capitolo 1

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Sara

Un anno dopo...

Stasera mi sento stremata dal lavoro, è stata veramente una settimana di fuoco. Sto per rientrare in casa quando mi chiama Amanda
<<Tesoro stasera sei tutta mia, non ti azzardare a rifiutare perché dobbiamo festeggiare>>

Faccio una smorfia non mi va proprio di uscire e lei lo sa bene
<<Sentiamo cosa dovremmo festeggiare?>>.

Con tutto il suo entusiasmo mi risponde
<<Siamo state ingaggiate per il lavoro più importante, una delle più ricche famiglie ha richiesto i nostri servizi di wedding planner. Quindi non hai scuse preparati che sto passando a prenderti>>.

Sbuffo e riattacco la chiamata, entro in casa e vado verso il bagno mi sciacquo il viso.
Mi trascino fino all'armadio e poiché la mia voglia di uscire è minima opto per un abbigliamento casual e comodo.
Indosso un paio di leggins neri e ci abbino una maglia che arriva sotto il sedere di colore viola scuro, per finire il tutto indosso un paio di converse dal collo alto nere, i capelli li lascio sciolti e mossi. E voilà in un battibaleno sono pronta, anche perché non ho nessuna intenzione di truccarmi, non ho voglia di perdere tempo prima di andare a letto.

Sto per sedermi sul divano per rilassarmi, ma i miei piani vengono stravolti dal campanello che suona incessantemente. Apro la porta e ritrovo Amanda in tutto il suo splendore, ha i capelli castani lasciati liberi, i suoi occhi marroni messi in risalto da un po' di elyner, indossa uno scamiciato nero e grigio con un paio di decoltè nere.
Mi offre uno dei suoi sorrisi migliori, poi mi guarda dalla testa ai piedi fa una smorfia e dice
"Potevi metterti un po' più a tiro, una volta ogni tanto che usciamo".

Le faccio la linguaccia rispondendo
"Ringrazia il fatto che non ti dia buca, andiamo prima che cambi idea".

Sorride
"certo, certo voglio portarti fuori città, in un nuovo locale".

Annuisco e ci mettiamo in macchina, arriviamo in un locale moderno. Paghiamo l'entrata e ci offrono un coktail in omaggio con l'ingresso. Lo provo ed è veramente buono al gusto di cocco e menta, Amanda si butta in pista a ballare mentre io cerco un tavolo libero, ma per mia sfortuna sono tutti occupati. Così vado a sedermi al bancone con il mio coktail in mano, devo dire che lo trovo veramente buono.
Improvvisamente un energumero che puzza di alcool mi si avvicina e inizia a importunarmi.
Lo intimorisco di lasciarmi stare, ma non sembra voglia collaborare anzi mi prende da un braccio come a volermi trascinare. Chiudo gli occhi spaventa da questo tizio, quando q gli occhi. Un ragazzo gli tiene il polso e lo istiga
" ti ha detto che vuole lasciata in pace".

Lo guarda di traverso mentre gli parla e nonostante sia molto meno robusto del suo interlocutore, riesce a incutere paura nell'energumero. Di fatti si allontana massaggiando il punto dove gli ha fatto pressione il mio salvatore se così lo vogliamo chiamare. Si volta verso di me e mi chiede "tutto bene?".

Ha i capelli biondi spettinati che gli danno un aria veramente sexy, e al posto degli occhi a due gemme. Lo fisso senza riuscire a proferire parola mi limito ad annuire, lui fa un sorriso e dice "non dovresti stare da sola in un posto come questo".

Io riprendo l'uso della parola e gli rispondo "non sono sola, li in pista c'è la mia amica", mi volto e la trovo avvinghiata a un ragazzo che lo sta baciando appassionatamente.
Sorrido e dico "come non detto", indicando Amanda.

Lui ribatte "stai attenta ok?".

Sta per andarsene quando non so perché lo fermo "ti posso offrire un drink, così da ringraziarti?".
Lui accetta e si siede accanto a me beviamo i nostri cocktail e parliamo, oltre che un bel ragazzo è anche simpatico.

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I raggi del sole che entrano dalla finestra mi fanno svegliare, anche se avrei preferito dormire ancora, ho un mal di testa allucinante, ieri sera devo aver bevuto più del dovuto. Apro gli occhi lentamente per poi spalancarli di colpo non appena mi rendo conto di non essere a casa mia, accanto a me che ancora dorme c'è il ragazzo con cui ho bevuto ieri in quel locale, sinceramente non ricordo il suo nome. Mi alzo molto lentamente dal letto e recupero la mia roba, prestando attenzione a non farlo svegliare, e scappo da quella casa come fossi una ladra. Mi sento uno schifo per essere stata a letto con uno sconosciuto, ma per fortuna non lo vedrò più, chiamo Amanda per capire che fine abbia fatto lei.
Squilla a vuoto così decido di lasciar perdere, quando si sveglierà sicuramente mi saprà delucidare su ciò che è successo ieri sera, prendo un taxi e ritorno a casa almeno laverò via l'odore di questa notte brava.

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