più i giorni, o meglio, le notti, passavano, più Jisung si innamorava di Minho. si era innamorato di ogni suo dettaglio: del suo carattere così fragile e forte al tempo stesso, della sua voce, del suo viso che vedeva a stento e del suo pianto. si, anche del suo pianto. perché quando Minho piangeva, lo poteva abbracciare senza farsi troppi problemi. Jisung, insomma, non faceva altro che pensare a quel ragazzo ancora misterioso. voleva spogliarlo di tutte le maschere che aveva addosso, per conoscere la sua essenza, le sue debolezze, i suoi segreti più profondi.
quella notte fu Minho ad arrivare per primo.
<Jisung...ti ricordi cosa mi hai chiesto la seconda notte?> il maggiore giocherellava con le dita dell'altro, mentre il rumore della pioggia si faceva sempre più forte. ma a loro non importava.
<si>
<ripetilo, per piacere>
<beh ti ho chiesto se ti fossi mai innamorato di un maschio e tu mi hai rispos-> le parole del minore vennero interrotte dalla fulminea risposta di Minho.
<si. mi sono innamorato> e detto questo si alzò e se ne andò.
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sigarette e stelle cadenti - minsung
Fiksi Penggemardove Minho e Jisung si incontrano in un parco