Un rumore mi svegliò di soprassalto. Doveva essere notte fonda perchè il cielo era di un nero pece e la casa era immersa nel silenzio. Il rumore si ripetè e mi resi conto che qualcuno stava bussano con impeto alla porta chiamando a gran voce mio padre. Mi alzai di scatto e iniziai a scendere le scale con la camicia da notte che mi sfiorava i piedi nudi. Arrivai giù proprio nel momento in cui mio padre apriva la porta.
"Monsieur Fauriel ci scusiamo per svegliarla di notte e senza preavviso"
Quello che aveva parlato era Louis Perrin, uno dei tanti pescatori della zona e al suo seguito c'erano altri tre uomini in piedi che ne stavano trasportando uno svenuto.
"Eravamo al largo e lo abbiamo trovato che galleggiava aggrappato ad un'asse di legno. Quando lo abbiamo tirato su ha farfugliato qualcosa e poi ha perso i sensi, è quasi mezzo morto ma respira ancora, non sapevamo dove portarlo" continuò così velocemente che sembrava stesse pronunciando uno scioglilingua.
Mio padre non si fece pregare, spalancò la porta e fece strada verso la cucina. "Mettetelo qui e fate piano" disse indicando il tavolo e i tre uomini fecero come gli era stato detto.
"Vivienne -disse in tono autoritario- vai in salotto e prendi la mia borsa, prendi anche degli stracci, delle forbici e una bottiglia di cognac dal mobiletto sotto il pendolo, fa' presto"
Feci tutto il più velocemente possibile e quando tornai di nuovo in cucina i tre uomini se ne erano andati, probabilmente su consiglio di mio padre che aveva pensato che, per quanto armati di buone intenzioni, sarebbero stati decisamente poco utili se non d'intralcio. Nel frattempo mia madre era in camera dei miei fratelli e stava cercando di calmare George che, spaventato dal baccano aveva iniziato a piangere.
Passai la bottiglia di liquore a mio padre che intanto aveva strappato la camicia del ragazzo rivelando uno scenario da spavento. C'era un taglio lungo circa cinque centimetri sul fianco destro che probabilmente si era infettato e una contusione che si poteva notare dal livido violaceo in corrispondenza della spalla sinistra. Il resto del corpo non era poi messo tanto meglio, aveva un taglio sullo zigomo destro e guardando il polpaccio sinistro si notava un punto del pantalone bagnato macchiato di sangue.
"Tu pulisci il taglio sul fianco, usa gli stracci per bloccare il sanguinamento e sterilizza la ferita, io vedrò cosa posso fare per la gamba. Sono i punti che mi preoccupano di più" disse mio padre mentre prendeva le forbici e iniziava a tagliare il tessuto.
Mi ci vollero tre stracci per bloccare il sanguinamento. Dopo averla sterilizzata con l'alcool avevo constatato che la ferita non doveva essere molto profonda e che fortunatamente al suo interno era priva di corpi estranei.
Erano le quattro quando finimmo e mio padre si congedò assicurandomi che il nostro amico straniero non si sarebbe svegliato prima della mattina seguente e che anzi, viste le sue condizioni, era probabile che dormisse per un paio di giorni.
Osservandolo rimasi colpita dalla particolarità del suo volto. Non poteva avere più di vent'anni anche se la folta e incolta barba corvina gli conferiva un'aura più adulta. Notai che aveva una cicatrice che gli spaccava il sopracciglio destro e un'altra che correva lungo il mento e giudicai che, chiunque fosse quell'uomo, non doveva avere molto amor proprio.
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When The Thunder Roars [Sospesa]
ChickLitAprile 1939. In un paesino francese sulle coste dell'Atlantico la vita di Vivienne scorre tranquilla finchè una notte alla sua porta non bussano dei pescatori che portano in braccio un ragazzo privo di sensi. Chi sia e da dove venga nessuno lo sa, m...