Capitolo 3

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Pov Arion

Raccontare tutta la storia a zia Silvia e Victor è più difficile del previsto, mi sento davvero a disagio sia per via del mio corpo che per la mia voce. Alla fine però riesco a spiegare tutto senza morire di imbarazzo.
-Quindi mi stai dicendo che per un mese avrò una nipotina?- mi chiede la zia, sembra fin troppo contenta per i miei gusti.
-Certo che no!- sbotto irritato. -Solo a scuola dovrò fare la parte della ragazza, a casa preferirei essere trattato come al solito...-
-Va bene, va bene- mormora lei. -Però se mai avessi bisogno di qualche cosa, consigli, vestiti... Insomma non sentirti in imbarazzo e chiedimi pure qualsiasi cosa- aggiunge con un sorriso.
Come potrei non sentirmi in imbarazzo? Mi costringo ad annuire con un sospiro. -Va bene..-
-È già così tardi... Victor che ne pensi di fermarti qui per sta notte? Non vorrei farti uscire da solo a quest'ora...- chiede la zia rivolgendosi a Victor, dopo aver lanciato un'occhiata all'orologio.
Trasalisco. Che cosa?! D-Dovrò passare la notte con lui??
Noto che Victor serra la mascella. -Non vorrei disturbare...- dice serio, ho l'impressione che vorrebbe essere ovunque tranne che qui, l'idea mi rende stranamente triste.
Lei scuote la testa. -Nessun disturbo, inoltre ho preparato abbastanza cibo per un esercito- insiste con un largo sorriso.
-Se insiste...- sospira Victor.
-Allora è deciso, ci penserò io ad avvisare casta tua- annuisce la zia sorridendo. -Tu vai pure a lavarti Arion, così poi mentre metto in tavola fai gli onori di casa per Victor- aggiunge rivolgendosi a me.
Mi sembra di aver appena ricevuto una secchiata d'acqua gelida addosso, mi ero completamente dimenticato che dovrò... spogliarmi... Lancio una breve occhiata al mio corpo prima di annuire e dirigermi verso il bagno, ho la gola completamente asciutta.
Passo per la mia stanza per prendere alcuni vestiti da casa, in effetti devo anche vedere cosa prestare a Victor. Il mio sguardo si sposta automaticamente su quella maglietta riposta in fondo al cassetto, l'ho presa diverso tempo fa ma non l'ho mai indossata, non è proprio il mio genere... Allora perché l'ho presa? La risposta si fa subito strada nella mia mente, stirandomi le labbra in un sorriso.
Una volta presi i vestiti mi dirigo in bagno, mi posiziono davanti allo specchio e faccio un respiro profondo. Finalmente ho un po' di tempo da solo... Studio il mio viso allo specchio, passandomi le mani tra i capelli e tirandoli indietro. Accidenti, sono proprio una ragazza!
Lentamente inizio a sbottonarmi la camicia, per poi appenderla. Avvicino le mani all'orlo della canottiera per sfilarla, ma mi tremano le mani, riesco a intravedere il mio "petto" in trasparenza...
"No! Non ci riesco!"
Alzo la testa di scatto serrando le palpebre. È troppo imbarazzante, non posso guardare... Così la sollevo lentamente, ma il tessuto che mi solletica i seni mi fa venire i brividi. Mi fermo un attimo prima di decidemi a sfilarmela del tutto, lasciandola cadere ai miei piedi.
Tutto sommato non è così male, se non guardo non noto nemmeno la differenza. E ora la gonna...
Porto le dita fino alla cintura della gonna, seguendola per cercare l'apertura, fino a che il mio braccio sfiora il mio seno, facendomi trasalire.
"Dannazione, semplice un accidenti!"
Ormai sto tremando da capo a piedi per la tensione. Faccio un altro respiro profondo per poi riprovarci, questa volta tenendo le braccia ben distanti dal petto.
Finalmente sia la gonna che le mutande sono ai miei piedi...
...
E ora..?
"Ragiona Arion, dovrai convivere con questa situazione per un mese, non potrai fare così ogni giorno, devi farti coraggio..."
Faccio l'ennesimo respiro profondo, i capelli mi solleticano la schiena facendomi venire i brividi.
"Ok, uno... due... tre..."
Lentamente apro prima un'occhio e poi l'altro, ma devo subito tapparmi la bocca con entrambe le mani per non urlare. Lo specchio è abbastanza grande da permettermi di vedere il seno.
"Oddio... Ma sono davvero io quella?!"
Sento che potrei avere una crisi di nervi da un momento all'altro...
"No, devo stare calmo, andrà tutto bene..."
Piano tolgo le mani dal mio viso e abbasso lo sguardo per osservarmi meglio, sento il viso in fiamme.
"Ma perché proprio a me?!?!"
Non resisto un secondo di più e torno a guardare verso l'alto, meglio se mi sbrigo a lavarmi così potrò rivestirmi.
Apro il getto dell'acqua e mi ci infilo sotto non appena arriva l'acqua calda, la familiare sensazione dell'acqua che mi scorre lungo il corpo mi fa sentire un po' meglio, forse non sarà poi così male.
Mi lavo prima i capelli, cercando di metterci maggiore cura del solito, devo ammettere che è piuttosto rilassante.
E ora è il turno del corpo... tenendo gli occhi ben serrati prendo la spugna impregnata di docciaschiuma e inizio dalle braccia e le spalle, trattengo il fiato e con un gesto veloce mi do una passata al seno, è così... morbido... accidenti!
Proseguo lavandomi il resto del corpo, lasciando per ultima la zona tra le gambe... e mi blocco.
"Come faccio... COME FACCIO??"
Mi ritrovo nuovamente a trattenere il fiato, mentre con mano tremante avvicino la spugna al corpo, appoggiandola appena sotto l'ombelico.
"Posso farcela... Andrà tutto bene..."
Velocemente sposto la spugna verso il basso, infilandomela tra le gambe e... un brivido mi percorre tutto il corpo facendomi sobbalzare. Improvvisamente mi scivola un piede e mentre mi affretto ad aggrapparmi al muro per non cadere mi sfugge un urletto di sorpresa, che mi fa andare di traverso diversa acqua calda e shampoo.
Mi rendo conto di aver aperto gli occhi solo alla vista del mio corpo nudo e insaponato, questa volta non riesco a trattenermi e lancio uno strillo acuto.
Sarà davvero un lungo mese...

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