24.

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«24 Novembre, fra un mese sarà Natale!» esclamo eccitato Sehun mentre lui e Jongdae passeggiavano per il centro di Busan.

«Già, è già Natale» mormorò Jongdae, il tempo sembrava passare sempre più velocemente.

«Cosa regalerai a Minseok hyung?»

«Non lo so, non ci ho ancora pensato»

«Addobberemo l'albero vero?» domandò speranzoso Sehun.

«Penso di si» gli sorrise Jongdae.

«Possiamo andarci io e Luhan a comprarlo?»

«Va bene»

«Ne prenderò uno enorme, la sala è tanto grande!» Sehun era troppo felice, amava il Natale.

«Prima però chiedi il permesso a Minseok, è casa sua»

«Si»

Jongdae guardava il cielo perso in chissà quale pensiero quando una voce lo riportò alla realtà.

«Signorino Chen che piacere vederla, lo trovo splendido oggi»

«Signor Drake, buongiorno» rispose Jongdae cercando di mascherare il ribrezzo che provava.

«Posso offrirle un caffè...mio caro?»

«Grazie ma dobbiamo tornare a casa, Xiumin ci aspetta»

«Come vuole»

«Arrivederci» disse Jongdae, strattonando Sehun.

«Ah! Chen?>> lo chiamò l'uomo avvicinandosi «Spero di rivederla, sa capitano cose spiacevoli al giorno d'oggi. Soprattutto a chi sta vicino ad uno come Kim Xiumin» ghignò cattivo Dreak.

Jongdae rimase immobile, mentre un brivido, spiacevole, gli corse per la schiena per colpa di quelle parole. Un brivido gelido.

«Jongdae che hai? Che ti ha detto?» domandò Sehun, vedendolo teso.

«Nulla, nulla...torniamo a casa»

Quella parole erano una minaccia vera, in pratica gli aveva detto -se stai con Minseok ti succederà qualcosa di brutto-.

Camminando su e giù per la stanza, Jongdae, tirò fuori una valigia e iniziò a buttarci dentro le prime cose che trovava.

Dovevano andar via. Lui e Sehun non potevano restare in quella casa. In quell'ambiente. Non poteva correre alcun rischio, non ora, Sehun era l'unico componente della famiglia che gli restava, il pensiero andò anche alla fragile creatura che stava crescendo in lui, doveva proteggerli. Sarebbero andatati lontani. Lontani dal pericolo . Nessuno gli avrebbe fatto del male.

Nel frattempo che Jongdae era immerso nei suoi pensieri in camera da letto, Sehun era tranquillamente seduto sulla penisola a bere del late al cioccolato. Era cosi rilassato che non si accorse della presenza di una persona che entrò proprio nel momento in cui lui iniziò a succhiare il latte dalla cannuccia.

« In un modo o nell'altro ti becco sempre con una cannuccia in bocca, ti piacciono per caso le cose piccole e sottili?? Se è cosi peccato»

Sehun inizialmente sobbalzò non avendolo sentito arrivare ma poi ripensò a ciò che aveva sentito e strabuzzo gli occhi

« Luhan le cose piccole e sottili sono sempre utili per iniziare, però amo le cose più consistenti »

«Un feto come te sa cosa sono le cose più consistenti?» chiese Luhan con tono canzonatorio

« Se vuoi ti mostro qualcosa, però poi non lamentarti del male che ti farà questo feto» rispose Sehun con sguardo malizioso

« Sisi immagina feto»

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