Chapter eleven – Damange
Dopo la brutta giornata di ieri mi ero chiusa in casa e cercavo di riflettere un po’ su tutto. Insomma non è che mi sia andata di bene in meglio, avevo trovato il mio problema, Oliver, e un altro era in corso con Andy. Per tutta la notte del giorno prima avevo ricevuto tutti suoi messaggi in cui chiedeva di parlarmi da vicino per spiegare la situazione. Per spiegare cosa? Ha sbagliato,non importa. Non stavamo insieme,aveva tutto il diritto di farlo, non erano affari miei. sono semplicemente stata troppo ingenua. Avevo scleto di seguire il coniglio bianco,avevo scleto di seguirlo e di continuare ovunque lui mi avrebbe condotta senza pensare ai danni, ma in questo caso mi stavo solo lacerando. Forse avevo sbagliato a compiere una scelta tanto azzardata,ma il danno era fatto. Ora non dovevo lamentarmi a causa della mia scleta, non era necessario.
Mi morsi il labbro più forte mentre osservavo il soffitto non sapendo più che fare, sollevai appena le gambe guardandone la punta dei piedi mentre ero stesa a pancia in su sul letto, forse sembrava da bambine quell’atteggiamento ma la noia mi stava assalento e avevo perso ogni fantasia. Quando sentii bussare alla porta della mia camera,chiusa perché volevo restare da sola, riabbassai le gambe perdendo il contatto visivo con i miei calzini azzurri e volsi il capo alla porta in legno di ciliegio scuro per vedere chi era. Poco dopo vidi mia sorella Holly entrare lentamente, i capelli biondi erano sciolti, si poteva vedere la loro lunghezza e la bellezza di quelle ciocche d’orate da dove ero stesa, mi piacevano molto i suoi capelli e molte volte desideravo possederli,ma ahimè ho i miei castano scuro. Entrò nella camera lasciando la porta aperta e si avvicinò al mio letto sedendosi al mio fianco,anche se era più piccola sapeva sempre cosa fare e la cosa mi stupiva sempre.
“Verrai a pranzare oggi?” mi chiese piegando il viso di lato con uno sguardo preoccupato
“Non credo” ammisi sospirando mentre riportai lo sguardo al soffitto
“Nemmeno ieri hai mangiato” affermò lei sbuffando e iniziò a toccarmi la guancia a ripetizione per infastidirmi “Diventerai troppo magra così”
“Va a mio vantaggio allora” risposi senza pensarci due volte e portai le braccia sotto la testa
“Sei testarda, fa come vuoi!” rispose innervosendosi per le mie risposte negative. Era l’ennesima volta che si arrabbiava perché non volevo mangiare, ma ormai non mi importava.
Mi sedetti sul letto sbuffando mentre passavo le dita tra i miei capelli arruffati,in testa avevo solo l’immagine di Andy con quella ragazza alla festa. Avevo bisogno di cambiare aria, improvvisamente un’idea balzò nella mia mente e feci un piccolo sorriso, mi alzai dal letto dirigendomi verso la scrivania e cercando il portafogli che avevo nascosto da un po’,avevo messo da parte parecchio per ogni evenienza. Presi il portafogli nero e lo aprii,come previsto avevo sui duecento euro, il che era perfetto per quello che mi serviva.
Scesi di corsa le scale ,dopo essermi data una sistemata e aver messo delle scarpe basse, nonostante indossassi una tuta da ginnastica non ci pensai due volte ad uscire di casa. Mia madre mi aveva urlato qualcosa ma era tardi per ascoltare, presi il cellulare e vidi le numerose chiamate da parte di Andy, perché era così ostinato? Sospirai e presi il cellulare,iniziai a digitare un messaggio per Kellin chiedendo di venirmi a prendere tra due ore circa fuori a casa mia.
Presi un grosso respiro ed entrai all’interno del negozio, osservai il parrucchiere che tra poco avrebbe messo mano sui miei capelli, sorrisi con gentilezza e spiegai il taglio e il colore. Speravo solo di stare bene.
Mi accomodai su una sedia mentre lui mi mostrava i varii colori o tagli,ma nella mia mente avevo già chiaro cosa volevo fare. Cambiare.
