavoro di squadra. Dopo tutto, il lavoro di squadra permette ai sogni di realizzarsi.**

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*:  l'espressione 'facile come un bicchier d'acqua in inglese, e quindi nella storia, la troverete come piece of cake.

**: la frase è un gioco di parole che funziona in inglese ma non in italiano; la frase originale è 'teamwork makes the dream(s) work.

quiet » t.k [translation ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora