Due settimane dopo, l'ultimo giorno prima della consegna
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Il ragazzo s'incamminò, passando per il corridoio, verso la strada per arrivare al suo appartamento. Aveva supposto che avrebbe dovuto prendere il pacchetto di Jimin che viveva dentro quell'appartamento. Improvvisamente aveva ricevuto quella sorpresa e Taehyung si sentì in colpa per non aver preso niente a Jimin anche se lui non sapeva per che cosa era. Vergognandosi, abbassò lo sguardo verso il pavimento, la testa bassa, le dita che giocavano tra di loro, e si approcciò al grande immobile.
Ricordandosi la password che Jimin gli aveva inviato, cliccò con l'indice i diversi numeri, cercando di sbloccare la porta. Ma, quando non ci riuscì serrò le labbra imbarazzato ed abbassò la maniglia per aprire la porta. Espirò, assumendo un'espressione imbronciata, e, ormai stanco, cercò di ricordare l'indirizzo esatto di Jimin.
Era il terzo o il quarto piano? Decise di andare al quarto.
Era la porta di legno o quella compresa tra una porta di legno e una porta scura? Scelse la porta nel mezzo.
Una volta entrato, nel pieno dell'eccitazione, si aspettò di trovare Jimin ma, il suo respiro si bloccò e guardò immediatamente il pavimento. Di fronte a lui c'era Jungkook, con dei suoi pantaloni di tuta grigio chiaro, un maglione nero e i capelli brizzolati. Assomigliava ad un dio greco, secondo Taehyung. Taehyung iniziò ad arrossire. I suoi sentimenti per il più giovane erano aumentati nelle due settimane trascorse. Jungkook, infatti, aveva iniziato ad aprirsi, lentamente, nei suoi confronti.Jeon alzò confuso un sopracciglio con le braccia incrociate "taehyung...?". Kim rimase con la bocca aperta. Come era possibile che si fosse imbattuto in Jungkook e non in Jimin?? "io-uh..." taehyung iniziò "Jimin mi ha scritto che mi doveva dare un pacchetto. Mi serviva il suo indirizzo, ma mi sa che l'ho dimenticato oppure l'ho sbagliato".
Jungkook mugugnò e rimase davanti alla porta con un'espressione infastidita. Lui sapeva esattamente cosa aveva escogitato Jimin. Taehyung capì che Jungkook era infastidito e mentre si stava avviando verso l'uscita disse "mi dispiace di averti interrotto, qualsiasi cosa tu stessi facendo. Me ne vado. Scusami" ma venne stoppato da jungkook che disse "scuse accettate. Dovresti rimanere così ci esercitiamo per la presentazione che ci sarà tra due giorni".
Taehyung lo guardò esitante e guardò l'orologio "Sei sicuro? Sono le 10". Lui serrò le labbra girandosi verso le scale. Jungkook disse "Sicuro. Abbiamo bisogno di esercitarci, specialmente tu, quindi entra dentro" il ragazzo ritornò dentro lasciando la porta aperta permettendo anche a Taehyung di entrare e in seguito bloccarla, cosa che fece, ma non senza dubitare sull'entrare o no, dato che lui era lì per Jimin e non per quello.
Una volta dentro il più grande rimase silenziosamente nell'ingresso con uno sguardo confuso. Jungkook, che era entrato nella stanza alzando un sopracciglio disse "cosa succede?? Siediti sul divano." Jungkook alzò gli occhi al cielo aspettando che Taehyung facesse quanto gli aveva detto e poi si fermò all'etrata della cucina e chiese "hai mangiato??". Taehyung era sorpreso di quella domanda. Perché Jungkook si stava preoccupando se avesse mangiato o meno?
Lui si chiese se era giusto mentire o meno. Infine scelse la prima opzione "si". Jungkook formò uno sguardo sospettoso e i fece strada di fronte al divano squadrando Taehyung dalla testa ai piedi. Notando la sua figura fin troppo snella disse " a me non sembra". Si fermò, mandò uno sguardo dolce all'altro e parlò di nuovo "dai vieni che ti preparo qualcosa d mangiare".
Taehyung, scioccato, si alzò lentamente dal divano e andò in cucina, tremando e rimanendo dietro Jungkook. "perché ti importa?" chiese Kim che posò lo sguardo immediatamente sul frigo mentre Jungkook cercava all'interno di esso cosa potessero mangiare. "non mi interessa così tanto" disse il più piccolo e poi continuò "entrambi necessitiamo solamente delle energie he ci servono per poterci esercitare duramente per la presentazione". Il più grande considerò la motivazione del minore e disse "oh... beh, questo ha senso". Poi, quest'ultimo, rilassò le sue spalle assumendo uno sguardo dispiaciuto. Non mangiava da una settimana senza delle precise ragioni. Diventava molto nervoso quando mangiava al punto che si sentiva male, così semplicemente mangiava di meno. Sapeva che continuando così sarebbe stato ancora peggio ma la sua testa abbandonò il pensiero fin da subito. Andava così da quando, nel primo mese di scuola, sentiva addosso la pressione delle cose a cui avrebbe dovuto lavorare durante l'anno.