Passate le due ore ,avevo finito il tutto ed ero stranamente contenta è come se mi fossi liberata del passato. Ringraziai il parrucchiere e pagai, mi erano avanzati ancora centoventitrè euro e questo mi bastava, uscii dal locale e mi diressi verso la stradina verso casa e notai Kellin poggiato contro l’auto. Il suo sguardò si puntò su di me e credeva di aver sbagliato a guardare infatti si avvicinò titubante. I miei capelli avevano un tipico taglio emo, ciuffo sul lato destro e i capelli erano blu scuro mentre le punte cambiavano colore diventando viola ed ora erano corti fino alle spalle in modo scalato, gli occhiali avevo smesso di indossarli da giorni e ora utilizzavo solo le lentine. Gli sorrisi e gli feci un cenno con la mano avvicinandomi a lui.
“Cosa hai fatto?!” chiese riferendosi ai capelli “però stai da dio.” Ammise lasciandomi un bacio sulla fronte,meno male.
“Grazie Kel” risposi dolcemente e lo guardai “Ti va di accombagnarmi a fare gli snake bites?” chiesi titubante
“Sei impazzita Lilith? I capelli, ora vuoi gli snake bites.. cosa ti prende?” mi chiese confuso ma quando vide che incrociai le braccia alzando un sopracciglio,intuii la risposta
“Allora dove è questo che fa i pircing?”
* *
Giunti al negozio di pircing ero elettrizzata all’idea di potermi fare dei pircing anche se ero terrorizzata. Sorrisi e quando giunse il mio turno lasciai Kellin fuori e mi sedetti sulla sedia mentre una ragazza tatuata entrò con un ago che aveva pulito poco prima, mi porse un po’ di ovatta per dopo e mi guardò, notò che non avevo tatuaggi o pircing oltre gli orecchini. Forse aveva compreso che nero terrorizzata,così cercò di tranquillizzarmi. Intanto si era avvicinata a me e disse che non faceva male. Ma devo dire che la sua affermazione non mi era sembrata sincera,infatti giuro di aver visto le stelle dopo il primo pircing, sentii sul labbro la sensazione metallica del primo anello d’argento e sorrisi guardandomi con il primo labret a destra, poi le chiesi anche il secondo,ero convinta che ne volessi due, volevo gli snake bites a tutti i costi. Dopo il secondo labret a sinistra non provai più dolore. Mi guardai allo specchio e notai il labbro appena gonfio ma almeno era un lavoro completo, o amlmeno così pensavo. Probabilmente non mi bastava, rivedevo ancora la mia immagine,nonostante i capelli e i due pircing, così chiesi il pircing sul lato destro del naso proprio come lo portava Andy. E così anche il terzo pircing era fatto,la pagai e uscii andando da Kellin con un sorriso stampato sulle labbra.
“Avevi detto solo gli snake bites, ma giuro di vedere un terzo pircing” scosse la testa non convinto, ma notai che si morse il labbro e successivamente rise “Mi stai diventato ribelle Lil?”
“Se devo fare questo per essere un minimo notata da Andy allora sì” affermai ridendo fingendo di darmi importanza
“Non hai bisogno di lui,lo sai” affermò sorridendomi con gentilezza mentre uscimmo dal negozio.
“Forse hai ragione” gli sorrisi mostrandogli i pircing soddisfatta “Grazie per essermi stato vicino”
“Sarò sempre al tuo fianco nana” rise dandomi una leggera spinta facendomi perdere appena l’equilibrio
“Ma se siamo alti uguali tappo!” sbuffai ridendo mentre con calma mi riaccompagnò a casa, lo ringraziai ancora e rientrai in casa, la mia sorellina appena mi vide si esaltò alla vista dei capelli e di tutto era entusiasta, mia madre invece no, ma non mi importva.
Controllai il cellulare,erano appena le 19.30 e notai un messaggio:
“Dammi una possibilità, esci con me stasera. Ti spiegherò tutto. – Andy”
Era il momento di chiarire, era da tempo che non gli parlavo e forse era giunto il momento di affrontare il problema.
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White Rabbit †
FanfictionUna ragazza troppo timida e chiusa che aveva iniziato a frequentare un ragazzo, un tipo piuttosto sicuro di sè. è possibile trovare l'amore tra due persone completamente opposte? Lilith aveva deciso di seguire il suo coniglio bianco, Andy Biersack.