6.

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Verso le tre di notte, Jongdae, venne svegliato da diverse voci che provenivano dal salotto. Si alzò piano dal letto e senza far rumore, socchiudendo la porta, tese le orecchie.

Riconobbe la voce di Luhan, poi altre due sconosciute e sentì qualcuno che gemeva.

«Capo sarebbe meglio andare in ospedale» disse la voce di Luhan.

"Capo? Capo? In ospedale? Minseok?"

«Minseok?» chiamò mentre entrava nel salotto.

«Hey piccolo, ti abbia...mo s..svegliato?» gli sorrise.

«Che succede?» chiese il minore avvicinandosi.

«Nulla, torna pure a l...mmm»

Minseok chiuse gli occhi in una smorfia di dolore mentre si premeva un fianco.

«Che diavolo hai?» chiese Jongdae spostandogli la mano dal fianco e aprendogli la giacca.

«Oddio Min che t'hanno fatto?»

«Un giocatore che non ha voluto firmare un pagherò» disse Luhan.

«Mhmh...interessante come idea!» sghignazzò il ragazzo.

«Simpatico!» ringhiò Minseok.

«E cosa prevedeva il suo pagherò? Diventare il tuo fidanzato?» infierì il minore.

«No, per quello ho già te» rispose Minseok facendogli un sorrisetto.

«Si certo, come no! Credici!»

Luhan e gli altri due uomini si scambiarono occhiate divertite, cercando di trattenere una risata, nel vedere i due ragazzi intenti nel loro primo battibecco di coppia....

«Si da il caso che a volte anch'io faccia della beneficenza...vado a prendere la cassetta del pronto soccorso» ridacchiò Jongdae.

Tornato in salotto con l'occorrente per le medicazioni sfilò la giacca e la camicia a Minseok.

Non lo aveva mai visto alla luce, ma aveva un fisico perfetto. I muscoli del torace erano ben definiti, il petto glabro era decisamente invitante.

«Hey ti sei incantato ancora?» ghignò il maggiore.

«Non mi incanto a guardarti! Stavo pensando che forse servirebbero dei punti» mentì il minore.

«Ma quali punti, una fasciatura sarà sufficiente» commentò Minsok.

«Il mio debito si salda con la tua morte?» chiese languido Jongdae.

«Si»

«Ok allora niente punti!!» disse Jongdae sorridendo.

«Ridi adesso che poi mi vendico!»

Dopo averlo medicato come meglio poteva, Jongdae andò in cucina a preparare un caffè.

«Grazie Jongdae sei molto gentile» disse Luhan.

«Prego»

In quel momento qualcuno bussò alla porta.

Jongdae andò ad aprire ed un ciclone biondo lo investì in pieno gracchiando il nome di Minseok.

«Oh mio povero Minseok!!! Oh caro! Ma adesso ci sono qui io per te, ti accudirò io» gridò con degli acuti da far spavento.

«Ah Shindong, grazie ma non ho bisogno di aiuto»

«Ma cosa dici? Tu hai bisogno di me, non puoi stare qui solo!»

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