Capitolo 24

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CAPITOLO 24

#Linda

È li fermo, mi scruta con la sua solita aria superiore dalla testa ai piedi e mi chiedo come abbia fatto a star con lui.

"Andrea?" quanto speravo di non rivederlo!

"Ti vedo in forma" sorride sghembo.

Mi prende per il culo, stronzo.

Non mi lascia rispondergli e continua mantenendo il sorrisetto che vorrei tanto sparisse con un pugno. Quanto mi fa schifo la sua voce.

"Non sei riuscita a tener le gambe chiuse a quanto pare, avrei scommesso l'osso del collo che saresti diventata una puttana" ride.

Liam dietro di me si agita ma lo tengo bloccato con un braccio, con l'altro allungo la mano verso la sue e faccio intrecciare le nostre dita, facendogli capire che va tutto bene.

"Che cazzo te ne frega? Mica è tuo!" ringhio e Andrea finge compassione portandosi una mano sul cuore.

"Non avevo dubbi, al contrario di te io non sbaglio mai e davvero Linda, mi meraviglio di te, che con tutta la tua intelligenza non sai nemmeno cos'è un Durex" alza il mento in attesa di una risposta che non arriva.

"E io mi meraviglio di te che non sai nemmeno che i preservativi si possono rompere, coglione" sussurra Liam con voce bassa e minacciosa, sta trattenendo a stento la rabbia, non voglio attaccare nessuna rissa qui e soprattutto con un bambino di mezzo.

"Io non sono una fottuta puttana, vedi di starmi alla larga." Lo avverto e giro i tacchi allontanandosi da quel bastardo con Liam.

Se fino a prima non sapevo se provavo verso Andrea, rabbia o dolore, adesso so per certo che quello che provo è solo un profondo ed interminabile odio.

#Tomàs

Linda, è in ritardo come sempre, mi siedo su uno scalino, e accendo una sigaretta, mi piace fumare, ma devo sbrigarmi, Linda odia ogni tipo di fumo, ed io non ho intenzione di farla incazzare.

"Metti giù quella cosa!" Cazzo, l'ho appena accesa e lei arriva. Mi alzo in piedi e butto la sigaretta per terra, per poi schiacciarla con il mio stivale.

"Ciao principessa." Lei sorride raggiante e corre saltandomi in braccio, la afferro dalle cosce e la tengo stretta a me, il mio piccolo amore.

Inizia a singhiozzare mentre mi stringe forte, tanto da farmi quasi mancare il respiro.

"Mi sei mancato." Mi dice sotto voce.

"Anche tu piccola mia." Le bacio i capelli mentre cerco di non scoppiare a piangere come una femminuccia.

"Sei consapevole del fatto che non ti lascerò andare mai più?" Mi chiede tenendo la testa nell'incavo del mio collo.

"Non ti lascio più andare." Le bacio i capelli. "Sei bellissima, cazzo." Dio, è la ragazza più bella del mondo.

Le lascio le cosce e la faccio mettere in piedi. La sua pancia, oh mio Dio. Le mie mani corrono sotto la giacca e la maglia per toccare la sua pelle.

"È mio nipote." Ho gli occhi che mi pizzicano quando Linda mette le sue mani sopra le mie e le accarezza attraverso gli indumenti. "Linda." Mi prende per il retro del collo, mi abbassa e mi attira verso di lei, mentre mi abbraccia di nuovo.

Il ragazzo che era con lei, Liam penso, si avvicina a noi e le passa la mano sulla schiena. Lei lo prende per il cappotto e lo tira verso noi, includendolo nell'abbraccio. Lei sta ancora piangendo sul mio petto quando lui si abbassa e le sussurra qualcosa come 'basta piangere che sei bellissima finché ridi.' Ma non ne sono sicuro, visto che glielo dice in inglese, e parla veramente velocissimo.

Lei alza la testa e si asciuga le lacrime con il polsino della maglia, Liam tira fuori un fazzoletto e lei si soffia il naso.

"Liam, Tomàs." Ci presenta infilando il fazzoletto sporco in tasca. "Tomàs, Liam."

Allunghiamo insieme la mano e ci presentiamo rispettivamente.

CONTINUA.

Scusate tanto, per il ritardo e anche per la lunghezza del capitolo.

Sto scrivendo un altra storia, se volete passare a leggere.

-Li.

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