Epilogo| Stability;
Distendo le gambe lungo la panca di legno, facendo scricchiolare le assi, e guardo fuori. Ormai riesco a mettermi in questa posizione soltanto piegando leggermente le ginocchia. La Casa Blu Cielo, così come la chiamano i miei nipoti, non è adatta a ospitare persone di età superiore ai tredici anni, ma i miei fratelli ed io tendiamo spesso a dimenticarlo. Ci siamo cresciuti, qua dentro. Farci un salto ogni tanto mi aiuta a ricaricare le pile, specialmente durante le giornate estive come questa. Appoggio i gomiti sul legno della finestra e sorrido a Vick, che sta tagliando l’erba nel cortile della casa a fianco. Se mi sporgessi un po’ di più, probabilmente, riuscirei a individuare la zazzera rossa di Dru, intento a trafficare con dei fili annodati di un aquilone, sotto lo sguardo attento di mio nipote Joel. Un rumore di passi affrettati stuzzica il pavimento della casetta e le assi scricchiolano di nuovo, dando il benvenuto a due bambini quasi identici, se non fosse per il colore degli occhi. Adam e Noel hanno appena quattro anni, ma in quanto a energie farebbero invidia a un vero e proprio esercito.
“Zia, zia, nascondimi!” mi supplica Adam, strisciando sotto la panca.
“No, nascondi me!” esclama Noel, buttandosi a terra dietro al fratello. Faccio loro scudo con le gambe, mentre un secondo rumore di passi mi avvisa che i due acquisti più giovani della “prestigiosa casata degli Hawthorne” non sono arrivati da soli.
“C’è un orco, qui sotto!” esclama infatti poco dopo Haley Mellark, arrampicandosi nel fortino. “Un orco puzzolente!” aggiunge con aria da discola, facendo ridere i due gemelli. Una mano spunta da fuori e afferra il piede della bambina, strappandole un grido.
“Adesso ti mangio!” esclama in tono minaccioso una voce che riconosco all’istante come quella di Rory. La sua testa fa capolino dall’apertura d’ingresso della casetta, mentre Haley si libera ridendo dalla sua presa. “Sono un orco molto affamato!” enfatizza mio fratello. Infila un braccio sotto la panca e cerca di afferrare la caviglia di Adam. Mi metto in mezzo, per trarre in salvo i miei nipotini dall’attacco dello zio.
“Ehi, un momento! L’orco non ero io?” obietta in quel momento una seconda voce. Sbircio fuori dalla finestra e individuo Gale, appoggiato a una delle pareti della casetta: il suo sguardo è completamente assorbito dalle corse del figlio, che sta facendo volare l’aquilone. Sembra sereno, ma lo conosco troppo bene per poter sperare che quell’espressione rilassata possa durare più di qualche manciata di minuti.
“Se sei tu l’orco allora vieni a prenderci, papà di Joel!” lo stuzzica Haley, affacciandosi alla finestra. Lascio i miei fratelli e i bambini ai loro giochi ed esco, sedendomi a gambe incrociate sulla piattaforma che fa da supporto al fortino. Sorrido, notando due piccole scarpe da ginnastica rosa che spuntano da dietro la torre: una bambina con i capelli biondi è distesa sul prato a pancia in giù e sta osservando una coccinella con aria affascinata.
“E tu che combini da sola là sotto?” chiedo, facendole l’occhiolino. Mia nipote mi sorride, nascondendo poi imbarazzata il visetto contro gli avambracci.
“Ho paura a salire” spiega poi, mettendosi a sedere. “E se la casa si rompe?”
“Non si romperà” le prometto, scendendo a terra con un balzo. “L’ho costruita io e le cose che fa zia Posy sono indistruttibili. E poi questo regno ha bisogno di una principessa e tu saresti perfetta per la parte.”
La bambina mi sorride e, con un po’ di esitazione, afferra la mano che le tendo.
“Anch’io sono una principessa!” ci informa Haley da dentro il fortino. “Ma se siamo in due e più divertente!”
Mentre aiuto mia nipote a salire, la paura scompare gradualmente dal suo volto: nonostante assomigli molto a sua madre Eileen, ha ereditato da Rory la determinazione tipica degli Hawthorne. Torno a sedermi a gambe incrociate sulla piattaforma e la bambina si sdraia al mio fianco, allungandosi sul legno.
“Com’è bello, qui!” esclama infine con un sorriso. “Sembra quasi che siamo sul cielo, perché è tutto colorato di blu!”
Sorrido anch’io, facendole una carezza sulla testa.
“Benvenuta nel Regno di Posy, principessa Prim” mormoro infine, facendole il solletico. Prim si rannicchia su se stessa per sfuggirmi, sorridendo divertita. Infine torna a sdraiarsi sulla piattaforma, puntando gli occhi grigi verso l’alto. Sollevo il capo per fare lo stesso, filtrando la luce del sole con le dita. Ce ne stiamo così per un bel pezzo, in silenzio e con lo sguardo rivolto alle nuvole. Di tanto in tanto un raggio più forte degli altri ci raggiunge, costringendoci a serrare le palpebre. In quei momenti il buio arriva all’improvviso e le nuvole scompaiono, dandomi l’impressione che il cielo stia di nuovo cadendo a pezzi. Tuttavia mi basta riaprire gli occhi per far tornare ogni cosa al proprio posto. A quel punto sorrido, mantenendo lo sguardo puntato verso l’alto: la distesa azzurra è ancora sopra di noi.
Il cielo non crolla più da anni, ormai.
Ed io nemmeno.
Nota dell’autrice.
Sono finalmente riuscita a convincermi a postare l’epilogo di questa mini-long. Poiché la storia si apriva conPrim e Posy sdraiate a terra che guardavano il cielo, ho pensato di dare al racconto una struttura circolare e di chiuderlo allo stesso modo, con la Posy ragazza che guarda il cielo assieme alla nipotina. Ho scelto la figlia di Rory, proprio perché nel mio head-canon personale la bambina si chiama Prim(solo Prim, non Primrose). C’è tutta una spiegazione dietro, ma si allaccia a un’altra mini-long che ho scritto dedicata proprio al rapporto fra Rory e Prim, E.Y.E.S. O.P.E.N. Per quanto riguarda gli altri bimbi che fanno comparsa nell’epilogo, anche loro sono stati prelevati dal mio head-canonpersonale: Adam e Noel, sono i due gemellini di Vick e hanno già fatto comparsa in S.O.S. Hawthorne, mentre Joel è il primogenito di Gale. Haley Mellark, ovviamente, è la figlia di Katniss e Peeta. Mi è sembrato carino introdurla, visto che il padre ha contribuito molto nella costruzione della casetta. Gale, nel mio head-canon personale, torna al Distretto 12 quando Joel ha più o meno otto anni, per questo i due sono presenti nell’epilogo di questo racconto.
Ringrazio infinitamente le quattro persone che hanno seguito questa storia fino a qui, corro subito a rispondere ai vostri commenti. Spero tanto che l’epilogo possa piacere a voi e a chi ha seguito silenziosamente la storia di Posy!
Un abbraccio e a presto!
Laura
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Il Cielo non Crolla (ed io nemmeno) [La storia di Posy Hawthorne]
Fanfiction{Hunger Games|Posy Hawthorne (la sorellina di Gale)|Mini Long di 5 Capitoli} Questi sono i ricordi che conservo di quel periodo; non sono certa che ogni cosa sia andata esattamente come l’ho memorizzata. In fondo, all’epoca, avevo solo cinque an...