CAP 2

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CAP 2

Stavo attraversando la strada per tornare a casa, quando una macchina mi piombò addosso...

In un attimo mi ritrovai sul suolo freddo della strada con un unico pensiero....

Quello di non morire....

In fondo ero giovane, troppo giovane per poter lasciare questo mondo!

Avevo ancora tante da fare....

Dovevo innamorarmi perdutamente, dovevo laurearmi, sposarmi, avere dei figli, e mille altre cose che in quel momento non riuscivo nemmeno a metterle tutte in fila per ricordarmele!

Non è vero che quando stai per morire ti passa tutta la vita davanti, anzi è l'esatto contrario...

Ti passano davanti agli occhi tutte le immagini di cosa potevi fare nella vita, ti ricordi di quello che non hai fatto e potevi fare, come piccole fotografie ti si imprimono nella mente le immagini di chi saresti potuto diventare un giorno....

O almeno io mi ritrovavo a scorrere quelle immagini...

Forse non era arrivato il mio momento quindi?

Podarsi.... In fondo lo speravo....

Ancora pochi metri e sarei arrivata a casa, solo due vie mi dividevano dal semaforo che stavo attraversando....

Solo un centinaio di metri mi bastavano per risentire la voce di mia madre che mi rimproverava per il solito mio essere ritardataria in tutto quello che facevo!

Un giornata come le altre, una liceale normale che si ferma a fare ripetizione di greco nel dopo scuola con i suoi compagni....

Maledizione al mio 5in greco!

Poi il buio, il vuoto....

Intorno a me il nulla....

Avevo sentito un rumore sordo e poi più niente...

Fino a quando qualcosa di freddo mi faceva pressione sul collo...

Con tutta la forza che aveva in corpo cercai di aprire gli occhi...

Un ragazzo, mi stava toccando il collo....e intanto parlava al telefono....

Non capivo di cosa parlasse, e che diamine stesse facendo col mio collo...

La testa mi scoppiava e pensare mi risultava troppo faticoso.

Sapevo solo che io c'ero, e che qualcuno era lì con me....

Quel ragazzo mi prese la mano, la strinse nella sua fino a quando mi portarono via con la barella.

Non riuscivo a stringerla, non riuscivo a farmi sentire...

Però sapevo che lui era lì, lì con me e per me....

La sua mano era più fredda dell'asfalto dove mi trovavo.

Ma nel contempo mi trasmetteva forza, voglia di vivere....

Mi parlava, non aveva mai smesso da quando si era inginocchiato da parte a me...

Con quella poca forza che mi rimaneva ogni tanto aprivo leggermente gli occhi, ma la luce del lampione sotto il quale mi trovavo, mi sembrava così accecante che mi forzava a richiuderli subito.

Non riuscivo a capire tutto quello che mi diceva, ma solo piccole parti del suo discorsi...

Perché anche solo ascoltare era in quel momento una cosa decisamente difficoltosa...

La Mia Serenità Sei TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora