12. Stupide paranoie.

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Emma Muscat.

La conversazione avuta ieri con Simone mi ha spiazzata. Se prima avevo dubbi, adesso questi si sono triplicati. Certe volte odio il mio essere così precisa, vorrei godermi quello che mi succede senza pensare alle conseguenze. Mille pensieri mi frullano in testa: cosa faccio con Emanuele? Perché ieri mi sentivo in imbarazzo dopo l'affermazione di Simone? E soprattutto perché mi faccio sempre paranoie e non lascio che le cose accadono come devono accadere?
Davanti al cancello c'è quello che considero ormai il mio migliore amico ma stranamente oggi non mi va di parlargli, così aggiusto lo zaino sulla spalla e mi avvio a passo svelto verso la nostra classe. Simone prova a chiamarmi ma non mi volto ed infilo le AirPods per cercare di sovrastare il volume della sua voce. I corridoi sono vuoti e non ancora illuminati, c'è solo la bidella che mi saluta con un "buongiorno" - così sonoro che riesco a sentirlo nonostante la musica nelle mie orecchie- mentre si prepara il caffè. Ricambio con un cenno e proseguo fino alla mia classe. Una volta entrata accendo la luce e mi siedo al mio banco, appoggiando la schiena al muro freddo. Sono consapevole di essere un'immatura, soprattutto nei confronti di Simone che non mi ha fatto assolutamente nulla, ma oggi non mi capisco proprio. Ho ignorato anche i messaggi di Lauren che mi chiedeva della serata, proprio perché non sapevo cosa dirle. Fortunatamente oggi non è venuta a scuola, quindi eviterò le sue domande.
Quando suona la campanella mi vedo costretta a posare le cuffiette nello zaino e a prendere i libri per la prima ora di lezione. Il mio compagno di banco è il primo ad entrare con un sacchetto del panificio, che appoggia davanti ai miei occhi. "Ehm buongiorno Luca, cos'è questo?" Domando confusa. "Te lo manda Simo, ti ha vista strana e ti ha voluto comprare qualcosa di dolce...forse pensa che tu abbia il ciclo." Ed ecco che i sensi di colpa si fanno sentire. Esiste qualcuno più dolce di Simone?
"Hai gli occhi a cuoricino Emmina." Mi prende in giro Luca, sedendosi affianco a me.
"Smettila con questa storia! È stato carinissimo..." Ed ecco che il biondino si presenta davanti ai miei occhi seguito da Filippo. Faccio come mi dice il mio istinto e mi alzo di slancio, per poi buttarmi tra le sue braccia. "Grazie Simo, sei un cupcake."
"Cupcake? È un nuovo soprannome?" Domanda alzando un sopracciglio. "Sì perché lo sei." Gli rispondo dandogli un bacio sulla guancia, mentre Filippo mi saluta con la mano e va a sederci lasciandoci soli. "Solo con te" Mi sorride sfiorandomi il naso con il dito. "Scusa per prima ero un po' nervosa" "Ah quindi mi hai sentito, birichina!"
"Mi dispiace ammetterlo ma sì" Ridacchio. Che pensieri stupidi che avevo fatto...insomma il rapporto tra me e Simone è veramente bellissimo e stavo per rovinarlo a causa delle mie stupide paranoie. "Allora per farti perdonare stasera vieni a cena a casa mia, così ti faccio conoscere anche mio padre e Sara." Propone e non posso che accettare l'invito.

