Capitolo 2

1.7K 86 7
                                    


Pov Victor

-Come ho fatto a cacciarmi in una situazione del genere??-
Una voce femminile mi distoglie dai miei pensieri, così alzo lo sguardo e la vedo. Ha appena tirato un calcio ad una lattina, sollevando la gamba più del dovuto.
-Accidenti, l'avevo dimenticato!- borbotta riabbassandosi la gonna in fretta.
Aggrotto le sopracciglia, perché quella ragazza ha un'aria così familiare? Faccio un passo avanti per guardarla meglio...e spalanco gli occhi, quei capelli, quelle stupide girelle in cima alla testa, le ha solo una persona...
-Arion..?-
Quando alza lo sguardo riconosco immediatamente quei grandi occhi azzurro tempesta, è senza dubbio lui.
-V-Victor... Non hai visto, vero..?- mormora con le mani ancora strette alla gonna, il viso paonazzo.
Lo studio per qualche istante, non solo i capelli gli sono cresciuti fino alla vita, ma il suo corpo ha forme decisamente femminili.
"Che cazzo ha combinato quell'orso di merda...?"
Il mio sguardo indugia un po' troppo sul suo seno e sulle sue gambe, non riesco a trattenere un ghigno. "Forse la cosa non è del tutto negativa..."
-N-Non c'è niente di divertente!- sbotta notando la mia espressione, diventando ancora più rosso.
-Questa è una catastrofe!-
Noto che ormai il sole è tramontato e sta facendo buio.
-Stai andando a casa? Per una ragazza è pericoloso andare in giro da sola dopo il tramonto, lascia che ti accompagni- dico serio.
-Victor!-
Ma che ha da strillare tanto? Mi avvicino e lo prendo per mano senza troppe cerimonie per poi iniziare a camminare.
Con la coda dell'occhio noto la sua espressione imbronciata trasformarsi in un sorriso. -Ora che hai da sorridere?-
-Grazie, Victor!- mi dice allegramente, rivolgendomi un luminoso sorriso.
È peggio di quanto mi aspettassi e sono costretto a distogliere lo sguardo.
Proseguiamo il cammino in silenzio, lui continua a stringermi la mano così faccio altrettanto, sembra così piccola... Ogni tanto gli lancio delle brevi occhiate con la coda dell'occhio, non vorrei che si accorgesse che lo sto fissando, ma non riesco a evitarlo. Lui sembra essersi completamente dimenticato dell'imbarazzo iniziale e cammina al mio fianco come se nulla fosse.
"Il solito ingenuo..."
-Qualcosa non và, Victor?-
Ero così assorto nei miei pensieri che non mi sono accorto dei suoi occhioni puntati verso di me, sembrano ancora più grandi del solito.
Mi affretto a distogliere lo sguardo. -Ero solo sovrappensiero...- borbotto a mezza voce, sento le guance farsi più calde, merda.
I suoi occhi sono ancora puntati su di me come se volesse chiedermi qualcosa, devo cambiare argomento in fretta.
-Com'è andato l'allenamento?-
Il viso di Arion viene illuminato dall'ennesimo sorriso abbagliante.
-Benissimo! I ragazzi erano davvero carichi, avresti dovuto vederli!- racconta quasi saltellando. -E tu invece? Come sta Vlad?-
Sorrido. -Bene, migliora a vista d'occhio e lui è più determinato che mai a rimettere i piedi su un campo da calcio-
-Ne sono felice- mi sorride dolcemente.
È decisamente troppo per me.
Fortunatamente siamo arrivati al condominio dove vive Arion.
Lui mi lancia un'occhiata preoccupata, così gli faccio un cenno d'incoraggiamento con il capo e lui suona il campanello.
-Arrivo!- risponde una voce femminile dall'interno. Pochi attimi dopo apre una giovane donna dai corti capelli verde scuro, che ci osserva per qualche attimo prima di spalancare la bocca. -Victor... e Arion?? Ma... Cosa ti è successo??-
Lui diventa rossissimo. -Ecco... Vedi zia... il fatto è che...- inizia a balbettare completamente in imbarazzo, ma Silvia lo blocca subito.
-Coraggio, entrate, mi racconterete tutto davanti a una tazza di tè-
Arion ne sembra sollevato, così entriamo e ci accomodiamo in un piccolo salotto. Non appena Silvia ci mette davanti le tazze di tè fumante, lui inizia a raccontare e noi lo ascoltiamo in silenzio fino alla fine.
-Quindi mi stai dicendo che per un mese avrò una nipotina?- chiede Silvia emozionata.
-Certo che no!- si lamenta Arion. -Solo a scuola dovrò fare la parte della ragazza, a casa preferirei essere trattato come al solito...-
-Va bene, va bene- si arrende sua zia. -Però se mai avessi bisogno di qualche cosa, consigli, vestiti... Insomma non sentirti in imbarazzo e chiedimi pure qualsiasi cosa- lo rassicura con un sorriso.
Lui annuisce, a disagio. -Va bene..-
-È già così tardi... Victor che ne pensi di fermarti qui per sta notte? Non vorrei farti uscire da solo a quest'ora...- chiede Silvia rivolgendosi a me, dopo aver lanciato un'occhiata all'orologio.
Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva. -Non vorrei disturbare...- ribatto cercando di uscire da questa situazione imbarazzante.
Lei scuote la testa. -Nessun disturbo, inoltre ho preparato abbastanza cibo per un esercito- iniste con un largo sorriso.
Sospiro. -Se insiste...-
-Allora è deciso, ci penserò io ad avvisare casa tua- annuisce Silvia sorridendomi. -Tu vai pure a lavarti Arion, così poi mentre metto in tavola fai gli onori di casa per Victor- aggiunge rivolgendosi al nipote.
Arion si limita ad annuire per poi uscire dalla stanza, per qualche motivo sembra parecchio a disagio.
Subito dopo Silvia estrae il cellulare dalla tasca e me lo porge per inserire il numero. -Non trovi che Arion sia adorabile come ragazza?- mi chiede allegramente.
Tengo lo sguardo sul cellulare per non farle notare il mio imbarazzo. -Come al solito- mormoro senza darci troppo peso.
Il viso di Silvia si illumina. -Oh, questo significa che ti piaceva già da prima!-
Probabilmente ora il mio viso è diventato della stessa sfumatura della mia maglietta, ma che diavolo va a pensare questa donna?! -N-No, intendevo dire che è sempre lo stesso...- ribatto cercando di rimediare ma mi accorgo che mi trema la voce, merda.
Lei annuisce. -Capisco perfettamente-
Irritato le ripasso il cellulare, sperando che lasci cadere le questione. Per fortuna lei fa partire subito la chiamata e si porta il telefono all'orecchio.
-Salve, sono Silvia Woods- dice non appena le rispondono. -Sono la zia di Arion, un amico di Victor, è un problema se suo figlio passa la notte da noi? Non si preoccupi, nessun disturbo, davvero... Ok, certo, grazie mille, buona notte- conclude chiudendo la chiamata. -Per loro è ok- mi dice con un sorriso.
Annuisco, me l'aspettavo.
Poco dopo sento i passi di Arion che si avvicinano e non appena alzo lo sguardo verso di lui mi si secca la gola, indossa un paio di pantaloncini e una maglietta semplice che ora gli sta leggermente più larga di quanto probabilmente gli stesse prima, ma la cosa peggiore e la sagoma dei seni che si intravede sotto il tessuto sottile. Mi costringo a sollevare lo sguardo sui suoi capelli, che ora gli ricadono lisci e bagnati sulle spalle.
Silvia annuisce in segno di approvazione. -Stai proprio bene-
Arion non ne sembra troppo sicuro, però annuisce a sua volta per poi rivolgersi a me. -V-Vieni con me...- mormora facendo un gesto con la mano.
Io mi alzo e lo seguo fuori dalla stanza e su per una rampa di scale, non riesco a staccare gli occhi dalla sua figura minuta. La scia di prufumo che emanano i suoi capelli mi fa venire voglia di accarezzarli... no Victor, a che cazzo stai pensando? Resta concentrato.
-Ecco qui..- dice lui aprendo la porta di quello che poi scopro essere il bagno. -Ti ho già preparato alcuni miei vestiti, spero ti vadano bene...- mormora imbarazzato, guardandomi come in attesa di una risposta.
Così annuisco. -Va bene, grazie-
Lui mi sorride appena. -Fai pure come se fossi a casa tua- dice prima di chiudere la porta.
Io mi lancio una breve occhiata intorno, è un bagno piccolo e ordinato. Guardo i vestiti che mi ha lasciato Arion: un paio pantaloni della tuta neri, boxer del medesimo colore e una t-shirt viola. Sorrido, non ce lo vedo Arion a vestirsi di viola, sembra quasi che l'abbia presa apposta per me... Scuoto la testa, che idea ridicola.
Mi spoglio e mi lavo velocemente.
Quando ritorno di sotto Silvia e Arion stanno preparando la tavola.
-Spero che la mia cucina ti piaccia- mi dice Silvia.
Passo lo sguardo sulle portate ordinatamente disposte sul tavolo, sembra tutto delizioso.
-Sedetevi pure, il tuo posto è quello Victor- prosegue lei indicandomi una sedia.
Ubbidisco, mentre Arion si siede di fronte a me, sembra che stia facendo di tutto per evitare il mio sguardo. Mi passo una mano tra i capelli bagnati per tirarli indietro, ma soprattutto per dissimulare il mio disagio.
Silvia si siede a capotavola, alla mia sinistra. -Forza, servitevi pure senza complimenti-
-Grazie zia, buon appetito- le sorride Arion.
-Buon appetito- mormoro anch'io prima di iniziare a mangiare, è davvero buono.

KyouTen - Mixi Max??Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora