CAP 1

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A volte ti ritrovi a non pensare ed a dover agire.

E anche in fretta!

Il tempo per pensare è un lusso che non ci si può permettere, specialmente in certe occasioni.

E quella la definirei senza ombra di dubbio una di quelle situazioni in cui non ti ci vorresti mai trovare.

Agire e non pensare, certo sembra facile...

Ci riesci forse per un paio di minuti, come è successo a me...

Poi però ti ritrovi appoggiato alla tua macchina con lo sguardo perso nel vuoto, e con la testa che si arrovella di troppi pensieri.

Attimi di concitata paura, luci arancioni e azzurre che emettono quel suono che è già di per sé fastidioso da lontano, figuriamoci quando le hai a due passi da te.

Persone che ti chiedono cos'è successo, e tu sei così stordito da non riuscire neanche a pronunciare una parola....

Solo un poliziotto della stradale riesce con uno scrollone a farti riprendere.

Una scossa che ti fa vibrare persino le viscere più nascoste che hai.

Mentre gli occhi puntano ancora la macchia di sangue ancora fresca disegnata sull'asfalto.

Agente:"Mi dica per cortesia quello che é successo, dovremmo ricostruire insieme a lei le dinamiche dell'incidente."

Incidente.

Ecco quello che era capitato mentre io stavo tornando a casa dell'allenamento.

Non ero riuscito ancora a nominare quella parola, dovevo ancora metabolizzare quello che era accaduto davanti ai miei occhi.

Quel povero agente con me aveva una pazienza che mi mise a mio agio, fu difficile parlare ma con il suo incoraggiamento ci riuscii....

Con una mano sulla mia spalla mi esortò ad inziare il racconto.

Io:"Mi scusi, ma la ragazza coma sta? "

Agente:" Non bene, ma prima finiamo prima potrà andare al pronto soccorso per sincerarsi delle sue condizioni, se ci tiene."

Io:"Grazie mille, quindi lei vuole sapere come è successo tutto....? "

Agente:" Si, e se riesce ad essere il più dettagliato possibile la ringrazierei... Ogni dettaglio può esserci d'aiuto per capire come si sono svolti i fatti...."

Io:"Devo dare anche a lei le mie generalità, o bastano quelle che ho dato al suo collega al vostro arrivo? "

Agente:" Bastano quelle non si preoccupi... Ora inizi a raccontare per cortesia... "

Sempre appoggiato alla mia macchina avevo iniziato a dare forma a tutte quelle immagini che mi erano scorse davanti poco prima.

Io:"Mi trovavo su questa strada perché stavo tornando a casa dopo l'allenamento, sono uno sportivo di professione... "

Agente:" Si so chi è, l'ho riconosciuta...continui pure... ".

Io:"Ah ok, avevo una macchina davanti, di colore scuro. Con questo buio non so di preciso di che colore possa essere stata, comunque era un X5, di quello ne sono sicuro...il semaforo era appena scattato sul rosso e quella macchina invece di decelerare e rallentare ha di colpo accelerato...

E la ragazza che stava attraversando sulle strisce non ha avuto scampo...

L'ha presa in pieno, non ricordo nemmeno per quanto la poveretta sia rimasta sul parabrezza per poi ricadere sul suolo e finire sotto le ruote della vettura.

La Mia Serenità Sei TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora