My hero.

Capitolo 8.

‘Mor, quanto ti manca?’

‘Che ore sono?’

’19:50’

‘Ho finito.’

‘Bene allora andiamo, tuo fratello viene?’

‘Si.’

Mentre ci dirigiamo al parcheggio chiamo Liam.

‘Fratellino.’

‘Che ti serve?’

‘Ci sono due amici a cena.’

‘Pizza?’

Mi giro verso Mor ‘Pizza?’

‘Si grazie.’

‘Come la prendi? E tuo fratello?’

‘Io con le patate e J sicuramente la vuole uguale.’

‘Liam. Allora, 3 con le patate… fritte.’ Dico guardando la bella ragazza e lei annuisce.

‘A dopo sorellina.’

Dovrei dirglielo chi sta venendo a cena, ma non importa.

‘Morgan, per cosa sta J?’

‘Jawaad.’

‘Figo anche io e Liam abbiamo un secondo nome.’

‘Posso saperli?’

‘Rosalynne Jennifer Payne e Liam James Payne. Siam fighi.’ Dico sorridendo.

Arrivo alla macchina e infilo la mano dietro al parafanghi della ruota posteriore, dovrebbe essere la destr.. ‘trovate’  Sorrido sventolandole.

Entriamo in macchina e partiamo.

‘Quanto dista?’

’20 minuti, ma le vale la pena, è tutta nostra.’

Accendo la musica.

‘Mor, fruga nella mia borsa, ci sono le sigarette, me la passeresti una?’

‘Certo.’ Dice prendendo la mia borsa, fruga, fruga per 5 minuti.

‘Ehm, non ci sono.’

‘Sicura?’ dico innervosendomi.

‘Si..’

‘Cazzo devo averle lasciate da Luke.’ Dico sbattendo la mano sul volante.

‘Te la offro io se vuoi.’ Dice sporgendomi una sigaretta.

‘Ti ringrazio.’ Dico pigiando sull’accendi-sigari dell’auto per poi portarlo alla sigaretta.

‘Luke è il tu ragazzo?’

‘No, è solo un amico.’

‘Uh.’ Dice sorridendo. ‘meglio.’

‘Perché?’ dico ridendo. ‘Aspetta non dirmelo.’

Dico scendendo al tabacchino. ‘Ti serve qualcosa?’

‘No grazie.’ Sorride.

‘Marlboro da venti.’ Dico buttando la cifra esatta sul vassoio.

‘Grazie.’ Dico mettendole in borsa.

‘Ros.’

‘Niall ho da fare.’ Faccio un sorriso falso e mi dirigo alla porta.

‘Sai fare di meglio.’

‘Lo so.’ Gli faccio l’occhiolino ed esco.

‘Tieni questa è tua.’ Dico porgendogli una sigaretta.

‘Anche Zayn fuma Marlboro.’ Dice prendendola e accendendola.

Penso per qualche secondo al fratello della ragazza al mio fianco.

‘E’ fidanzato?’ dico prima ancora di pensare alle mie parole.