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Sono al cinema all'aperto con Jake e Lucy, Lucy è la mia migliore amica, la festa si terrà da lei, siamo sul retro della jeep e mangiamo popcorn coperti da una coperta calda.
"Questo film fa schifo" Dice Lucy divertita.
"Concordo, Jake fai schifo a scegliere i film" Dico divertita.
"Ehi! La prossima volta lo scegliete voi e vedremo se sarete meglio" dice divertito.
"Lo saremo sicuramente, siamo donne"
"Si certo" Dice alzando gli occhi al cielo.
Sorrido e guardiamo il film fino alla fine.
"Beh grazie per la serata" Dico divertita dopo aver bevuto un milkshake, salutiamo Lucy e vado alla roulotte a piedi accompagnata da Jake.
"Oggi sei andata sulla spiaggia vero?" Dice dolcemente.
"Si..."
"Hai avuto di nuovo quella sensazione?"
"Ho salvato delle persone, seguendo quella sensazione" Dico dolcemente "stavano annegando e io sapevo esattamente dove si trovavano"
"Come può essere possibile?" Dice confuso.
"Non lo so ma sono andata dove credevo che fosse la nave e l'ho trovata"
Sento l'urlo di un aquila, alzo lo sguardo di scatto e vedo l'arpia di questo pomeriggio, spalanco gli occhi bloccandomi.
"Jake" Dico afferrandogli un polso, alza lo sguardo.
"Cos'è quel coso?" Dice spalancando gli occhi.
L'arpia apre le ali e si butta verso di noi, tiro Jake e cominciamo a correre.
"Come ha fatto a trovarmi?" Dico correndo, saltiamo scavalcando un albero caduto.
"Ti cercava?" Dice Jake scioccato.
"Non lo so! Ma stamattina mi ha attaccata"
"Com'è possibile che esistano le arpie? È mitologia"
"A quanto pare non lo sono" Dico divertita continuando a correre.
"Sto impazzendo" Dice ridendo.
"Dividiamoci" Dico sorridendo "ci vediamo in spiaggia"
"Va bene"
"Vai!" Ci dividiamo davanti ad un grande albero e l'arpia ci finisce contro, scoppio a ridere e corro ancora fino a perdere fiato, semino l'arpia e vado in spiaggia, mi nascondo e la vedo volare alla ricerca delle prede che ha perso, Jake mi raggiunge nascondendosi.
"Stai bene?" Dice guardandomi.
"Si tu?"
"Alla grande"
L'arpia si arrende e se ne va, sospiro e mi rilasso sedendomi.
"Cosa voleva secondo te?" Dice guardando il mare che ormai non si distingue più dal cielo.
"Non lo so, credo di aver invaso il suo territorio" Dico sospirando "ho incontrato un bambino oggi, è silenzioso ma gentile, ha trovato un quadrifoglio e me lo ha regalato" appoggio la testa alla spalla di Jake "mi ha stretto la mano in venti modi diversi"
"Il gioco che facevamo da bambini" Dice sorridendo.
"Gli è piaciuto, suo fratello ha detto che odia essere toccato ma mi ha stretto la mano di sua iniziativa e mi ha portata al covo dell'arpia, un orfanotrofio in periferia"
"Orfanotrofio?" Dice confuso.
"Ti ci porto di nascosto domani, neanche io sapevo che esistesse"
"Hai voglia di fare un bagno?"
"Andiamo" ci togliamo i vestiti rimanendo in intimo, ci buttiamo in acqua e giochiamo divertiti come due bambini.
Usciamo e ci sediamo nuovamente e mi sdraio rilassandomi.
"Adoro nuotare" Dico rilassata "mi rilassa e mi calma"
Jake sorride e restiamo in silenzio guardando le stelle, restiamo sulla spiaggia fino alle due e poi torniamo a casa.
Mi butto sul letto addormentandomi in pochi secondi.

La mattina mi sveglio tranquilla, mi stiracchio e mi giro aprendo appena gli occhi.
Urlo mettendomi seduta appena vedo Tyler osservarmi in silenzio.
"Tyler!" Dico scioccata con una mano al petto, mi guarda e sorride appena.
"Ehi piccola tutto bene?" Dice Giorge salendo.
"Si...mi sono solo spaventata" Dico sospirando.
"Voleva svegliarti" Dice sorridendo.
"Me ne sono accorta" mi alzo lentamente passandomi una mano tra i capelli, mi rilasso e sorrido a Tyler, gli scompiglio i capelli sorridendo "stai bene?"
Annuisce e sorrido gentilmente, vado in bagno e mi faccio una doccia vestendomi, quando esco lo vedo rannicchiato sul mio letto mentre abbraccia il mio cuscino, mi guarda e sorrido.
"È comodo vero?"
Annuisce e io guardo nel frigo "ho fame..."
Prendo un pezzo di torta e la metto su un piattino, comincio a mangiare "vuoi?"
Gli do una forchetta e la mangiamo insieme, usciamo dalla roulotte e vedo Logan parlare con Giorge.
"Ehi" Dico sorridendo.
"Ehi, stai bene?"
"Un po' di paura ma si sto bene" Dico sorridendo.
"A volte Tyler fa così, sono i lati negativi del suo silenzio"
"Va bene lo stesso" scompiglio i capelli di Tyler e sorride fissando un punto indefinito.
"Si fa toccare ancora" Dice Logan sorpreso, sorrido.
"Già, comunque volevo dirti che ieri ho rivisto quell'aquila" Dico guardandolo "ero con Jake e ci ha attaccati"
Sento qualcuno fischiettare è un motore avvicinarsi, Jake parcheggia poco distante da noi e salta giù dalla macchina.
"Ehi bella gente!" Dice sorridendo, si presenta a Logan e poi mi da un bacio sulla guancia "ciao bella donna"
"Ciao bel ragazzo"
"Oh un piccolo pirata, ciao bambino, come ti chiami?"
Tyler non risponde "si chiama Tyler e non ama essere toccato quindi non ti stringerà la mano"
"D'accordo Tyler, non parli immagino" Dice sorridendo e guardandolo "fa niente possiamo capirti in tanti modi, per esempio con i genti o se ci scrivi qualcosa, ci capiremo sicuramente"
Tyler incontra il suo sguardo e lo fissa attento, Jake sorride a trentadue denti felice come un bambino per aver catturato alla sua attenzione.
"Bene Tyler, ti va una ciambella? Ne ho portate dieci questa mattina" prende una scatola dalla macchina e sorride divertito.
Ne prendiamo una ciascuno e sorrido divertita guardando Jake mentre prova ad interagire con Tyler che non risponde limitandosi ad osservarlo.
"Non ti arrendi mai eh ragazzo?" Dice Giorge divertito dal suo continuo provare.
"È testardo Giorge lo sai" Dico divertita.
"Proprio come te" Dice sospirando e scompigliandomi i capelli, sorrido divertita.
Guardo il bambino "ha reagito!" Urla Jake sorridendo "sono un grande oh mio Dio! Tu hai reagito!" Lo abbraccia ma lo lascia subito "scusa scusa"
Il bambino ride e Logan si siede scioccato, degli uccellini si avvicinano e cinguettano felici giocando.
Sorrido teneramente, li osservo e mi rilasso tranquilla restando ferma.
"Sta cominciando la primavera" Dice Giorge sorridendo.
"La tua stagione preferita" Dice Jake sorridendo.
Il profumo di primavera nel vento mi riempie i polmoni, sorrido dolcemente.
"Eh si sta iniziando"
Un vento fresco mi accarezza il corpo e chiudo gli occhi rilassata.
Li riapro di scatto "un'altra nave" Dico spalancando gli occhi, l'immagine si forma nella mia mente, una donna implora aiuto tenendo il suo neonato tra le braccia.
"Dove?" Dice Giorge serio.
"A est, a 27 chilometri dal molo 32" Dico seria "devo andare" mi alzo e corro verso la spiaggia seguita da Jake, Logan e Tyler.
Metto la felpa e la bandana, tiro il motoscafo e salgo con i tre al seguito, parto a tutta velocità.
La mia testa sembra esplodere mentre sento le urla della donna.
"Resisti" Dico dolcemente, arrivo al posto e la vedo affondare esausta "no!" Corro davanti a lei e la afferro con una mano, la tiro sulla barca ma il bambino le scivola dalle braccia.
Jake aiuta la donna e io salto in acqua aiutando diversi bambini e alcuni genitori che probabilmente avevano deciso di fare una gita in barca.
Salgo e li guardo attenta, guardo il mare "stai bene?" Dice Jake dolcemente, annuisco, anche lui ha il viso coperto così come Logan e Tyler, un ragazzo mi guarda attento, incontro il suo sguardo, i suoi occhi sono azzurri come il mare e i capelli neri come gli abissi più profondi.
Ha qualcosa di strano, qualcosa di familiare.
"Amelia" Dice Jake confuso.
"Sto bene andiamo, non c'è più nessuno" Dico seria.
Annuisce e andiamo a riva, chiamiamo delle ambulanze e lasciamo tutti nelle loro mani, corriamo nel bosco allontanandoci.
"Li hai salvati" Dice Logan guardandomi "come facevi a sapere che erano esattamente in quel punto"
"Lo sapevo e basta" apro una cartina sul tavolo e segno il punto esatto.
Guardo i punti degli ultimi affondamenti e con una matita traccio una linea unendoli in ordine di tempo.
"Una spirale" Dice Jake guardandolo.
"È come un vortice, ogni giorno prende una nave diversa e la affonda, nelle ultime due settimane sono nove le navi affondate, alcune vanno a fuoco, altre presentano avarie al motore, altre ancora riportano danni anche senza la presenza di scogli"
"È strano" Dice Logan serio, Tyler osserva la spirale attento "Tyler ha fatto lo stesso disegno questa mattina, prima di portarmi da te"
Lo guardo confusa "tu sai cos'è?" Mi abbasso davanti a Tyler "sai cosa sta causando questi disastri?"
Annuisce e prende un quaderno "315" leggo mentre scrive questo numero più volte.
"Seguiamo i numeri"
Saliamo in macchina con Jake e individuo sulla mappa delle coordinate, arriviamo all'ospedale S. Agnes, un piccolo ospedale locale dove sicuramente sono ricoverati coloro che ho salvato.
Tyler va dentro e noi lo seguiamo, entra nel reparto del pronto soccorso.
"Signori posso aiutarvi?" Dice un infermiera.
"Si, non mi sento molto bene, mi sono svegliata con un forte mal di stomaco e mi vengono spesso delle fitte che mi lasciano senza fiato, non so più che fare" Dice Jake gentilmente.
"D'accordo mi segua" obbedisce con Logan.
"Ecco ci sono delle macchiette per prendere qualcosa da bere?" Dico gentilmente.
"Si da quella parte"
"Grazie mille, andiamo Tyler" se ne vanno e io seguo Tyler, mi porta davanti ad un lettino dove si trova un ragazzo dagli occhi blu come il mare, mi blocco vedendolo, Tyler lo fissa e il ragazzo alza lo sguardo su di noi.
"Tu..." Dice sorpreso.
Un brivido mi percorre la schiena.
"Andiamo Tyler" Dico facendo un passo indietro, il mio occhio ricade sul numero del suo letto '315'
Mi allontano seguita da Tyler, mi blocco vedendo la donna con il neonato che ho salvato prima, piange mentre un uomo la stringe tra le braccia.
Resto ferma e sorrido con dolcezza.
"Andiamo" recuperiamo i due ragazzi e ce ne andiamo, apriamo la macchina e Tyler si ferma guardando la porta del pronto soccorso.
Mi fermo e vedo il ragazzo di prima uscire.
"Ehi tu! Aspetta!" Dice alzando una mano.
Corre da noi e riprende fiato appena si ferma "come ti chiami?"
"Amelia" Dico seria "Amelia Armstrong"
"Io sono William Norman" Dice serio "perché sei venuta a cercarmi"
"Non ti stavo cercando" Dico seria "Tyler mi ha portato da te" indico con la testa il bambino che lo guarda.
"Per quale motivo?" Dice guardandomi negli occhi, sembra quasi disperato.
Logan lo guarda "perché tu sei speciale, e lo sai" Dice serio.
Lo sguardo di William scatta su Logan "cosa? Non so di cosa tu stia parlando"
"Hai il potere di governare l'acqua, i tuoi sentimenti modificano le maree" Dice serio "quando sei arrabbiato il mare si agita, quando sei felice è una tavola e quando fai surf le onde si alzano per te, a tuo piacimento"
"Come lo sai?" Dice serio.
"Perché io sono il figlio di Ebe, dea della gioventù ho il potere di curare le ferite e di controllare le emozioni altrui" Dice divertito.
"Come posso crederti?"
"Hai una ferita?" Gli mostra il braccio, Logan passa una mano sul taglio e questo sparisce, lo guardo sorpresa.
