CAP 8

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Certo che mi aveva fatto un certo effetto vedere i suoi occhi per la prima volta.

Non saprei nemmeno descrivere la sensazione che ho provato nel poter osservarli così da vicino.

Azzurri come un cielo limpido di metà agosto, dove nemmeno una nuvola fa capolino.

Erano passati ben due giorni dal risveglio di Giulia, ed io ero la persona più felice di questo mondo, escludendo la sua famiglia, mi sembra scontato!

La sera del giorno del suo risveglio ero ritornato in ospedale per vedere quali mutamenti erano successi durante la mia assenza...

La madre di Giulia mi aveva raccontato tutto quello che le avevano detto i medici quel pomeriggio.

Risultato era che doveva rimanere per un altra settimana almeno ancora in ospedale per potersi sottoporre a tutti i controlli e fare tutte le visite, per permetterle di poter recuperare e così farla tornare a casa alla sua vita di sempre.

Il mio incontro con lei non dico che sia stato imbarazzante ma qualcosa del genere....

Sua madre che mi esortava ad entrare nella stanza con la sua mano appoggiata sulla mia schiena che premeva per farmi avanzare....

Così ci eravamo parlati per la prima volta....

Il ghiaccio l'aveva rotto subito lei parlando per prima, dopo che sua madre aveva deciso di uscire ed andarsi a bere un caffè, approfittando del fatto che ci fossi io con sua figlia.

Giulia:"Sai ti ricordavo di più parole! "

Io:" Scusa, come? "

Giulia:" Se ti dicessi che ho sempre sentito tutto di quello che mi hai detto ci crederesti? "

Io:" Ma dici veramente? "

Giulia:" Certo Filippo Lanza "

Io:" A meno che tua madre ti abbia detto come mi chiamo, ti posso anche credere.... "

Giulia:" Sei peggio che San Tommaso, allora vediamo se riesco a convincerti così..... Sai che io il tuo nome l"ho scoperto da te prima di svegliarmi? "

Io:" Come non ti seguo.... "

Giulia:" Da quando sono qua mi hai parlato di tutto, ma non ti sei presentato....

Tranne quando mi hai letto storia.... Ti ricordi? "

Io:" Certo che mi ricordo.... Quindi tu hai sentito tutto ma proprio tutto quello che ti veniva detto? "

Giulia:" Si, tutto tutto! Ma non ti preoccupare non dirò niente di quello con è mi hai detto.... "

Io:" Meno male, mi sento sollevato"

Giulia:" I tuoi segreti con me sono al sicuro! "

Non sapevo più cosa dire, la sua naturalezza nel parlare così come se sentire quello che io e gli altri le aveva detto, fosse la cosa più naturale di questo mondo , mi aveva letteralmente spiazzato.

Mi stavo preparando da mangiare quando mi venne in mente questo breve stralcio della prima nostra vera e propria conversazione.

Tra una mescolata di sugo e l'altra mi ero ritrovato appoggiato al tavolo della mia cucina con le braccia coserte e il sorriso stampato in faccia, a ripensare a quel momento.

Ero andato a trovarla un paio di volte, non regolarmente come prima...

Gli impegni lavorativi mi avevano portato a star lontano da Trento per un paio di giorni.

Ero andato a Piacenza per un'amichevole, una delle tante che si fanno quando sta per iniziare il campionato....

.......

Ero in piena fase di recupero.

Grazie alla continua ginnastica dolce che mi era stata fatta in ospedale dal fisioterapista non mi era stato difficile recuperare le mie piene funzionalità motorie.

Il braccio destro era però ancora ingessato, e lo sarebbe stato ancora per un bel mesetto buono.

In ospedale da quando mi ero svegliata c'era stato un continuo via e vai di persone, le stesse che non mi erano mai venute a trovare prima, ma che adesso sembravano in pellegrinaggio.

Quelle erano le persone che mi stavano sullo stomaco per non essere volgare.

Invece di Filippo non si vedevano più tracce, erano un paio di giorni che non si faceva più vivo.

Infondo io per lui chi ero?

Nessuno....

Però almeno poteva dirmelo se non voleva più venire... Cosa gli costava?

X:"Posso entrare? "

Io:" Certo mamma entra pure, mica mi devi chiedere il permesso.... "

Mamma:" Come va oggi? "

Io:" Bene, dai potevo star molto peggio.... "

Mamma:" La mia bambina ottimista... Ho una sorpresa per te.... "

Io:" Per me? Cos'è? Dai dai sono curiosa... "

Mamma:" Ti ho preso un cellulare nuovo, visto che il tuo è andato a farsi benedire.... "

Io:" Davvero? Grazie mamma! "

Mamma:" Ti ho preso lo stesso modello che aveva prima e ti ho tenuto il tuo numero... "

Io:" Mamma lo sai che ti voglio troppo bene! "

Mamma:" Eccola la mia ruffiana, ora non ci sono dubbi... Lisa bambina è tornata! "

Io:" Dai su mamma mica starai per piangere? "

Mamma:" Nono, è solo un po' di allergia...."

Io:"Sisi, dicono tutti così... "

Mamma:" Dai ora ti lascio ad armeggiare con il tuo nuovo telefono, vado a casa a preparare il pranzo al papà e poi torno.... "

Io:" Okok salutami il papà! "

Mamma:" Ah mi stavo dimenticando, ti ho fatto una ricarica e ti ho aggiunto anche un paio di numeri.... "

Era già scappata via che non avevo nemmeno avuto il tempo di ringraziarla ancora.

Era una mamma rompi pelle, però era pur sempre la mia mamma.

La mamma che non mia aveva lasciato mai una notte dormire da sola qua dentro, una mamma che piangendo mi stringeva la mano e mi sussurrava sempre parole dolci e comprensive.

Una mamma che per me c'era sempre stata....

La Mia Serenità Sei TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora