Capitolo 14.

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‘Fammi scendere.’ Dico ridendo.
‘No.’ Ride mentre io continuio a sgambettare e agitare le braccia.
‘Dai Zayn.’ Rido sconfitta.
‘Va bene.’ Dice lasciandomi cadere sul divano. Mi guarda tenendo gli occhi fissi sulle mie labbra tirandosi il labbro inferiore tra i denti.

‘Baciami.’ Sussurro.

Mi bacia tenendomi una mano sul collo mentre cerca disperatamente di tenersi al divano. Attorciglio le braccia al suo collo mentre le stronze piantano la tenda nella mia pancia. Mi stacco immediatamente e striscio sa sotto lui.

‘Che succede?’ sorride.
‘Niente.. è.. che. Devo andare in bagno.’ Corro in bagno e mi lavo la faccia, facendo colare tutto il mascara, come una stupida. Mi sistemo e torno in salone passandogli davanti e andando in terrazzo. Prima che possa attraversare la porta finestra, mi afferra un braccio facendomi girare e mi appoggia ad essa guardandomi fisso negli occhi.

‘Quale è il problema?’ mi chiede con voce bassa.
‘Nessuno.’
‘Allora perché cerchi di scappare da me?’
‘Non lo sto facendo.’ Mento.
‘Come no.’ Dice alzando un sopracciglio.
‘Zayn, io non voglio provare sentimenti.’
‘L’apatia non piace a nessuno Rox.’
‘A me si. Non voglio relazioni.’
‘Allora continuiamo così, permettimi di stare nella tua vita.’ Sussurra l’ultima frase per poi iniziare a baciarmi il collo. ‘Me lo permetterai Rosalynne? Mi permetterai di dimostrarti che io sono diverso?’ annuisco incredula per poi iniziare a baciarlo. Sto giocando con il fuoco e lo so benissimo, so che andrà male, per questo io non ho relazioni. Niall è stata l’eccezione e guarda com’è finita. Lui non è Niall. Aggiunge il mio subconscio. Scaccio il pensiero e continuo a baciarlo tenendo la sua maglia bianca in due pugni.

‘Zayn.’ Dico ansimando.
‘Si?’ dice per poi baciarmi sul collo.
‘Sai che noi non saremo mai più di questo?’
‘Ti farò cambiare idea.’ Dice per poi infilare la lingua tra le mie labbra.

Ad interrompere tutto è la vibrazione\suoneria del mio telefono.
Mentre continuo a baciarlo prendo il telefono e guardo chi è.
*Ashton* sono indecisa se rispondere o meno, forse è meglio di si.

‘Zayn, scusami.’ Dico alzandomi e andando in veranda.

‘Ash.’ Dico sorridendo.
‘Rosalynne.’ Posso immaginare perfettamente il suo sorriso.
‘Mio fratello mi ha detto che hai chiamato.’
‘Già, non ha voluto passarmi te.’
‘Fa il geloso, dice che solo l’idea che io e te ci siamo baciati lo fa vomitare.’
‘Questo perché non sa il resto.’ Ride.
‘Già.’
‘Come va la vita? Come va con Niall?’Lo immagino stringere le labbra solo a pronunciare quel nome.
‘Ehm, Liam non te l’ha detto, vero?’
‘Detto cosa?’
‘Io e Niall ci siamo lasciati.’
‘Quando?’ sembra più sorpreso di quanto potessi immaginarmi.
‘6 mesi fa.’
‘Potevi dirmelo tu eh.’ Sembra deluso.
‘Non credevo t’importasse.’
‘E’ come se fossi l tuo secondo fratello maggiore, certo che m’importa.’ Rido.
‘I fratelli non si scopano le sorelle.’ Dico ridendo.
‘Già, allora dovrò definirti in un altro modo.’ Ride.
‘Come?’
‘Ancora non lo so.’
‘Ash, devo andare.’ Rido.
‘C’è un ragazzo da te vero?’ non riesco a decifrare il sentimento nella sua voce.
‘Già.’ Rido.
‘Non dire a Liam che ti ho chiamato, mi ammazzerebbe.’ Ride e io con lui.
‘Promesso.’ Gli mando un bacio e chiudo.

Rientro dentro e Zayn mi fissa.

‘Che c’è?’ dico ridendo.

Non risponde. Gli sventolo una mano davanti alla faccia.

‘Zayn.’
‘Si?’
‘Che hai? Perché mi fissavi?’
‘Niente.’
‘Che vuol dire niente?’
‘Niente.’ Dice guardandomi le labbra.
‘Zayn.’
‘Si?’
‘Se vuoi baciarmi fallo.’ Mi bacia subito dopo che dalla mia bocca sono uscite le parole che lui sembrava aspettare. È un bacio lungo e passionale, avvicino i nostri fianchi e lui fa un verso di approvazioni per poi sollevarmi e appoggiarmi al muro affianco alla porta finestra, attorciglio le gambe alla sua vita portandolo più vicino mentre tengo la sua maglia in una mano e l’altra sul suo collo tatuato, tiene le mani sul mio sedere.

‘Che ne dici di un drink?’
‘Forse è meglio.’ Ride.

Corro in cucina e preparo un’altra vodka alla ciliegia, ma questa volta metto praticamente solo vodka ma a lui sembra piacere.

5 drink più tardi è l’una e mezza, io sto ridendo a ogni storia che Zayn mi racconta del suo vecchio liceo e non riesco quasi a respirare, mentre lui sembra reggere meglio di me.

‘Ne vuoi un altro?’ dico mostrando il bicchiere.
‘Poi non rispondo di me stesso.’ Dice sorridendo in modo malizioso.
‘E qual è il problema?’ faccio una smorfia e gli riempio il bicchiere.

Beviamo in silenzio lanciandoci sguardi maliziosi, è una stronzata. Dice la vocina dentro di me che credevo di aver annegato 3 drink fa.

Poggia il bicchiere nel lavandino ed io faccio lo stesso per poi sedermi di fronte a lui sull’isola della cucina. Lo guardo tirandomi il labret tra i denti cercando ti mantenere un minimo di contegno ma l’alcol mi parla e non dice cose caste.

Nota autrice:
Lo so, sono una stronza ritardataria.
Mi dispiace, ecco a voi il capitolo.
Prometto di aggiornareogni settimata, ci proverò almeno.

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