"Incredibile" Dice Jake scioccato.
"Siamo Dei signori, non stavo scherzando" Dice Logan ridendo.
"Si certo tiratela meno figlio di Ebe, fino ad ora non ti ho ancora visto salvare il mondo" Dico dandogli una pacca sul petto.
"Io seguo Tyler se c'è bisogno di fare l'eroe non mi tiro indietro, se non ce n'è bisogno non do nell'occhio" Dice divertito "è semplice"
"Povero Tyler hai un ragazzo limitato al tuo fianco" Dico gentilmente dandogli un bacio sulla fronte.
Ridacchia e io sorrido divertita "William che tu sia il figlio di Poseidone o chiunque tu sia se Tyler ci ha portati a te c'è un motivo, il tutto ora sta a scoprire qual è, credo che lo scopriremo davanti ad un bel caffè, ti unisci a noi?"
"Si" entriamo in macchina e mi metto sul retro del pick up con Tyler.
"Ehi, la senti" Dico gentilmente respirando profondamente il profumo di primavera "sai quando ero piccola andavo in una distesa di fuori enorme, era immensa e in primavera cominciavano a sbocciare i fiori, era incredibile, il loro profumo era fortissimo e aveva il potere di calmarmi, vado ancora lì, magari ti ci porto un giorno che ne dici?"
Sorride e mi stringe una mano guardandomi, stringo la sua e appoggio la testa al pick-up respirando profondamente.
Arriviamo al bar e resto ferma ancora qualche secondo.
"Ehi bellezza siamo arrivati" Dice Jake sorridendo.
"Resto qui" Dico rilassata, lo guardo e sorride.
"Ti offro un caffè"
"Andiamo in paradiso stasera?" Dico avvicinandomi a lui, mi prende per i fianchi e mi tira giù, mi fa volteggiare e mi da un bacio sulla guancia.
"Ti porto dove vuoi" Dice sorridendo.
"Vieni piccolo matematico" Dice porgendo una mano a Tyler, scende da solo ignorando la sua mano "oh okay, lo prendo come un no Jake faccio da solo"
Ridacchio "non ama essere toccato lo sai"
"Ma da te si fa toccare"
"Perché mi adora" Dico divertita "andiamo Ty"
Entriamo e ci sediamo ad un tavolo, ordiniamo e guardo Tyler che scrive ancora '135' sul suo quaderno, lo osservo attenta.
"Apollo" gli accarezzo la testa e mi guarda attento, sorrido gentilmente "sei il figlio di Apollo vero? Per questo ami la matematica e parli attraverso i numeri"
Sorride appena.
"Conosci la mitologia greca" Dice Logan guardandomi.
"Mi ha sempre affascinata così l'ho studiata profondamente" Dico rilassata, appoggio la schiena al divanetto "allora è ora di avere alcune risposte e tu mio caro figlio di Ebe le hai"
"Illuminami" Dice divertito, metto in bocca un pezzo di cheescake.
"Perché Tyler mi vuole? Perché io? Non percepisci niente di speciale o strano in me allora perché proprio io? Perché cerca di guidarmi?"
"Questo non lo so, è difficile a dirsi, a volte ciò che Tyler fa sembra senza senso e il senso lo si capisce solo alla fine, ma lui ti ha scelto perciò...immagino che tu abbia qualcosa di speciale, forse di collegato al mare, a ciò che sta accadendo a quelle navi, comunque ti porterò dal mio capo e vedremo cosa saprà dirci"
"Il tuo capo?" Dico alzando un sopracciglio "e chi sarebbe?"
"Indovina" Dice divertito.
"Zeus?" Dico divertita.
"Esattamente, sta riorganizzando gli dei, vogliono riprendersi l'Olimpo, gli appartiene e sono pronti a fare fuori i titani" Dice sorridendo.
Lo guardo come se avesse una seconda testa.
"Tu sei pazzo" Dice William divertito.
"Cosa?" Dice sorpreso.
"Quello che stai dicendo è così stupido che è impossibile anche solo pensarlo"
"Avete visto i miei poteri, non sono un trucco di magia, sono reali e anche gli dei lo sono"
"Capiscici Logan, è contro ogni logica" Dico gentilmente.
Ci guarda attento "va bene allora vi porterò dal mio capo" Dice serio "a lui crederete"

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