"Ti piace la zuppa di piselli?" chiese Jungkook, chiudendo il frigo e aprendo il rubinetto, aspettando impazientemente la risposta di Taehyung. Quando quest'ultimo rispose "si" Jeon prese una confezione di zuppa di piselli e mise una pentola sul piano cottura, riempiendola con il composto della confezione.
Taehyung deglutì rimpiangendo di non aver insistito nel tornarsene a ca. a lui piaceva molto la zuppa di piselli ma anche solo vedendo cibo, gli sarebbe venuto il senso di rigurgito. "Jungkook..." serrò le labbra e continuò "non mi sento molto bene ogni volta che mangio".
Ma Jungkook lo rimpproverò dicendo "bene, fallo comunque. Non ti sentirai mai meglio se continui a non mangiare. Gesù, non l'hai ancora capito?". Taehyung deglutì e abbassò lo sguardo. "vai al divano e accendi il mio computer, verrò a sbloccarlo appena avrò finito" ordinò il minore e Taehyung obbedì: andò nel soggiorno e si mise seduto sul divano con il computer posto sul tavolino da caffè ai piedi del divano. Lo aprì e si mise composto non volendo infastidire colui che gli stava mandando istintivamente degli sguardi di rimprovero, facendo sentire il maggiore a disagio, come ogni volta che lo guardava.
Qualche minuto dopo Jungkook entrò nella stanza con due tazze di zuppa e le posò sul tavolino tuffandosi sul divano. "ok" disse mentre metteva la password al suo computer. In seguito prese un cucchiaio della sua zuppa e lo ingoiò.
"grazie" disse sottovoce Taehyung iniziando a mangiare. Lui soppresse un potente stimolo di vomito e ingoiò la prima cucchiaiata con un'espressione compassionevole. "non farmi preoccupare per te, mangia solamente. In ogni caso sei il benvenuto" disse Jeon e portò lo sguardo sul computer per cercare i documenti sul loro progetto.
Loro si erano divisi in parti il discorso così sapevano cosa ognuno di loro doveva dire. Entrambi nella presentazione avrebbero dovuto parlare e su quello a cui avevano lavorato insieme, perché Yoongi aveva scelto un altro partner prima ancora che Jungkook glielo chiedesse, anche se i due erano ormai abituati a lavorare in coppia, prima dell'arrivo di Taehyung.
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Dopo essersi esercitati, Jungkook si complimentò con Taehyung quando riuscì a parlare sena balbettare. Era quasi arrivata mezzanotte. Jungkook era incerto se lasciar tornare a casa da solo Taehyung. La notte era pericolosa. Specialmente in quell'area dove, in quei giorni, giravano gang pericolose.
Quando Taehyung stava per infilarsi le scarpe Jungkook lo richiamò "aspetta" e si fermò "puoi restare qui per la notte. È pericoloso fuori, specialmente in questo periodo. Il fatto che tu abbia fatto tutta quella strada fin qui rimanendo illeso è già impressionante".
Kim voleva dirgli che non gli sarebbe importato molto se fosse morto fuori di lì ma si trattenne e chiese cosa avrebbe dovuto fare, sperando che lo volesse portare a casa di Jimin "ok ma cosa dovrei fare quindi?".
Jungkook corrugò le sue sopracciglia, chiedendosi se il ragazzo fosse stupido o si rifiutava di comprendere. "rimani qui con me stupido." Fece ruotare i suoi occhi e andò nella sua stanza tornando con una coperta e un cuscino. Taehyung abbassò la testa con fare pensieroso. Lui non voleva infastidire Jungkook dato che non sapeva se sarebbe stato capace di fare qualcosa a lui o no. Sapeva che non avrebbe dovuto pensarlo ma non l'aiutò il fatto che molte persone erano spaventate da lui nella scuola. Ciò nonostante lui si sentì a suo agio durante la scorsa settimana non ricevendo più sguardi fissi e divenendo più colloquiale.
"buonanotte" disse il più giovane chiudendo la porta della stanza lasciando Taehyung stordito. Serrò le sue labbra prima di sdraiarsi sul divano. Chiuse forzatamente i suoi occhi. Anche se era stanco non riuscì ad addormentarsi. Era troppo impaurito dai suoi stessi incubi. Cosa sarebbe accaduto se durante la notte avesse avuto un incubo e Jungkook si sarebbe svegliato? L'avrebbe cacciato fuori nel bel mezzo della notte? L'avrebbe soprannominato frignone? Non voleva neanche rispondere a questi suoi dubbi.
Si girò sul lato sinistro, il suo miglior lato, e chiuse gli occhi abbandonandosi nel mondo dei sogni.
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quiet » t.k [translation ita]
Fanfictionjk: "sei così silenzioso, non mi piace" ;; un'au taekook dove taehyung ha un passato traumatico e jungkook è il solito ragazzaccio. nelle vesti di studenti delle superiori incontreranno molte facce, ma qualcosa per taehyung spunterà nei confronti di...