𝙵𝙴𝙱𝙱𝚁𝙰𝙸𝙾 𝟏𝟖𝟔𝟓
Il tempo passa in fretta, non mi ha mai entusiasmata la presenza della signorina Elizabeth qui in casa nostra.
Specie farà la sua vicinanza con Frederick.
Mi avvicino alla finestra e li vedo lì, ridono e si fanno pacche sulle spalle a vicenda come se stesso raccontando le proprie avventure..
«brutta insolente» dico fra me e me, lo sguardo di lei incrocia il mio come se mi avesse sentita.
Chiudo la finestra e me ne sto con le mani in mano a fare avanti e indietro per la mia camera.
Pensa Annabelle, lei non può portartelo via.
A pranzo mio padre fa discorsi stranissimi, parla di bestie.
«Pensate che aveva le fauci enormi, capaci di tritare anche l'osso»-«Padre, non mi sembra il caso di parlare di questo a tavola», da quando mamma è morta per via della peste lo scorso ottobre, papà lavora giorno e notte senza sosta.
«Vengono chiamate le creature della notte, hanno gli occhi rossi, canini affilati, sono pallidi veri e propri figli del demonio», mi viene in mente un episodio, ma non so perché, mi vengono in mente gli occhi di Frederick quella volta in cui mi punsi il dito..
«Padre smettetela, sono solo cialtronerie, leggente locali»-«No figliola, sono vampiri ecco cosa sono. Discendenti dalla stirpe di Dracula» a queste parole Elizabeth scoppia a ridere «Lei crede davvero che Dracula esista? Non è un po' grandicello per credere a queste cose?»-«Ma come vi permettete! Chiedete immediatamente scusa a mio padre» lo fa.
Vado a passeggiare nel giardino, «Milady!» mi fermo di soppiatto e mi volto lentamente «Non vi ho sentito arrivare mi lord» sorride dolcemente e mi bacia la mano.
Parliamo del più e del meno, cala la sera, «Guardate la luna, mi fa pensare a voi, alla vostra pelle candida, alla vostra purezza, mi perderei nei vostri occhi per sempre perché ogni volta che li guardo da vicino ne leggo la profondità», nessuno mi aveva mai rivolto codeste parole.
«Siete un adulatore»-«Ammetto le mie colpe. Ma come diceva il brillante Shakespeare "Se per baciarti dovessi poi andare all'inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci"», lo guardo quasi meravigliata, si avvicina a me e il chiaro di luna gli illumina il volto perfetto ed è a questo punto che le nostre labbra si uniscono dando vita ad un insieme di colori che ci fingono le anime.
«Diventate mia, non ho mai amato nessuna così come amo voi»-«Venite nelle mie stanze».
Chiudo la porta con il lucchetto e io e lui ci amiamo, il momento che tanto aspettavo, è arrivato ed è perfetto.
Le candele riscaldano e illuminano la stanza mentre le nostre ombre sulle pareti continuano ad essere intrecciate sembrando un unico corpo.
Questa volta non cado tra le braccia di Morfeo ma in quelle di Frederick.
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L'amore oltre il tempo.
VampireLondra 1864, una nobile famiglia inglese, accoglie un ragazzo dalla personalità tenebrosa che si innamorerà perdutamente della loro unica figlia: Annabelle,di 17 anni. Il ragazzo, nasconde un segreto ; nasconde quella che è la sua vera natura, accad...