─ ♡ ─

"Buonasera!" Esclamo entrando in casa Baldasseroni. Ho in mano una torta che ha preparato mia mamma questo pomeriggio, perché non voleva che mi presentassi a mani vuote. Sul divano c'è il padre di Simone e mi avvicino a lui per presentarmi. "È un piacere conoscerla" "Anche per me, Simo parla molto bene di te piccola" Sorrido e mi volto a guardare il mio migliore amico, per poi lasciargli un bacio sulla guancia. "Andiamo, ti presento mia sorella..." Mi dice, indicandomi la strada per la cucina. "Emma, ciao!" Mi saluta Maria, che è impegnata ad infornare qualcosa. "Ciao Maria, ho portato un dolce...l'ha preparato mia mamma." Affermo, appoggiando la torta sul tavolo. "Ma che cara, non doveva!"
"Figurati, la prossima volta dovete venire a mangiare a casa, mamma vuole assolutamente conoscervi."
"Mi farebbe molto piacere" Sara mi guarda con un sorriso stampato in volto e mi porge la mano, che stringo. Non mi sento molto a disagio, ha la stessa espressione del fratello, si assomigliano veramente un sacco e mi trasmette molta serenità. "Io sono Sara e, ti confesso, non mi aspettavo che fossi così bella. Cioè davvero...fai la modella?" Boccheggio non sapendo cosa dire. È la prima persona che mi dice una cosa così. "Ma te sei scema Sarè, hai già tutta sta confidenza? Sappi che lei i complimenti li accetta ma non li condivide" Mi sfotte Simone, guadagnandosi una spinta da parte mia. "Ma io sono sincera, è stupenda! Sei fidanzata ve?" Mi domanda ed ecco che mi torna in mente l'appuntamento con Emanuele, che non sento dall'altro ieri perché ho ignorato ogni suo singolo messaggio. Menomale che stamattina a scuola non l'ho incrociato perché so già che sarei fuggita a gambe levate. È arrivato addirittura a tormentare Simone, che gli ha chiesto di lasciarmi un po' di spazio ma lui sembra non capire. "No, non lo è ma li conquista tutti!" Continua a prendermi in giro Simone. Giuro che se non la smette raso a zero i suoi capelli biondo platino. "Beh allora ha conquistato anche te fratellino..." Dice Sara e Simone smette di ridere. Ecco, quando ci associano come coppia ci imbarazziamo subito e poi è difficile far finta di niente. "Sara 1, fratello sottone 0." La primogenita Baldasseroni fa la linguaccia al suo fratellino, che risponde con un bel dito medio. "Lasciali stare Sà, sono molto amici...l'amicizia tra maschio e femmina esiste e loro sembrano molto affiatati. Se poi dovrà succedere qualcosa succederà, ce lo dirà il tempo. In ogni caso, vi auguro di stare insieme per molto molto tempo, che sia come amici o altro, perché Emma, da quando ci sei tu nella sua vita Simone è tornato il bambino che mancava da un po' in questa casa." Maria termina il discorso con le lacrime agli occhi e riesce ad emozionare anche me e Simone, che mi prende dai fianchi e mi accarezza dolcemente. È incredibile come quella stronza della sua ex lo avesse cambiato così tanto da renderlo irriconoscibile addirittura agli occhi dei suoi genitori. "Tutta colpa di quella putt..."
"Sara!" La rimprovera la mamma e mi viene da ridere, mentre contemporaneamente scendono le lacrime sulle mie guance. "Lo è mammina, credimi. Se quella è una santa Emma è brutta e chiaramente non lo è."
"Aridaje Sarè, me la fai fare tutta rossa." Brontola Simone, pizzicandomi la guancia leggermente più colorita del solito. "Simone ti stacco il ciuffo se non la smetti di tormentarla."
"Non essere aggressiva sorellina, io sono un angioletto." "Sì, un diavolo travestito da angelo."

Ciao a tutti!
Sono tornata finalmente dopo due mesi, questa volta per restare, anche perché mi sono rimboccata le maniche e ho scritto già dei capitoli per portarmi avanti, nel caso non abbia più ispirazione per continuare.
Emma ha conosciuto anche Sara e il padre di Simo. Cosa ne pensate del comportamento della primogenita dei Baldasseroni? E del discorso di Maria? Succederà qualcosa tra Emma e Simone oppure resteranno solo amici?
Fatemi sapere nei commenti.

Vi auguro una buona serata 🌈💗

-Lara

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