L'amore oltre il tempo.

𝚀𝚄𝙰𝚃𝚃𝚁𝙾

Frederick:

Il tempo scorre in fretta, le stagioni compiono il loro ciclo, ma i miei sentimenti nei confronti di quella ragazza occhi color grano non mutano ma bensì aumentano.

𝓝𝓸𝓷 𝓻𝓲𝓮𝓼𝓬𝓸 𝓪 𝓷𝓸𝓷 𝓹𝓮𝓷𝓼𝓪𝓻𝓮 𝓪𝓵𝓵𝓮 𝓼𝓾𝓮 𝓵𝓪𝓫𝓫𝓻𝓪, 𝓶𝓪 𝓸𝓰𝓷𝓲 𝓿𝓸𝓵𝓽𝓪 𝓬𝓱𝓮 𝓼𝓲𝓪𝓶𝓸 𝓿𝓲𝓬𝓲𝓷𝓲, 𝓬𝓲𝓸' 𝓬𝓱𝓮 𝓻𝓮𝓪𝓵𝓶𝓮𝓷𝓽𝓮 𝓶𝓲 𝓭𝓲𝓼𝓽𝓻𝓪𝓮 𝓮' 𝓲𝓵 𝓫𝓪𝓽𝓽𝓲𝓽𝓸 𝓭𝓮𝓵 𝓼𝓾𝓸 𝓬𝓾𝓸𝓻𝓮: 𝓹𝓾𝓻𝓸.
𝓛𝓮𝓲 𝓼𝓲 𝓯𝓲𝓭𝓪 𝓭𝓲 𝓶𝓮, 𝓬𝓸𝓶𝓮 𝓷𝓮𝓶𝓶𝓮𝓷𝓸 𝓲𝓸 𝓻𝓲𝓾𝓼𝓬𝓲𝓻𝓮𝓲 𝓪 𝓯𝓪𝓻𝓮 𝓮 𝓺𝓾𝓮𝓼𝓽𝓪 𝓬𝓸𝓼𝓪 𝓶𝓲 𝓽𝓸𝓻𝓶𝓮𝓷𝓽𝓪, 𝓷𝓸𝓷 𝓹𝓸𝓼𝓼𝓸 𝓮𝓼𝓼𝓮𝓻𝓮 𝓬𝓲𝓸' 𝓬𝓱𝓮 𝓵𝓮𝓲 𝓿𝓾𝓸𝓵𝓮 𝓲𝓸 𝓼𝓸𝓷𝓸 𝓾𝓷 𝓪𝓫𝓸𝓶𝓲𝓷𝓲𝓸, 𝓾𝓷 𝓮𝓼𝓼𝓮𝓻𝓮 𝓬𝓱𝓮 𝓱𝓪 𝓿𝓲𝓼𝓼𝓾𝓽𝓸 𝓷𝓮𝓵𝓵𝓮 𝓮𝓹𝓸𝓬𝓱𝓮 𝓼𝓫𝓪𝓰𝓵𝓲𝓪𝓽𝓮, 𝓲𝓸 𝓼𝓸 𝓬𝓱𝓮 𝓷𝓸𝓷 𝓹𝓸𝓼𝓼𝓸 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓵𝓪 𝓶𝓪 𝓺𝓾𝓮𝓼𝓽𝓸 𝓷𝓸𝓷 𝓿𝓾𝓸𝓵 𝓭𝓲𝓻𝓮 𝓬𝓱𝓮 𝓲𝓸 𝓷𝓸𝓷 𝓭𝓮𝓫𝓫𝓪 𝓯𝓪𝓻𝓵𝓸.

«Lord Frederick, è ora del pranzo»-«Vengo Bianca», prendo posto, «Cosa ti turba caro?» tra moglie e marito non mettere il dito, l'ho imparato nel tempo.
«Ho mandato il mio esercito in Italia» dice lui, «Dove di preciso?»-«Firenze», alzo lo sguardo verso di loro «Firenze?» chiedo «Ne sapete qualcosa Frederick?»-«Sono un appassionato di storia. E Firenze è riuscita ad essere uno stato Pacifico soltanto quando vi era Lorenzo de Medici a capo, colui che riuscì a fermare la congiura de Pazzi, salvando la sua patria... Lorenzo il magnifico»-«Bravissimo milord» dice Annabelle, «Non era così perfetto» ribatte la signora, «Mi dispiace contraddirla. Lorenzo era ciò che di meglio potesse esserci all'interno di un governo, era un mecenate: rispettava e proteggeva l'arte... Sandro Botticelli ha compiuto le sue più importanti opere nella bottega che Lorenzo gli trovò»-«E che mi dici dell' omicidio de Pazzi?»-«Signora. Prima di Firenze per Lorenzo c'era prima la sua famiglia, i Pazzi hanno ucciso il fratello Giuliano soltanto perché portava il cognome de Medici, mi sembrava il minimo»-«Gli ha fatti impiccare davanti a tutti»-«Erano degli impostori», smette di parlare e finalmente tace.
Beh carissima la mia signora, non insistete, ero lì quando Lorenzo fece impiccare i pazzi, ho visto bruciare le opere di Botticelli per via delle rivolte, ho visto Firenze fiorire e distruggersi dopo la morte del magnifico.
Torno nella mia stanza, riprendo a scrivere.

𝓘𝓵 𝓼𝓾𝓸 𝓬𝓾𝓸𝓻𝓮 𝓫𝓪𝓽𝓽𝓮 𝓼𝓮𝓶𝓹𝓻𝓮 𝓹𝓲𝓾' 𝓯𝓸𝓻𝓽𝓮 𝓮. 𝓘𝓵 𝓭𝓮𝓼𝓲𝓭𝓮𝓻𝓲𝓸 𝓬𝓱𝓮 𝓱𝓸 𝓭𝓲 𝓵𝓮𝓲 𝓪𝓾𝓶𝓮𝓷𝓽𝓪 𝓲𝓷𝓼𝓲𝓮𝓶𝓮 𝓪𝓭 𝓮𝓼𝓼𝓸.
𝓝𝓸𝓷 𝓶𝓲 𝓮𝓻𝓪 𝓶𝓪𝓲 𝓬𝓪𝓹𝓲𝓽𝓪𝓽𝓸 𝓹𝓻𝓲𝓶𝓸 𝓭𝓲 𝓸𝓻𝓪 𝓭𝓲 𝓹𝓻𝓸𝓿𝓪𝓻𝓮 𝓺𝓾𝓪𝓵𝓬𝓸𝓼𝓪 𝓭𝓲 𝓽𝓪𝓷𝓽𝓸 𝓯𝓸𝓻𝓽𝓮 𝓺𝓾𝓪𝓷𝓽𝓸 𝓲𝓶𝓹𝓸𝓼𝓼𝓲𝓫𝓲𝓵𝓮...

L'odore che proviene dal corridoio blocca i miei pensieri, lo seguo, «Milady, state sanguinando?»-«Niente di grave, mi sono punta con l ago mentre ricamavo», quella sensazione si accende dentro me, io posso combatterlo, devo farlo.
«Mi lord, i vostri occhi..», mi volto immediatamente, «Che vi succede?»-«Il sangue mi impressiona milady»-«Lo comprendo, ma potete guardare, non ho più nulla di visibile», magari è vero ma io lo percepisco ancora, lo bramo.
«Dolce notte principessa»-«Altrettanto a voi..», me ne torno in camera mia.
Salto giù dalla finestra, mi immergo nella selva, questa volta la vittima è un contadino innocente.
Non riesco a fermarmi, fino a quando una fanciulla sbuca dal nulla «Ehilà. Cosa siete? Uno squartatore?»-«Voi... voi non mi temete?» chiedo asciugandomi le labbra, «No, sono come voi e penso che abbiate sicuramente bisogno di aiuto, questa cosa vi sta controllando e dovrebbe essere l'opposto..»-«Come vi chiamate?»-«Elizabeth e voi?»-«Frederick, vi va di venire a palazzo con me?»-«Volentieri», sento un affinità con questa donna.
Entriamo, «Giusto, avete bisogno di essere invitata..» ragiono, chiamo il capo, gli spiego la situazione «Prego madame si accomodi pure, può prendere una delle camere patronali»-«Mille grazie signore», entra.
Prende la stanza vicino alla mia.
Mi spoglio, mi stendo sul letto, sento un colpo al muro «So che potete sentirmi.. da quando avete perso il controllo?»-«Non l'ho mai avuto e voi come fate ad essere così razionale?»-«Da sempre. La mia famiglia mi ha ripudiata per questo, facevo parte di una congrega di streghe e ho rotto l'equilibrio, così sono da sola»-«Aiutatemi ve ne prego, amo una donna da impazzire ma non posso lasciarmi andare»-«Lasciatemi indovinare: umana?»-«Già»-«Lei sarò il vostro obbiettivo. Lavoreremo su questo, adesso riposatevi»-«Fate lo stesso anche voi».
Non riesco a chiudere occhio, odio la mia natura alle volte ma non posso cambiare la realtà.