1.3 - pigiama party pt. 3 [fine del pigiama party]

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-sabato-

Dopo 30 minuti abbondanti di obbligo o verità, Jungkook fermò Taehyung dall'ingerire altro alcohol altrimenti se ne sarebbe sicuramente pentito al suo risveglio- anche se era già troppo tardi- a causa del rumore che gli hyung avrebbero provocato, facendo strillare Jimin come un maiale appena nato, e lui non avrebbe potuto fare nient'altro se non preoccuparsi che stesse bene. Il gruppo decise che era ora di riordinare e andare a dormire.

Taehyung ad ogni modo, praticamente abbandonato a se stesso, venne disteso da Jimin sul divano con una coperta addosso per paura che vomitasse. Il tavolino caffè era stato pulito da tutti gli snacks e gocce di soda. Solo lo zucchero era rimasto sul vetro del tavolino.

Seokjin non era ubriaco quanto Taehyung. Solo leggermente brillo, così poté aiutare a pulire. Mise vari materassi sul pavimento del soggiorno, rivestendo il loro lato superiore.

Una volta fatto, Jimin ritornò nella sua stanza, lasciando gli altri 6 nel soggiorno. Jungkook e Taehyung sul divano, Jeon promise di prendersi cura di Taehyug il quale si addormentò subito dopo che Jimin lo coprì, Namjoon e Seokjin condivisero un materasso, molto affollato. Hoseok e Yoongi dormirono in materassi separati. Erano fortunati che Jimin avesse una casa piuttosto grande.

Jeon fissò il ragazzo che dormiva silenziosamente nel lato opposto del divano, stringendo leggermente gli occhi. Si sentì male per aver permesso a Yoongi di dargli tutta quella birra. Quel povero ragazzo aveva solo 17 anni e probabilmente al risveglio avrebbe avuto un'emicrania e senso di nausea.

Il ragazzo sembrava dormire silenziosamente, nonostante tutto. Era tranquillo. Jeon era ancora leggermente preoccupato. Lui non sapeva se Taehyung avrebbe avuto un altro incubo stanotte. Secondo Jungkook, era un vero infermo riuscire a calmarlo. Anche se l'avrebbe rifatto di nuovo, pensandoci. Lui ricordava come fosse stato il suo passato, non al 100%,, ma almeno l'essenziale. Che i suoi genitori e suo fratello erano morti. Il ragazzo ci doveva averci pensato molto, perciò Jungkook si preoccupava un minimo per il ragazzo. In più, capì che Kim venne bullizzato. Come poteva permettere che soffrisse ancora ripensando a tutto quello? Dietro la sua immagine fredda esisteva un lato buono, i cui Jimin parlava nei mesi precedenti.

Scosse la testa, si ritrasse sul cuscino e chiuse i suoi occhi, prendendo un respiro profondo e ripensando a ciò che successe in quella giornata.

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-domenica notte-

"questo è tutto quello che hai? Stai scherzando? Vergogna." Disse l'uomo alto.

"sei una delusione. Perché non riesci a fare una cosa giusta?" sputò la donna che stava in piedi a braccia incrociate accanto all'uomo.

"m-ma signora e signor Kim.. ho preso un b-"

"non risponderci, cazzo!"

!schiaffo!

Taehyung guardò sua madre e suo padre in bilico su di lui, guardando freddamente il ragazzo terrificato, un'impronta rossa comparse sulla sua guancia destra.

Lui sostenne il so debole corpo con le sue ossute braccia, ginocchia in aria, visibilmente scosso.

Si sentì un passo proveniente dalla porta, entrambi gli adulti e il ragazzo volsero il loro sguardo ad essa.

"oh, dolce Soohyuk, cosa ci fai sveglio così tardi?" disse la donna, sorridendo caldamente al ragazzo che era in piedi davanti la porta guardando il suo fratellino con gli occhi lucidi.

quiet » t.k [translation ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora