𝚄𝙽𝙾

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Il tenore della luce dei raggi del sole filtranti dalla mia ampia finestra, disturbano il mio sonno come ogni mattina.
Indosso la mia sottoveste di raso bianco, «Buon giorno signorina Griffen, pronta per indossare le sue vesti? Cosa sceglie oggi?» a volte non sopporto questo suo modo di parlare, così confidenziale.
«Prendete l'abito bordeaux Bianca» ordino, è uno dei miei abiti preferiti, idealizzato appositamente per me in Francia.

«Prendete l'abito bordeaux Bianca» ordino, è uno dei miei abiti preferiti, idealizzato appositamente per me in Francia

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Dopo aver finito la preparazione, mi dirigo al piano di sotto.
«Annabelle tesoro Ben svegliata»-«Grazie madre» prendo posto e faccio colazione, «Tuo padre tornerà stasera con un ospite per cui non andare a dormire presto, aspetteremo il loro ritorno e dopodiché potrai ritirarti nelle tue stanze», annuisco sospirando.
Finito il pasto vado nel giardino, mi siedo sulla poltrona di vimini e inizio a ricamare mentre l'odore delle mie amate lavante mi invade le narici.
Vedo una rondine posarsi leggere su di esse, finisco il ricamo, mi chino e L uccellino mi si poggia sul dito indice, entro nel cespuglio «ANNABELLE. sei una dama, non puoi startene in mezzo alla natura come un maschio, Bianca! Preparale un bagno che sia chiaro : la prossima volta che ti vedo qui farò potare le tue lavante dal giardiniere, chiaro?!»-«Si madre, con permesso», vado a fare un bagno caldo, la domestica canticchia mentre mi sciacqua le spalle
«Smettete di cantare sembrate una vecchia campana cigolante» la rimprovera mia madre prima di richiudere la porta.
Che donna perfida.
«Bianca, continuate non datele retta..»-«Ho terminato vostra altezza», mi veste, mi acconcia nuovamente, questa volta indosso un abito verde.
Sento la voce di mio padre, corro di sotto tenendo il vestito «Padre!» dico felice, mi stringe forte, lui è la mia forza, il mio eroe.
«Come sei bella figliola» sorrido, «Vi prego lord Harry, presentatemi questa bellissima creatura che i miei occhi stanno avendo la fortuna di ammirare», mi sento arrossire «Con piacere caro. Vi presto la mia unica figlia Annabelle» faccio una riverenza, «È un piacere milord»-«Lo è per me milady e fatemi un favore: chiamatemi semplicemente Fredrick» dice baciandomi il palmo della mano in modo galante.
È molto bello, slanciato e snello, con un sorriso capace di smuovere anche l'empireo.
«Raccontateci di voi, da dove venite, cosa fate?»-«In realtà non ho molto da raccontarvi signora, ho perso la mia famiglia in drastico incendio anni fa, sono cresciuto da solo, facevo l' orafo e vostro marito è stato il mio angelo custode», che vita, ma cosa può comprendere una persona con un esistenza tanto semplice quanto la mia..
«E voi? Milady?», lo guardo, «Ricamo, scrivo, leggo, studio, faccio tutto ciò che è in mio potere»-«Interessante»-«Quanti anni avete?»-«17»-«Avete una vita davanti»-«Anche voi suppongo»-«Supponete bene» sorrido cordialmente.
Finita la cena, mi viene sonno «Padre, madre: ho una sonnolenza tale che quando poggerò il capo sulla superficie del cuscino sarò lieta di cadere tra le braccia di Morfeo»-«Oh suvvia tesoro va a riposarti»-«Vi ringrazio, è stato un piacere conoscervi lord Frederick, mi ritiro nelle mie stanze, con permesso», mi spoglio, slego i lunghi capelli e mi accomodo sul mio grande letto, dove come immaginavo, cado in un sonno profondo.

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