La città celata

175 11 0
                                    

I Baudelaire erano appena sprofondati nel vuoto, quando poco dopo videro una grotta nella quale vi era un mondo sotterraneo.
L'unica luce proveniva da quella che sembrava una piccola città così i ragazzi decisero di andare a controllare.

"Klaus sei sicuro di voler andare lì? Abbiamo il vaso con il messaggio non conviene vedere prima cosa c'è scritto?" chiese Violet titubante

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Klaus sei sicuro di voler andare lì? Abbiamo il vaso con il messaggio non conviene vedere prima cosa c'è scritto?" chiese Violet titubante

"Hai ragione prima leggiamo il messaggio e poi andiamo a chiedere aiuto" affermò Klaus

Violet controllò ogni centimetro del vaso ma niente.
Nessuna lettera o un qualsiasi pezzo di carta, anche sul vaso stesso non c'era nessuna scritta.

"dobbiamo aver perso il messaggio quando siamo caduti o mentre correvamo e ora che facciamo?" disse Violet con un tono abbattuto

"Deve esserci un altro modo per sapere dove si trova l'ultimo posto sicuro!" disse Klaus alzando la voce

"E se tornassimo in superficie e andassimo a cercare un altro modo per scoprirlo?" chiese  Sunny cullando Beatrice

"Temo sia l'unico modo ma, per tornare dove eravamo prima dobbiamo chiedere per forza aiuto alla gente che abita quella cittadina" disse Klaus

"Che aspettiamo? Chiediamo aiuto e andiamocene di qui!"esclamò Violet tristemente

I tre si incamminarono verso la cittadella, portando Beatrice in braccio ,Violet venne attirata da una strana scritta incisa sul muro:"Il posto migliore per nascondere qualsiasi cosa è in piena vista Edgar Allan Poe"

Dopo aver letto quella frase Violet ebbe un'illuminazione quando a un tratto sentì un urlo.
La ragazza si voltò di scatto e di fronte a sé vide un bambino che non avendo mai visto i poveri Baudelaire si era spaventato.
Klaus allora si avvicinò a lui

"Ehi piccolo non volevamo spaventarti... siamo qui per un incidente e stavamo venendo al villaggio per chiedere aiuto perché abbiamo bisogno di tornare in superficie" spiegò Klaus mentre cercava di avvicinarsi al bambino

Il piccoletto si calmò

"Ciao mi chiamo Timmy! Vi aiuterò a tornare nel 'mondo di sopra' ma dovete seguirmi" disse con naturalezza, quasi come se tutto ciò che era successo prima non lo avesse spaventato

Così i fratelli seguirono il bambino fino alle porte della città.
Quando entrarono, tutti iniziarono a fissarli quando sentirono un annuncio...
"La regina è venuta al corrente dell'arrivo degli stranieri e vorrebbe riceverli al palazzo per capire le loro intenzioni"

I Baudelaire furono quindi scortati dalle guardie a Palazzo. Una volta entrati videro una sala immensa con un look molto familiare, forse troppo familiare.
Violet cominciò a preoccuparsi e stava per dire al fratello chi, secondo lei potesse vivere in quel posto, quando i suoi sospetti vennero accertati.
Sul trono sedeva una delle persone più ignobili ma IN che i Baudelaire avessero mai conosciuto:Esme Squallor.

"Bene...eccovi qui" disse Esme mentre si limava le unghie

"Cosa vuole da noi?!"domandò Violet infastidita

"Non è ovvio?Voglio quello!" disse Esme puntando ma sua limetta contro il vaso

" Non te lo daremo per nulla al mondo!" disse Klaus mettendosi davanti alle ragazze

"Mai!"esclamarono insieme Beatrice e Sunny

Fu in quel momento che Esme si rese conto della piccola infante e con un balzo afferrò quest'ultima.

"Lasciala andare ti supplico lei non c'entra nulla!" disse Violet con gli occhi lucidi

"Awww una piccola creaturella nelle mani di una delle persone più IN di questo mondo...non dovresti essere felice?" chiese Esme con ovvietà

" Come potremmo esserlo se a tenerla in braccio è una persona malvagia e sadica come te?" chiese Klaus in tono irato

"Lasciala!"gridò Sunny

"Solo se mi date il vaso" Esme allungò il braccio e gli fece cenno di passarle quell'oggetto

"Non abbiamo altra scelta..."disse Violet mortificata
"Tieni..."disse Klaus con astio

"finalmente! È stato più facile del previsto, tenete questa marmocchia" disse Esme allontanando la bambina

Quando però la donna si rese conto che dentro il vaso non vi era nulla alzò lo sguardo verso i poveri orfani e con gli occhi colmi di ira disse:"Mi avete ingannata come osate!"

"Non sappiamo neanche noi dove sia il messaggio"disse Klaus con ovvietà

"Bugiardi!Guardie rinchiudeteli nella cella!Tranne la bambina quella la terrò io"gridò Esme come una furia

"Ti prego non farle del male faremo tutto ciò che ci chiederai"la supplicò Violet con le lacrime agli occhi

"Ah sì?Facciamo così, tu starai qui con la lattante mentre quell'occhialone di tuo fratello e quella pianta grane della tua sorellina andranno nelle segrete"disse Esme

"Io...io"cercò di dire Violet

"Come pensavo, non hai il coraggio di lasciare i tuoi fratelli"disse Esme con cattiveria mentre continuava a dondolora la bimba come fosse un oggetto

"Certo che no! Lei starà qui e io e Sunny in cella!" gridò Klaus guardando Violet comprensivo

"Klaus ma cosa dici!"esclamò Violet

"fidati"disse semplicemente Klaus per poi guardare la sorella. Il secondo genito dei Baudelaire si ricordò pero di un libro che aveva letto e capì come trovare il messaggio e così disse alla sorella:"Ricordati di Demarato!"

Le guardie proprio in quel momento presero Klaus e Sunny e li portarono in prigione.
Violet però, non capì cosa volesse dire il fratello così iniziò a pensare...

A continue of Unfortunate eventsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora